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Fumetti e Cartoni

Fish Eye: niente fa ascolti come la morte

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Fish Eye è un fumetto di Massimo Rosi (storia), Stefano Cardoselli (disegni) e Simone Bertoni (colori) pubblicato da Leviathan Labs.

Fish Eye: la Trama

Travis è all’apparenza un normale poliziotto e padre di famiglia che vive in una piccola cittadina americana. All’apparenza, perché è anche il protagonista di una serie tv a lui dedicata, in cui interpreta il ruolo del protagonista a sua insaputa. Ogni suo momento è ripreso dalle telecamere, ogni sua mossa osservata da migliaia di spettatori che aspettano solamente la prossima svolta di trama. Con l’andare del tempo, però, gli ascolti cominciano a calare e i produttori prendono una decisione drastica: chiudere la serie con il miglior finale di stagione possibile, la morte di Travis in diretta.

Le cose, però, non andranno come previsto.

The Truman Show, ma brutalmente reale

Non possiamo parlare di quest’opera senza citarne anche un’altra, fortemente presente tra le pagine del volume: The Truman Show. Perché sì, il fumetto si basa sulle stesse premesse del famoso film con Jim Carrey e non ne fa mistero. Le due opere, però, sono profondamente diverse.

Avete visto The Truman Show? Bene, se la risposta è no, recuperatelo. Se invece la risposta è stata sì, sicuramente avrete apprezzato il film, e nella vostra memoria sarà rimasta impressa l’iconica frase di addio di Truman: Casomai non vi rivedessi… buon pomeriggio, buonasera e buonanotte! Una frase detta nel tono scanzonato, anche se un po’ rassegnato, di una persona pronta a cominciare a vivere davvero la propria vita, uscendo da quella che è stata una prigione dorata per moltissimo tempo. Ecco, anche in Fish Eye troviamo un personaggio che ha vissuto per anni in una serie tv senza saperlo, ma la sua reazione non è stata così pacata e comprensiva. Insomma, più di un buon pomeriggio, buonasera e buonanotte! si tratta di un vaffanculo prepotente a tutti coloro che hanno reso la sua vita, e la sua morte, uno show.

Ad ogni pagina indaghiamo sul lato più voyeuristico della società moderna, pian piano prendendo parte al progetto stesso. Perché più leggiamo più veniamo coinvolti, e una domanda sorge spontanea: noi guarderemmo?

Noi guarderemmo?

Bisogna leggere questo fumetto con questa domanda ben marchiata nella mente, ad ogni pagina, a ogni passaggio di scena, ogni volta ci troviamo compiaciuti a tifare per un personaggio o per un altro. Fish Eye ci costringe ad essere onesti con noi stessi, e a renderci conto che siamo anche noi parte di un problema del tutto moderno. Mai fino ad oggi ci siamo trovati a poter seguire eventi live, in contemporanea o quasi al loro svolgimento, e mai fino ad oggi ci siamo trovati con così tante informazioni e intrattenimento disponibili tutti insieme. Una valanga di immagini, suoni e video che a lungo andare portano alla perenne ricerca di quel qualcosa in più, che in parte troviamo in Fish Eye.

Qual è il limite all’intrattenimento?

I disegni

I toni caldi, quasi sempre tendenti al rosso, di quasi tutte le tavole rendono l’atmosfera del fumetto opprimente e asfissiante. Fin dall’inizio veniamo accolti con scene di violenza, volti quasi abbozzati ma incredibilmente espressivi, che ci trasportano nel mondo di Travis. Un mondo che da un momento all’altro diventa sporco, rosso come il sangue.

Una nota d’onore va sicuramente alle scene di azione e combattimento, veloci e dinamiche, che spingono il lettore a voltare pagina freneticamente, in una smania di voyeurismo simile a quella degli spettatori dello show.

Conslusioni

Fish Eye è una piccola perla da non perdere. Oltre ai continui rimandi a The Truman Show, troviamo spunti, riflessioni e citazioni ad altre opere, soprattutto nell’ultima, devastante, tavola. È un volume da leggere tutto d’un fiato e che pone molte domande sul nostro modo di vivere l’intrattenimento. Qual è il limite? Noi ci fermeremmo?

Per saperlo non vi resta altro che leggerlo, e porvi le stesse domande. Voi guarderete fino alla fine?

Giornalista pubblicista e Laureata in Lingue e Culture per l’Editoria. Procrastinatrice seriale, vado avanti a forza di caffeina e ansia e in qualche modo sta funzionando. Mi piacciono la lettura, i Beatles, lo Spritz Campari e le maratone (Netflix). Non mi piacciono il caffè annacquato, scrivere biografie e fare liste.

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Fumetti e Cartoni

Eternity – La vita appesa ai chiodi delle opere immortali, arriva il terzo episodio

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Terzo episodio di ETERNITY, la nuova serie di Alessandro Bilotta, disegnata in questo caso da Francesco Ripoli. Ambienta in una Roma futuribile, la serie racconta le vicende di Alceste Santacroce, giornalista elegante e un po’ snob di un settimanale di gossip. Tra cinema, moda, tv e politica, ETERNITY rappresenta l’affresco di un caotico, coloratissimo “Inferno contemporaneo”.

Il volume intitolato “LA VITA APPESA AI CHIODI DELLE OPERE IMMORTALI”, in uscita il 21 luglio, ci porta nella stagione estiva, che porta a Roma numerosi turisti, alcuni dei quali ospiti di Alceste Santacroce che per l’occasione smette i panni del giornalista di gossip e vive la città come un visitatore anonimo, attratto dagli eventi del momento. Intanto, le opere all’apparenza puerili e improvvisate di Ariovisto Carnovale, artista contemporaneo per cui tutti stanno impazzendo, sono quotate ad altissime cifre, dando seguito a una vera e propria mania collettiva.

Le creazioni sono respingenti quanto l’artista, troglodita, subumano, inurbano, ma il suo stato di natura porta Alceste a indagarne le origini, le umilissime condizioni in cui è nato e cresciuto, una vita precedente vissuta, invece che da uomo, da bestia. Il successo colpisce a caso, come la fortuna. Per un artista che insegue la rovina, diventare popolare, essere frainteso, è la peggiore sventura. Ariovisto Carnovale, in un mondo in cui tutti cercano attenzioni, pare l’unico che non vuole essere amato…

L’introduzione del volume è firmata dallo stesso Alessandro Bilotta. La copertina è di Sergio Gerasi.

ALESSANDRO BILOTTA

A partire dagli anni Novanta, ha dato vita a numerose serie a fumetti, in Italia e in Francia. Dal lungo sodalizio con Carmine Di Giandomenico sono nate Le strabilianti vicende di Giulio Maraviglia Romano per Vents d’Ouest e La Dottrina, ambizioso fumetto futurista ripubblicato da Feltrinelli. È uno degli autori di Dylan Dog, per il quale scrive, fra l’altro, la saga Il Pianeta dei Morti. Tra le sue opere, Valter Buio, lo psicanalista di fantasmi pubblicato da Star Comics, Mercurio Loi, il genio perdigiorno della Roma papalina, pluripremiato personaggio di Sergio Bonelli Editore e Gli Uomini della Settimana, la serie di supereroi italiani sviluppata per Panini Comics.  Per DC Comics ha scritto una storia di Batman pubblicata nel volume celebrativo The World. Ha vinto il Gran Guinigi, il Micheluzzi, il Premio Repubblica XL e il Romics d’Oro.

FRANCESCO RIPOLI

Fumettista, illustratore e scultore, esordisce nel 2007 con Ilaria Alpi, il prezzo della verità, su sceneggiatura di Marco Rizzo, per Beccogiallo Editore. Con questo lavoro ottiene il premio Attilio Micheluzzi come Miglior Fumetto al Napoli COMICON e il premio Carlo Boscarato come Miglior Disegnatore Esordiente. Da autore unico pubblica la graphic novel 1890 per Soleil. Nel 2010 disegna la graphic novel Senza Sangue, dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, su sceneggiatura di Tito Faraci per Edizioni BD, poi riedito da Feltrinelli Comics. Nel 2013 inizia la sua collaborazione con Sergio Bonelli Editore realizzando graficamente Il lungo inverno L’innocente per la collana Le Storie. Poi entra nello staff di Dylan Dog, disegnando Graphic Horror Novel: Il SequelL’isola delle ombreIl bacio del cobra Destini paralleli. Ha collaborato come illustratore con numerose riviste tra cui LinusInternazionaleIl mucchio e con Case editrici come Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli.

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Eventi

Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

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Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

Il Festival del Fumetto di Angoulême – precisamente il Festival International de la bande desinée d’Angoulême – è una delle più grandi manifestazioni mondiali dedicate al fumetto che si tiene, ogni anno, nell’omonima città francese dal 1974. L’edizione del 2023, che si tiene dal 26 al 29 gennaio compresi, ha visto nel corso della giornata del 28 gennaio 2023 la premiazione delle migliori opere, suddivise per categoria.

Di seguito la lista dei vincitori:

  • Golden Fauve Best Album Award: “La couleur des Choses” di Martin Panchaud
  • Special Jury Jeunesse: “Toutes les Princesses Meurent après Minuit” di Zuttion Quentin
  • Series Award: “Les Liens du sang” di Shuzo Oshimi
  • Revelation Award: “Une Reinette en Automne” di Linnea Sterte
  • Heritage Award: “Fleurs de Pierre” di Hisashi Sakaguchi
  • Youth Prize: “La Longue Marche des Dindes” di Léonie Bischoff
  • Alternative Comic Book Award: “Forn de Calç”di Extincio Ediciones
  • Fauve Polar SNCF: “Hound Dog” di Nicolas Pegon
  • France Télévision Public Prize: “Naphtaline” di Sole Otero
  • Fauve des Lycéens: “Khat” di Ximo Abadìa
  • Eco Fauve Award: “Sous le Soleil” di Ana Penyas

Per maggiori informazioni riguardo il festival francese del fumetto, i vincitori di questa edizione e altro, di seguito il link al sito ufficiale della manifestazione: Festival Angoulême.

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Fumetti e Cartoni

Dylan Dog – Il pianeta dei morti arriva in fumetteria

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Era l’aprile del 2013 quando arrivava in edicola il decimo Dylan Dog Color Fest, in cui aveva ufficialmente inizio la saga “Il pianeta dei morti” architettata da Alessandro Bilotta. Così è stato riproposto in formato lussuoso tutta l’apprezzatissima saga dell’invecchiato Dylan Dog.

Il 27 gennaio in libreria e fumetteria il quinto volume di Dylan Dog – Il pianeta dei morti dedicato all’acclamata epopea creata da Alessandro Bilotta.

Nuovo appuntamento di Bonelli con la raccolta completa delle storie de IL PIANETA DEI MORTI, l’inquietante mondo distopico creato da Alessandro Bilotta. In un’epoca futura dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

Nel nome del figlio, la storia di questo volume, è disegnata da Giampiero Casertano ed è arricchita dall’introduzione firmata da Alessandro Bilotta. La copertina è di Marco Mastrazzo.

La trama della saga

In un’epoca futura, dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

DYLAN DOGIL PIANETA DEI MORTI VOLUME 5

“Nel nome del figlio”

  • Soggetto: Alessandro Bilotta
  • Sceneggiatura: Alessandro Bilotta
  • Disegni: Giampiero Casertano
  • Copertina: Marco Mastrazzo
  • Formato: 22×30 cm, b/n
  • Pagine: 168

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