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Recensione: La Regina d’Egitto, l’occhio azzurro di Horus

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J-Pop porta in Italia La Regina d’Egitto – l’occhio azzurro di Horus, la storia della Regina Hatshepsut, la donna divenuta Faraone d’Egitto. Chie Inudoh, l’autrice di questo manga, ci racconta la storia di questa storica donna con un’intensità senza pari e con un tratto nei disegni chiaro e pulito. 

Vediamo la crescita fisica, emotiva e psicologica della principessa Hatshepsut, unica figlia del Re Thutmose e della sua “Grande Sposa Reale” Ahmose. In un’epoca dove la discendenza al trono seguiva una linea patriarcale le donne venivano viste come schiave o concubine del re, con l’unica eccezione della sposa dell’imperatore. Era infatti l’uomo a diventare Faraone d’Egitto e nessuno aveva mai avuto niente da obiettare a tal proposito.

Già dall’adolescenza, però, Hatshesput era molto diversa dalle altre coetanee, infatti adorava le armi ed i combattimenti, quindi non perdeva occasione per supplicare il padre affinché la portasse con lui in guerra, ricevendo però sempre risposte negative. Il futuro che l’attendeva era diverso: sposare il fratellastro Seth – che il padre aveva concepito con una concubina del regno – per mantenere puro il sangue della discendenza reale. 

Dopo essere divenuto faraone e preso il nome di Thutmose II, Seth governa l’Egitto grazie alla violenza e alla guerra. Il regno fatica a prosperare e quindi, anche sotto consiglio di un fidato scriba, Hatshesput decide di diventare il futuro Re d’Egitto.

La storia si basa su fatti realmente avvenuti nell’antico Egitto, fortemente romanzati, e la trasposizione fumettistica dell’autrice è ammirevole, riesce infatti a trasmetterci il senso di tristezza negli occhi della Regina quando si trova ad assistere a dei soprusi nei confronti dei poveri o degli schiavi ed il senso di determinazione nel provare a cambiare quel regno a cui apparteneva dalla nascita ed al quale era molto legata.

Vediamo spesso Hatshesput intrattenersi a parlare con tutte le classi sociali del regno senza distinzione ed ascoltare i suggerimenti di tutti per portare benefici al suo paese. Una vera innovazione nella storia di un popolo abituato a vivere sottostando al volere di un unico uomo.

Nel nostro paese sono usciti solo i primi due volumi al prezzo di 6,50€ e si presenta con una sovraccoperta creata utilizzando della carta molto simile ad una pergamena, scelta dal mio punto di vista molto apprezzabile. La cadenza del manga sarà bimestrale.

Consiglio La Regina d’Egitto – l’occhio azzurro di Horus non solo agli appassionati di storia, nonostante non sia particolarmente fedele, ma anche a tutti coloro che vogliono immergersi in un’avventura ricca di sentimenti e colpi di scena, capace di far emozionare entrando in empatia con la protagonista.

Il Canale di Sorin



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  1. Pingback: L’Antico Egitto colpisce ancora, tra manga e gioco online - Nanoda

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