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Microsoft acquisirà Activision Blizzard: cosa vuol dire?

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La notizia che fa da titolo a questo articolo è ormai nota, anche a coloro i quali hanno altre passioni e sono fuori dal mondo del gaming; quando un colosso acquisisce un altro colosso la notizia non passa inosservata perché, in realtà, ha una eco così forte da arrivare alle orecchie di tutti. Qualche giorno fa Microsoft ha annunciato la futura acquisizione di Activision Blizzard, uno dei maggiori produttori di videogiochi al mondo.

Potete leggere l’annuncio direttamente sul sito di Microsoft qui. In sostanza la casa di Redmond sborserà la bellezza di 68,7 miliardi di dollari (circa 60 miliardi e mezzo di euro al cambio attuale) per acquisire interamente la software house di Santa Monica, la cifra da sola dovrebbe far comprendere anche al lettore meno attento quale sia la portata dell’operazione, e la grandezza delle implicazioni che questo può portare con sé. Activision Blizzard è nata, nel 2007, dalla fusione di Activison e Blizzard Entertainment ed è una delle protagoniste nel panorama videoludico mondiale e i nomi che si porta dietro sono altrettanto importanti, citiamo solo alcuni titoli di proprietà della stessa: Call of Duty, Crash Bandicoot, Spyro, World of Warcraft, Diablo, Overwatch e Candy Crush.

Microsoft acquisirà Activision Blizzard: cosa vuol dire? In senso letterale che una società impegnata nella produzione di videogiochi viene acquisita da un’altra (immensa) company che è, a sua volta, impegnata nel mercato videoludico da tempo, ma le implicazioni future sono quelle che veramente interessano e che sono difficili da vaticinare.

La prima conseguenza che può venire in mente – ed è probabilmente uno dei motivi che hanno spinto Microsoft in quest’operazione – è che la società di Redmond avrà un ruolo più importante all’interno del gaming mobile, dove AB è presente con successo da tempo. Per quanto riguarda la parte relativa ai titoli di Activision Blizzard di maggior interesse (alcune già citate sopra) per il momento questi rimarranno multipiattaforma (com’è facile immaginare, visto che ci sono contratti pregressi con altre parti) ma per quanto? Microsoft potrebbe ben decidere di renderle tutte sue esclusive, tagliando fuori Sony in primis. Potrebbero esserci accordi fra le società, potrebbero esserci altri interessi o strategie di business che non sono così lampanti, senza considerare l’importanza che il servizio Game Pass ha per Xbox e che sicuramente si arricchirà di titoli di pregio (ricordiamo che appena lo scorso anno Microsoft aveva acquisito anche ZeniMax-Bethesda).

Insomma, come dicevamo, le implicazioni di quest’operazione sono moltissime e ci sarebbero altrettante cose da dire, ma un fato è certo: Microsoft ha agito in maniera forte e decisa e ora aspettiamo di vedere come evolveranno le cose.

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