Ci sono storie che sono impossibili da dimenticare, e ascoltando podcast true crime ci si rende conto di quanto questa frase sia vera. Raccontare crimini e omicidi non è facile, il limite tra curiosità e morbosità è molto labile, ma quando una storiada è raccontata nel modo giusto, con attenzione e profondità, il risultato è un podcast da cui è impossibile staccarsi. Ecco quindi una lista dei migliori podcast true crime italiani e dove ascoltarli.
I migliori podcast true crime italiani
Veleno
Polvere
Demoni urbani
La città dei vivi
Pietro Maso: io ho ucciso
Il Mostro
Camposanto
Dark Soul: storie di serial killer
Giallo Criminale
Scena del crimine
Dpen Crimini
Mostri
Mentre morivo
Twitch Crime: Bugalalla
Veleno
Non possiamo cominciare questa lista se non con Veleno, Podcast di Pablo Trincia. In questo podcast viene raccontata una storia lunga più di vent’anni, e che tutt’ora non ha trovato una fine. Sedici bambini furono allontanati dalle loro famiglie dai servizi sociali, l’accusa? Far parte di un giro criminale di pedofili satanisti. A distanza di anni Trincia ripercorre la storia attraverso documenti ufficiali, registrazioni e interviste agli accusati, che continuano a difendere la loro innocenza.
Il caso dei Diavoli della Bassa ha sconvolto una comunità, ma le accuse sono vere o solo frutto della fantasia di qualche bambino manipolato dagli assistenti sociali? Tutt’ora rimangono molte ombre, e la verità resta nascosta.
L’inchiesta non si è fermata al Podcast: a seguito del successo riscosso dalla storia è stato creato anche un documentario, disponibile su Amazon Prime Video.
Polvere
Hanno sparato! Così urla Iolanda il 9 maggio 1997. É solo l’inizio di un mistero senza apparente risoluzione: l’omicidio di Marta Russo, studentessa di giurisprudenza dell’Università Sapienza di Roma. L’esclamazione di Iolanda, amica di Marta, diventa presto una domanda senza risposta: Chi ha sparato? E soprattutto, perché?
La pistola, il bossolo e il movente non si trovano. Solo un indizio indica la pista da seguire, una particella di polvere da sparo sul davanzale di un’aula universitaria, la stanza numero 6. Vengono trovati i colpevoli, Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, ma la perizia, decisiva per l’arresto, ha un difetto. É sbagliata.
Chi ha ucciso Marta Russo?
Il podcast Polvere è disponibile su Spotify o direttamente dal sito dell’Huffington Post, su cui sono presenti diversi approfondimenti riguardanti la storia.
Demoni urbani
Conoscere una città attraverso i suoi delitti? Questo l’obiettivo di Demoni Urbani, podcast de Gli Ascoltabili, condotto da Francesco Migliaccio. Ogni puntata ci porta dentro il cuore oscuro delle città italiane (e non solo), tra le vie macchiate di sangue e mistero. Un podcast che mostra le luci e le ombre più oscure delle città in cui viviamo.
Il podcast di Nicola Lagioia e Alessia Rafanelli ci trascina nelle strade della Città Eterna, mostrandoci gli angoli nascosti di Roma, fino ad arrivare in un piccolo appartamento in via Iginio Giordani. Un luogo come tanti, dove il 4 marzo del 2016 viene commesso un delitto all’apparenza senza senso: Luca Varani, 23 anni, viene ritrovato morto, ucciso brutalmente da Marco Prato e Manuel Foffo.
Il motivo? Un mistero che sembra impossibile risolvere.
“Sono Pietro Maso, ho 48 anni e nel 1991 ho ucciso i miei genitori“. Uno degli omicidi più famosi d’Italia, che ha sconvolto una generazione di figli e genitori. Pietro Maso, che nel 1991 si è macchiato dell’efferato omicidio dei genitori, si racconta senza filtri in un’intervista esclusiva. Non solo l’omicidio, ma anche la sua infanzia, la giovinezza, la vita nella provincia veronese, e solo infine il massacro e il carcere.
Il Mostro è una produzione de Gli Ascoltabili per Audible, che ripercorre una delle vicende più oscure della storia italiana. Il mostro di Firenze è uno dei più grandi misteri della nostra storia. Chi si cela dietro al mostro che ha terrorizzato un’intera città?
La voce narrante del podcast, l’attore fiorentino Massimo Alì, viene affiancato dall’esperto psichiatra e criminologo Massimo Picozzi.
Non è il solito podcast true crime, infatti non può essere veramente definito tale. Camposanto, podcast di Giulia Depentor, è dedicato ai viaggiatori dell’insolito che amano visitare i cimiteri e leggere le storie scritte sulle lapidi. In ogni puntata Camposanto ci porta alla scoperta dei cimiteri che la narratrice ha visitato in giro per il mondo, ognuno con la sua storia.
Non c’è film horror che possa superare il terrore che certe storie possono instillarci: i serial killer possono sembrare persone come noi, ma nascondono tutti oscuri segreti. Massimiliano Jattoni Dall’Asén ci racconta le storie di queste persone, e della loro vita nascosta.
Prodotto ed ideato dalla Falco Investigazioni e dal Caffè Criminale, Giallo Criminale racconta storie true crime con un approccio scientifico, investigativo e criminologico, grazie alle testimonianze di professionisti del settore. Una diretta che esplora i casi crime più interessanti e oscuri, con attenzione e approfondimento.
Tutto parte da un indirizzo, un luogo che nessuno riuscirà mai più a dimenticare. Scena del crimine, podcast prodotto da Ti Mando la Posizione, racconta i casi più oscuri della cronaca nera internazionale partendo proprio dal luogo in cui sono stati commessi.
Dpen Crimini analizza i casi di cronaca nera degli ultimi 50 anni, non solo da un punto di vista giudiziario ma investigativo, cercando di approfondire le vicende che hanno sconvolto l’opinione pubblica italiana. Dubbi e incertezze rimangono tutt’oggi, e certe storie sembrano destinate a non trovare mai una fine.
Gianfranco Stevanin, Donato Bilancia, Michele Profeta… sono solo alcuni dei nomi dei serial killer italiani più noti. Il podcast Mostri, disponibile su Storytel, racconta i loro delitti, come se si trattasse di un romanzo giallo
Mentre morivo
Mentre Morivo racconta le storie di donne lasciate senza giustizia. Donne uccise senza che si trovi un colpevole, e spesso nemmeno un movente. Il podcast parte dalla storia di Elvira, 22 anni, uccisa il 5 giugno del 1947, ma non è la prima, né l’ultima, di una lunga lista di vittime.
Non è un podcast, ma un programma televisivo, andato in onda dal 1998 al 2012. Carlo Lucarelli ci racconta i retroscena più controversi casi di cronaca nera italiana, ormai parte integrante della storia del nostro Paese. Nonostante non rientri nella categoria, può facilmente essere ascoltato, la narrazione di Lucarelli è coinvolgente e anche senza il video le storie sembrano prendere vita.
Il programma è disponibile gratuitamente su RaiPlay.
Twitch Crime: Bugalalla
Anche in questo caso non si tratta di un vero e proprio podcast, ma di una serie di live Twitch create da Francesca Bugamelli, in arte Bugalalla, streamer che racconta i casi true crime in lunghe live (ricaricate anche su Youtube) con ironia, un po’ di dark humor ma sempre molta precisione. Sicuramente non si tratta di un prodotto per tutti, ma che porta una ventata di novità in una community, quella true crime, che spesso si prende un po’ troppo sul serio.
Giornalista pubblicista e Laureata in Lingue e Culture per l’Editoria. Procrastinatrice seriale, vado avanti a forza di caffeina e ansia e in qualche modo sta funzionando. Mi piacciono la lettura, i Beatles, lo Spritz Campari e le maratone (Netflix). Non mi piacciono il caffè annacquato, scrivere biografie e fare liste.
Con l’arrivo del torrido mese di agosto, esce in edicola il fresco numero di casa Bugs Comics: Samuel Stern 33. Intrigante albo intitolato: “I giochi di Barney“.
Samuel Stern 33: la trama
La storia inizia in una Edimburgo del ’75, dove il signor Angus fa la conoscenza con un insolito vecchietto.
Successivamente torniamo ai giorni nostri. Vanessa viene indirizzata da Duncan a cercare aiuto da SamuelStern che tuttavia rimane scettico. Duncan spiega a Samuel che i tragici eventi capitati alla famiglia di Vanessa sono troppo insoliti per poter essere considerati delle semplici coincidenze.
Inoltre Duncan rivela che Vanessa ha la capacità di sentire alcune presenze, così a quelle parole, Samuel Stern decide di iniziare ad indagare.
Narrazione e disegni
La storia ad opera del trio Fumasoli– Filadoro– Savegnago gioca su ambientazioni e alcune esigenze narrative conosciute per poter imbastire il nucleo stesso della trama.
La cosa che colpisce di più, in senso positivo, sono proprio i disegni di Minotti.
Le tavole si sposano bene con l’ambientazione della storia e i tratti decisi, le ombreggiature e i continui grigi così abbinati ricordano un stile molto americano, perfetto per l’episodio.
Conclusioni
Samuel Stern 33 è un volume che mi è piaciuto. Scorre parecchio velocemente e, per questo, lo trovo anche molto indicato per il periodo estivo dove spesso leggiamo fumetti su una sdraio o in balcone mentre si prende il sole.
Tuttavia la storia non pecca di banalità, anzi crea una trama che ho trovato intrigante, supportata da quello che per me è stato il pezzo forte: i disegni.
Non sono solito elogiare così i disegni, ma in questo volume li ho trovati molto “freschi” e accattivanti.
Dylan Dog 431 è l’albo intitolato “Nulla è per sempre“, edito da Sergio Bonelli Editore, in edicola nel mese di agosto.
Dylan Dog 431: la trama
La storia inizia con Gertie una ragazza che lavora in un call-center. Gertie scopriamo essere una ragazza alquanto remissiva, sfruttata dalle amiche e che vive con la madre. O meglio, viveva con la madre, poiché l’anziana signora è morta, ma la figlia spesso la immagina e ci parla ancora.
Gertie si dirige al cimitero, a parlare con la madre, quando un giovane di nome Craig, le confessa di aver avuto un colpo di fulmine. I due trovano subito sintonia. Ma l’amato ragazzo nasconde un segreto.
Narrazione e disegni
La storia è scritta da Marzano che riesce a creare un ritmo molto intrigante, andando a smussare tematiche e situazioni che empatizzano in maniera coinvolgente con il lettore.
Freghieri, invece, compone le sue tavole fondendosi con i suddetti testi. Riconosciamo in tratto molto espressivo e diverse scelte vignettistiche che aiutano molto a concentrarsi sulle varie sfumature della sequenza.
Conclusioni
Dylan Dog 431 “Nulla è per sempre” è un albo che mi ha sorpreso in senso positivo. Sinceramente ho iniziato a leggere l’episodio sopraffatto dal caldo, ma man a mano che lo leggevo, mi intrigava sempre di più, facendomi completamente dimenticare delle proibitive temperature.
L’elemento che più mi ha affascinato di questo volume è il personaggio di Gertie, così sfaccettato, ma semplice così comprensibile, ma a suo modo singolare che non può che sedurre l’attenzione del lettore.
Dopo il successo de “Il corpo e il sangue”, questo mese è arrivato in edicola Samuel Stern32 “Il sangue dei martiri”. Il trentaduesimo episodio dell’omonima serie edita da Bugs Comics, che ringraziamo per l’anteprima.
Samuel Stern 32: la trama
La storia inizia con Ana Rodriguez, una ragazza in viaggio in metro. Viene avvicinata da una vecchietta che le chiede se stia onorando la paura. Terrorizzata Ana scende dalla metro per ritrovarsi ad una fermata che non conosce. Là viene assalita, ma appena sta per essere uccisa si sveglia: sta ancora sul sedile della metro. Sembra solo aver fatto un incubo.
Samuel Stern passeggia con Lily, le chiede se abbia intenzione di andare a vivere con lui ma la bimba risponde che le ombre non sono d’accordo: “… le ombre sono mie amiche.” aggiunge. Ed è sulle ombre che il nostro Samuel si troverà ad indagare con Duncan sul caso di Ana Rodriguez.
Narrazione e disegni
L’ormai nota coppia Filadoro–Savegnago ci regala questo capitolo a dir poco entusiasmante. Non accennano ad abbassare l’asticella, creando una storia ricca d’azione e con diversi elementi davvero interessanti e sorprendenti.
Farina si affianca al duo con un tratto accurato ed espressivo. Tavole molto valide sia in sequenze d’azione che in ritmi più intimi ed emotivi; creando un comparto visivo in grado di dare risalto alla trama e alla narrazione.
Conclusioni
Samuel Stern 32 “Il sangue dei martiri” è un albo che mi ha colpito. Riesce a combinare ben alcuni elementi che presi da soli risulterebbero magari azzardati, ma che poi riescono a dare il massimo in questo volume.
Ho trovato molto particolari alcune sceltenarrative, ma con mio grande stupore mi sono dovuto ricredere verso il finale. I disegni, come già detto, aiutano moltissimo e facilitano ad empatizzare con i personaggi durante la storia, creando molto immedesimazione nel lettore.
Questo Samuel Stern lo consiglio: è un numero fresco e “nuovo” ideale per questo mese così attanagliato dal caldo!