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Qual è stato il primo Easter Egg della storia?

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Qual è stato il primo Easter egg della storia? Ecco una domanda curiosa alla quale abbiamo cercato di dare risposta. Partiamo dall’inizio: un Easter Egg nel gergo videoludico-informatico è un contenuto di natura bizzarra che i progettisti o gli sviluppatori nascondono all’interno del gioco o software.

È evidente che l’espressione richiama la caccia alle uova di Pasqua, tradizione di alcuni Paesi anglofoni, e si riferisce appunto alla sfida nel cercare qualcosa che non si vede a prima vista.

Il termine è stato coniato da Steve Wright della Atari, proprio nell’ambito dei videogiochi ed è ormai opinione comune che il primo caso riconosciuto di Easter Egg sia in Adventure, del 1979, dove, dopo aver svolto una procedura ben precisa, appare il nome dell’autore Warren Robinett.

C’è da aggiungere che ci sarebbe un caso addirittura precedente di Easter Egg in una cartuccia per la console Fairchild Channel F dove, inserendo un codice di 48 numeri all’inizio del gioco Spitfire si vede apparire il nome del presunto autore, Michael K. Glass. Però questo Easter Egg è stato scoperto solo tempo dopo l’uscita del gioco, dopo aver analizzato l’interno della cartuccia che portò a scoprire sia il codice nascosto che la porzione di programma che si attivava con esso.

Oggi l’espressione ha assunto un significato più ampio e include qualsiasi elemento nascosto in un prodotto, che può diventare accessibile anche attraverso una serie di passaggi predefiniti.

Ad oggi la caccia agli Easter Egg è diventata prassi comune tra molti fan di videogiochi, film e cartoni animati e non di rado sono gli autori stessi ad inserirli come una sorta di firma, durante la fase di sviluppo.

Quali sono “le sorprese” che vi hanno divertito di più?

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