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Glee: la maledizione continua, muore Naya Rivera

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Glee, il comedy-drama musicale che per ben 6 stagioni ha avuto un grandissimo successo, fa ancora parlare di sé per il triste destino di un altro protagonista della serie: mercoledì era stata data per dispersa l’attrice Naya Rivera – che in Glee era Santana Lopez –. La trentatreenne, attrice e cantante americana, era scomparsa mentre era in barca con suo figlio di 4 anni sul lago Piru, in California, ed è stata confermata l’ipotesi di morte per annegamento nelle ultime ore dalla polizia locale.

L’obiettivo è di riportare Ms Rivera a casa dalla sua famiglia, così da poter chiudere questa storia, ha dichiarato Chris Dyer, sceriffo della contea di Ventura. La polizia però ha anche spiegato che, a causa della scarsa visibilità nel lago, il ritrovamento del corpo – se trovato – potrebbe richiedere settimane.

Purtroppo la scomparsa di Naya Rivera conferma la triste sequela di eventi tragici che ha colpito i protagonisti di questa serie, tanto da far parlare alcuni della “Glee curse” (maledizione di Glee), sei morti in sette anni. Una serie che attraverso la musica parlava di buoni sentimenti e inclusione, tutto perfetto davanti alla telecamera, ma purtroppo la realtà dietro lo schermo era molto più drammatica e cruda.

Cory Monteith (interprete di Finn Hudson), è morto per un’overdose di eroina e alcol nel 2013: nonostante il successo l’attore aveva da tempo problemi con le sostanze stupefacenti e solo quattro mesi prima della sua scomparsa era uscito da un periodo di riabilitazione.

Nel 2015 era stato arrestato Mark Salling, (che nella serie interpretava Noah ‘Puck’ Puckerman): in casa gli agenti di polizia trovarono immagini e video pedo-pornografici. L’attore fu processato nel 2017, ma la sentenza non è stata mai eseguita poiché Salling si suicidò nel 2018 a Los Angeles – era stato fidanzato con Naya Rivera dal 2007 al 2010 ed era già stato condannato nel 2015 per violenza sessuale.

Altre persone che ruotavano attorno alla serie sono scomparse negli anni passati: nel 2013 Jim Fuller, assistente alla regia, per un infarto e Nancy Motes, assistente di produzione e sorellastra di Julia Roberts, morta suicida nel febbraio del 2014.

Speriamo che questa triste catena si spezzi per sempre.

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