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Snowpiercer 2, la recensione: il gelo nasconde una speranza per il futuro?

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Da pochi giorni sono usciti gli ultimi due episodi di Snowpiercer 2. La serie è andata in onda negli Stati Uniti sul canale TNT, dal 25 gennaio al 29 marzo 2021, mentre a livello internazionale la stagione è stata pubblicata sulla piattaforma di streaming Netflix, dal 26 gennaio al 30 marzo 2021.

La storia è ambientata in un futuro distopico, ma non così irrealistico: il mondo è divenuto un immenso deserto di ghiaccio in seguito ad un tentativo fallito di porre rimedio al surriscaldamento globale. Gli unici sopravvissuti si trovano a bordo dello Snowpiercer, un rivoluzionario treno a moto perpetuo che percorre, da ormai sette anni, un tragitto completo intorno al mondo. Mentre la vita scorre agiata e nel lusso nei vagoni di testa, in quelli di coda malnutrizione e povertà regnano sovrani, ma la rivolta è dietro l’angolo.

Snowpiercer 2: il cast

Il cast principale della prima stagione è capitanato da una bravissima Jennifer Connelly (Melanie Cavill), Daveed Diggs (Andre Layton) e Alison Wright (Ruth), che tornano anche in questa stagione. Al loro fianco ci sono Mickey Sumner (Bess Till), Iddo Goldberg (Bennett), Katie McGuinness (Josie Wellstead), Annalise Basso (LJ Fogler), Sam Otto (John Osweiller), Roberto Urbina (Javier), Sheila Vand (Zarah Ferami) e Jaylin Fletcher (Miles).

Super protagonista di Snowpiercer 2 è invece Sean Bean (Il Signore degli Anelli, Game of Thrones) nel ruolo del Signor Wilford, il creatore di Snowpiercer e di Big Alice. Tra gli interpreti principali anche Steven Ogg (Pike) e Rowan Blanchard (Alexandra Cavill).

Snowpiercer 2: la trama

Alla fine della prima stagione, dopo una sanguinosa battaglia, il fondo ha ottenuto la vittoria, ma è ancora troppo presto per cantare vittoria. Infatti i passeggeri dello Snowpiercer dovranno fare presto i conti con i sopravvissuti della Big Alice, un altro treno della salvezza, che ha “catturato” lo Snowpiercer.

Melanie mentre è fuori dal treno per cercare di staccare il collegamento creato da Wilford tra la Big Alice e lo Snowpiercer, nota che qualcosa sta cambiando nel clima e riesce a raccogliere un campione di neve prima di essere recuperata ed essere fatta prigioniera da Wilford, che vorrebbe la sua resa.

L’atmosfera sullo Snowpiercer è tesa: Layton decide, con riluttanza, di rimettere in vigore la legge marziale fino a quando la situazione non si sarà calmata e questo fa sì che si inimichi non poche persone. Sul treno è il caos, le classi non esistono più e si fa fatica a mantenere l’ordine.

In tutto questo Wilford fa di tutto per riconquistare (o comprare) la fiducia dei passeggeri dello Snowpiercer e mal sopporta che Melanie si sia impossessata di quello che ritiene non tanto un’arca di salvezza per l’umanità, ma il “SUO” treno.

Che ci sia una speranza per l’umanità fuori dalla locomotiva? Ci sarà qualcuno in grado di cercare le prove di questo nuovo cambiamento climatico che potrebbe dimostrare il ritorno della vita sulla terra?

Grandi rivelazioni

Era stata annunciata da subito la partecipazione di Sean Bean in questa seconda stagione ed è suo il ruolo dell’antagonista. Una performance spettacolare. Da uno così non ci si sarebbe potuto aspettare di meno. Il Wilford di Bean è intenso, affascinante, geniale e folle al tempo stesso e a volte dà quasi la sensazione di perseguire un obiettivo che in realtà è chiaro solo a lui. Wilford è un abile stratega, un attento osservatore, ma anche un narcisista patologico, vuole essere amato e temuto e dei due treni lui vuole essere il solo ed unico dio.

Melanie in questa stagione si vede meno (dato che impegnata nel piano per la salvezza del genere umano) ma anche questa volta Jennifer Connelly riesce a dare grande spessore ed umanità al suo personaggio, che scopriamo non essere la donna di ghiaccio che abbiamo visto durante la prima stagione.

Tra gli altri personaggi molto interessante il peso che ha acquisito Bess Till, interpretata da una soprendente Mickey Sumner, il cui animo, mosso da ideali fin troppo nobili, a volte quasi ingenui, si dovrà scontrare con la brutalità di persone pronte a tutto.

Nel complesso anche il giudizio su questa stagione è positivo, interessante soprattutto il risvolto che sta prendendo la storia, non ci resta che sperare in una terza stagione per vedere se davvero fuori dal treno c’è una speranza di vità per le poche migliaia di esseri umani rimasti in vita.

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