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EVO: evento cancellato dopo gli scandali per molestie

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L’organizzatore di tornei videoludici EVO ha cancellato l’evento EVO online a seguito delle accuse di molestie mosse contro il co-fondatore e presidente della Compagnia, Joey Cuellar. L’evento di esport si sarebbe dovuto tenere il 4 di luglio online, a causa delle restrizioni per contenere la pandemia di Covid-19.

L’annuncio della cancellazione dell’evento è arrivato dopo meno di 24 ore dalle dichiarazioni del videogiocatore professionista Mikey “Crackpr0n” Pham, che ha accusato Cuellar di essersi comportato in maniera inappropriata con lui, e non solo, tra gli anni ’90 e 2000, quando era adolescente.

A seguito delle accuse molte compagnie hanno deciso di prendere le distanze e abbandonare l’evento, come NetherRealm, Capcom e Bandai Namco, oltre che molti videogiocatori e professionisti del settore.

EVO ha quindi deciso di allontanare Joey Cuellar, ma l’evento è stato comunque cancellato. Il danno era fatto.

Nelle scorse 24 ore, in risposta alle accuse rese pubbliche qui su Twitter, abbiamo preso la prima di una serie di importanti decisioni sul futuro della compagnia. Con effetto immediato, Joey Cuellar non sarà più coinvolto con EVO in alcun modo. Stiamo lavorando al suo allontanamento totale dalla compagnia e lo abbiamo sollevato da tutte le sue responsabilità.

Da ora in poi, Tony Cannon agirà come CEO; in questa posizione ricoprirà un ruolo di leadership e darà la priorità all’aumento della responsabilità in EVO, sia all’interno che durante gli eventi. 

I progressi non avvengono dall’oggi al domani, o senza il coraggio di chi denunciano ingiustizia e cattive condotte. Siamo sconvolti e rattristati da questi eventi, ma stiamo ascoltando e siamo impegnati nel mettere in atto ogni cambiamento necessario per rendere EVO un migliore modello per la sicura e forte cultura che tutti noi cerchiamo. Di conseguenza, cancelleremo EVO online e daremo dei rimborsi a tutti i videogiocatori che avevano deciso di comprare un biglietto. Doneremo l’equivalente del rimborso, come promesso, al Project Hope. 

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