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Silent Hill: il papà della serie è al lavoro su un nuovo horror?

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Tutti conoscono il nome di Keichiro Toyama, l’uomo dalla cui mente è stata partorita l’idea di Silent Hill. La serie horror Konami, foriera di grandi titoli, alcuni piccoli scivoloni, diverse espansioni crossmediali e una quantità spropositata di incubi, è adesso parcheggiata in un cassetto in attesa di essere riesumata.

Purtroppo non sarà Toyama ad occuparsi della questione Silent Hill. L’uomo, infatti, ha abbandonato il suo posto all’interno di Sony nel corso del 2020 ed ha poi annunciato di avere aperto un suo studio di sviluppo con i colleghi Kazunobu Sato e Junya Okura.

L’annuncio ufficiale è poi arrivato a inizio dicembre con un video. Nel corso del filmato, Toyama spiegava cosa si celasse dietro la nascita di Bokeh Game Studio. Durante quella prima, cruciale, presentazione, Toyama ammise che il suo studio stava già lavorando ad un action/adventure game.

Ora, a distanza di alcune settimane dalla pubblicazione di quellì filmato, Toyama ha concesso una intervista a IGN Japan, tradotta e sintetizzata da Gamespot. Nel corso dell’intervista, pare che Toyama abbia dichiarato che il gioco che intende realizzare non sarà un survival horror – aveva già spiegato che sarebbe stato un action/adventure – ma ha detto anche che il gioco sarebbe piaciuto ai fan dei suoi vecchi lavori.

Ora, a meno che non intendesse Gravity Rush – cosa di cui dubitiamo – è palese che il riferimento sia Silent Hill. Toyama prova a sbilanciarsi anche sulla possibile data di uscita di un gioco ancora avvolto nel mistero. Secondo i suoi calcoli, il prossimo progetto potrebbe giungere sugli scaffali a partire dal 2023. Una prospettiva non del tutto da buttare.

A proposito di Silent Hill, invece, pare abbiano perso forza le voci che circolavano attorno ad un possibile nuovo lavoro sulla saga. Tutti i leaker che ne hanno parlato hanno finito col puntare tutto sui Game Awards del 2020.

Come sappiamo, invece, durante la serata nulla di simile è stato annunciato. Ci pare chiaro come sia impossibile dare ulteriore credito a determinate voci che hanno costruito la loro affidabilità sparando ai pesci in un barile.

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