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Recensione: GENPET–amicizia,-famiglia,-vendetta Recensione: GENPET–amicizia,-famiglia,-vendetta

Fumetti e Cartoni

Recensione: GENPET – amicizia, famiglia, vendetta

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Il fumetto GENPET, del quale ci apprestiamo a scrivere una recensione, è una delle tante uscite di Leviathan Labs previste per questo 2021; noi abbiamo avuto la fortuna di poterlo leggere in anteprima, visto che è disponibile per l’acquisto proprio da oggi. Dunque se siete stati incuriositi da quella copertina dai colori accesi vi invitiamo a leggere questo pezzo, che magari vi potrà dare qualche delucidazione sul contenuto.

GENPET: un animale da compagnia a New York

È pratica di chi sta scrivendo iniziare una recensione dalla storia, dagli avvenimenti che si svolgono nelle pagine del fumetto di Damián (storia) e Àlex Fuentes (disegni). E in GENPET la storia la fa da padrone.

L’anno è il 2036, un futuro non troppo lontano, e siamo in compagnia della famiglia Kanan, giunta a Hong Kong per recarsi in un laboratorio specializzato nella creazione di GenPet: animaletti geneticamente modificati. Queste creature sono prodotte partendo dal DNA del loro futuro padrone e servono soprattutto come animali da compagnia. Non ci viene detto come mai i genitori di Nat abbiano deciso di regalare un GenPet al figlio – anche se non è strano che un bambino voglia un animale domestico. Ma per Robert, il padre, è imperativo che la creatura abbia una forza sufficiente a difendere suo figlio.

La specifica richiesta potrebbe portare ad anomalie nello sviluppo del GenPet, ma viene comunque esaudita dai tecnici del laboratorio. Pronta la creatura e trascorso qualche giorno in serenità, la famiglia Kanan torna a casa, a New York. Sbarcati dall’aereo i componenti della famiglia si dividono a causa di un imprevisto, Nat e Robert vengono prelevati da uno zio di nome Ray, mentre Mina, la madre, prende un taxi. E qui la storia ha una svolta inaspettata.

La macchina dove si trovano Nat e suo padre viene speronata da un’altra vettura e mandata fuori strada. Robert e lo zio sono bloccati all’interno dell’abitacolo, solo Nat e Niko – il GenPet – riescono a fuggire, su ordine dello stesso Robert. In quel momento dall’altra auto scendono due tizi poco raccomandabili che iniziano a sparare senza tanti complimenti, in qualche modo Ray riesce a rispondere al fuoco e a guadagnare tempo fino all’arrivo della polizia.

Ma cosa volevano quei due assassini? Come mai Robert è l’obiettivo di questo attacco così efferato? Come se la caveranno Nat e Niko, soli nella pericolosa Grande Mela?

I personaggi in funzione della storia

Quello che avete appena letto è il riassunto delle prime pagine del fumetto (davvero le prime). Avremmo voluto svelare qualche dettaglio in più ma la trama di GENPET è uno dei punti di forza dell’opera e dunque preferiamo che sia il lettore a scoprire, pagina dopo pagina, cosa accade ai protagonisti.

Si perché i personaggi sono pensati e congegnati per la storia, sembra quasi che nella creazione gli autori abbiano fatto loro il concetto base del funzionalismo architettonico: “La forma segue la funzione”. Nat è il classico ragazzino un po’ viziato e di buona famiglia che viene accontentato il più possibile dai genitori, Mina è la madre apprensiva (e ne ha ben donde, con tutto quello che succede) e Robert il padre dal passato oscuro e misterioso che si ripropone in tutta la sua violenza.

E il GenPet Niko? Lui è il fulcro e il jolly della vicenda. Il fulcro perché gli accadimenti ruotano attorno a questa strana creatura, ne è causa e fine; il jolly perché svolge molti ruoli nella storia: semplice compagno, tremendo gladiatore, donzella in difficoltà. Sembra strano letto così, ma tutto fila e tutto fa parte del fascino della bizzarra creatura.

La forza dei legami

Il titolo di questa recensione riporta tre parole che non sono state scelte a caso, anzi sono i tre argomenti principali presenti nel fumetto. Amicizia, Famiglia e Vendetta sono tre forme di legame che fuoriescono dall’opera e colpiscono in pieno il lettore.

L’Amicizia è il punto di partenza e prende la forma dell’animaletto Niko. Quando Nat e Niko si incontrano stringono un legame che li unirà per tutto il resto delle vicende, non un rapporto dovuto alla somiglianza del loro codice genetico – come viene freddamente spiegato nel laboratorio di Hong Kong – ma qualcosa di molto più caldo e umano: un legame di amicizia. È questo che porterà Niko a difendere Nat nella prima parte della storia e, in un secondo momento, Nat a salvare Niko.

La Famiglia è il secondo legame che viene evidenziato in GENPET, i Kanan sono i protagonisti delle vicende. Misterioso il passato di Robert, preoccupante il presente per Mina e pieno di opportunità il futuro per Nat. La famiglia di New York “viaggia” su tre linee temporali diverse che si uniscono negli avvenimenti pagina dopo pagina e culminano nel finale: un regolamento di conti che permette a Robert di chiudere con il passato, ma spiana la strada per un futuro pieno di opportunità e nuove amicizie.

La Vendetta è l’ultimo legame che traspare dall’opera, è anche il più difficile da descrivere in questa recensione, perché gravido di spoiler. Se i primi due rapporti sono positivi, la Vendetta è un filo che lega i personaggi in maniera vile e abietta; Nat e Robert, in particolare, scopriranno il potere negativo della Vendetta, che tutto corrode e tutto consuma. In questo senso cozza molto bene con la purezza dell’Amicizia e della Famiglia, il parallelismo ci è piaciuto molto.

GENPET: conclusioni

Il fumetto GENPET, edito in Italia da Leviathan Labs e che fra l’altro ha portato Àlex Fuentes a vincere il premio “Futuro Talento del Fumetto” al Heroes Comic Con di Valencia, è un prodotto consigliato a tutti quelli che hanno voglia di una lettura leggera ma al contempo pregna di significato.

Non lasciatevi ingannare dai colori pastello o dalle buffe forme dei personaggi – nella loro rappresentazione grafica sono quasi più bizzarri gli esseri umani che i mostri -, GENPET ha una trama solida ed è capace di affrontare temi seri, come la famiglia e la perdita di un caro, in modo schietto e diretto. È una lettura per ragazzi che ha tutta la forza di un romanzo di formazione: non dare mai nulla per scontato, perché non tutto quello che abbiamo rimarrà sempre con noi.

Tutte le storie che insegnano qualcosa meritano di essere lette, ecco perché – nonostante sia chiaramente un prodotto per i più giovani – non ci sentiamo di consigliarlo esclusivamente ai ragazzi. Anche un pubblico adulto potrebbe ritrovarsi in qualche situazione che viene presentata in GENPET, e mal che vada ci si è fatti una bella lettura.

Altre recensioni di Leviathan Labs: Nobody’s Child, Roman Ritual, The Barbarian King: la Dea della Vendetta

Giurista appassionato di videogiochi che ama passare delle ore a guardare anime e serie tv, sembra una descrizione strampalata ma quando si aggiunge anche un sano amore per la palestra... il risultato è ancora peggio. Eppure una volta ero capace di vendermi bene.

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Fumetti e Cartoni

Eternity – La vita appesa ai chiodi delle opere immortali, arriva il terzo episodio

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Terzo episodio di ETERNITY, la nuova serie di Alessandro Bilotta, disegnata in questo caso da Francesco Ripoli. Ambienta in una Roma futuribile, la serie racconta le vicende di Alceste Santacroce, giornalista elegante e un po’ snob di un settimanale di gossip. Tra cinema, moda, tv e politica, ETERNITY rappresenta l’affresco di un caotico, coloratissimo “Inferno contemporaneo”.

Il volume intitolato “LA VITA APPESA AI CHIODI DELLE OPERE IMMORTALI”, in uscita il 21 luglio, ci porta nella stagione estiva, che porta a Roma numerosi turisti, alcuni dei quali ospiti di Alceste Santacroce che per l’occasione smette i panni del giornalista di gossip e vive la città come un visitatore anonimo, attratto dagli eventi del momento. Intanto, le opere all’apparenza puerili e improvvisate di Ariovisto Carnovale, artista contemporaneo per cui tutti stanno impazzendo, sono quotate ad altissime cifre, dando seguito a una vera e propria mania collettiva.

Le creazioni sono respingenti quanto l’artista, troglodita, subumano, inurbano, ma il suo stato di natura porta Alceste a indagarne le origini, le umilissime condizioni in cui è nato e cresciuto, una vita precedente vissuta, invece che da uomo, da bestia. Il successo colpisce a caso, come la fortuna. Per un artista che insegue la rovina, diventare popolare, essere frainteso, è la peggiore sventura. Ariovisto Carnovale, in un mondo in cui tutti cercano attenzioni, pare l’unico che non vuole essere amato…

L’introduzione del volume è firmata dallo stesso Alessandro Bilotta. La copertina è di Sergio Gerasi.

ALESSANDRO BILOTTA

A partire dagli anni Novanta, ha dato vita a numerose serie a fumetti, in Italia e in Francia. Dal lungo sodalizio con Carmine Di Giandomenico sono nate Le strabilianti vicende di Giulio Maraviglia Romano per Vents d’Ouest e La Dottrina, ambizioso fumetto futurista ripubblicato da Feltrinelli. È uno degli autori di Dylan Dog, per il quale scrive, fra l’altro, la saga Il Pianeta dei Morti. Tra le sue opere, Valter Buio, lo psicanalista di fantasmi pubblicato da Star Comics, Mercurio Loi, il genio perdigiorno della Roma papalina, pluripremiato personaggio di Sergio Bonelli Editore e Gli Uomini della Settimana, la serie di supereroi italiani sviluppata per Panini Comics.  Per DC Comics ha scritto una storia di Batman pubblicata nel volume celebrativo The World. Ha vinto il Gran Guinigi, il Micheluzzi, il Premio Repubblica XL e il Romics d’Oro.

FRANCESCO RIPOLI

Fumettista, illustratore e scultore, esordisce nel 2007 con Ilaria Alpi, il prezzo della verità, su sceneggiatura di Marco Rizzo, per Beccogiallo Editore. Con questo lavoro ottiene il premio Attilio Micheluzzi come Miglior Fumetto al Napoli COMICON e il premio Carlo Boscarato come Miglior Disegnatore Esordiente. Da autore unico pubblica la graphic novel 1890 per Soleil. Nel 2010 disegna la graphic novel Senza Sangue, dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, su sceneggiatura di Tito Faraci per Edizioni BD, poi riedito da Feltrinelli Comics. Nel 2013 inizia la sua collaborazione con Sergio Bonelli Editore realizzando graficamente Il lungo inverno L’innocente per la collana Le Storie. Poi entra nello staff di Dylan Dog, disegnando Graphic Horror Novel: Il SequelL’isola delle ombreIl bacio del cobra Destini paralleli. Ha collaborato come illustratore con numerose riviste tra cui LinusInternazionaleIl mucchio e con Case editrici come Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli.

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Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

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Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

Il Festival del Fumetto di Angoulême – precisamente il Festival International de la bande desinée d’Angoulême – è una delle più grandi manifestazioni mondiali dedicate al fumetto che si tiene, ogni anno, nell’omonima città francese dal 1974. L’edizione del 2023, che si tiene dal 26 al 29 gennaio compresi, ha visto nel corso della giornata del 28 gennaio 2023 la premiazione delle migliori opere, suddivise per categoria.

Di seguito la lista dei vincitori:

  • Golden Fauve Best Album Award: “La couleur des Choses” di Martin Panchaud
  • Special Jury Jeunesse: “Toutes les Princesses Meurent après Minuit” di Zuttion Quentin
  • Series Award: “Les Liens du sang” di Shuzo Oshimi
  • Revelation Award: “Une Reinette en Automne” di Linnea Sterte
  • Heritage Award: “Fleurs de Pierre” di Hisashi Sakaguchi
  • Youth Prize: “La Longue Marche des Dindes” di Léonie Bischoff
  • Alternative Comic Book Award: “Forn de Calç”di Extincio Ediciones
  • Fauve Polar SNCF: “Hound Dog” di Nicolas Pegon
  • France Télévision Public Prize: “Naphtaline” di Sole Otero
  • Fauve des Lycéens: “Khat” di Ximo Abadìa
  • Eco Fauve Award: “Sous le Soleil” di Ana Penyas

Per maggiori informazioni riguardo il festival francese del fumetto, i vincitori di questa edizione e altro, di seguito il link al sito ufficiale della manifestazione: Festival Angoulême.

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Dylan Dog – Il pianeta dei morti arriva in fumetteria

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Era l’aprile del 2013 quando arrivava in edicola il decimo Dylan Dog Color Fest, in cui aveva ufficialmente inizio la saga “Il pianeta dei morti” architettata da Alessandro Bilotta. Così è stato riproposto in formato lussuoso tutta l’apprezzatissima saga dell’invecchiato Dylan Dog.

Il 27 gennaio in libreria e fumetteria il quinto volume di Dylan Dog – Il pianeta dei morti dedicato all’acclamata epopea creata da Alessandro Bilotta.

Nuovo appuntamento di Bonelli con la raccolta completa delle storie de IL PIANETA DEI MORTI, l’inquietante mondo distopico creato da Alessandro Bilotta. In un’epoca futura dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

Nel nome del figlio, la storia di questo volume, è disegnata da Giampiero Casertano ed è arricchita dall’introduzione firmata da Alessandro Bilotta. La copertina è di Marco Mastrazzo.

La trama della saga

In un’epoca futura, dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

DYLAN DOGIL PIANETA DEI MORTI VOLUME 5

“Nel nome del figlio”

  • Soggetto: Alessandro Bilotta
  • Sceneggiatura: Alessandro Bilotta
  • Disegni: Giampiero Casertano
  • Copertina: Marco Mastrazzo
  • Formato: 22×30 cm, b/n
  • Pagine: 168

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