Da anni l’industria dei manga “convive” con un crescente numero di siti illegali che pubblicano scan o trascrizioni di tantissimi manga. Ma i grandi editori, stanchi di questa situazione, stanno cercando di fare fronte comune per arginare l’espansione della pirateria online: il contrattacco più recente ha messo ko l’amministratore di Mangamura che, secondo varie fonti, sarebbe stato condannato a tre anni di carcere e a pagare una maxi sanzione pecuniaria.
La notizia è arrivata dalla corte distrettuale di Fukuoka: Romi Hoshino è stato infatti giudicato colpevole di violazione di copyright di moltissime e importanti opere, e di aver provato a nascondere gli impressionanti profitti guadagnati. Conosciuto con il nome di Zakay Romi, l’imputato era stato convocato a rispondere delle sue azioni in quanto, prima della chiusura definitiva del sito Mangamura, ne era considerato il principale amministratore.
Da quanto emerge dal processo, Romi sarebbe è stato condannato a tre anni di carcere, oltre a dover pagare due multe, la prima di 90mila dollari, la seconda di 565mila dollari, quest’ultima è stata calcolata in seguito agli accertamenti fatti sui suoi guadagni, soldi che Romi avrebbe provato a nascondere trasferendoli su un conto corrente oltreoceano.
Questo è un grande colpo messo a segno contro la pirateria, ancora più importante se si pensa che un sito come Mangamura ha causato una perdita di circa 3 miliardi di dollari, colpendo principalmente i editori e chi detiene i diritti delle opere.
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