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The Batman: recensione senza spoiler

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In questo articolo vi proponiamo la nostra recensione di TheBatman, il tanto atteso lungometraggio che ha riportato sul grande schermo il mitico personaggio dei fumetti americani DC. Il film è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 3 marzo 2022, dopo numerose posticipazioni che non hanno fatto altro che aumentare l’attesa da parte del pubblico, il quale non vedeva l’ora di scoprire come sarebbe stato il nuovo Batman.

Una trama funzionale a Gotham City

Il filo conduttore delle vicende, le quali si svolgono nelle quasi tre ore di film, è un’idea piuttosto semplice: Batman deve trovare un misterioso assassino che sta commettendo una serie di omicidi a Gotham. Già questo serve a farci capire l’impronta del lungometraggio, più votata all’indagine e al thriller che non all’azione (nonostante quest’ultima non manchi).

Dopo ogni uccisione – a partire da quella del sindaco di Gotham – il killer lascia un indizio direttamente al nostro eroe, indizio che serve a quest’ultimo per avvicinarsi sempre di più all’assassino stesso. In questa sorta di gara fra Batman, aiutato dal tenente James Gordon e dalla polizia di Gotham (non tutta), e l’assassino si inseriscono tutta una serie di incontri – primo fra tutti quello con Selina Kyle/Catwoman – e dinamiche che permettono allo spettatore di prendere visione e coscienza di quella che è la Gotham voluta dal regista Matt Reeves.

In questo senso abbiamo una trama funzionale a quello che è, a parere di chi scrive, il vero intento del film: narrare quella che è Gotham City, una città sporca, putrida e malata fino all’osso. Ogni incontro/scontro del Crociato Incappucciato ci fa capire come la metropoli americana sia affetta da crimine e corruzione e come quasi nessuno sia innocente, perché è così che la gente vive in quel luogo. Perché è così che vanno le cose.

E più il film fa sprofondare lo spettatore in un questo melmoso gorgo di criminalità, più ci si rende conto di quanto sia necessario un eroe che sia lì per combatterlo. In questo senso una delle scene iniziali del film è illuminante: Batman sa di non poter essere dappertutto, dunque sa di dover scegliere quali crimini sventare: non può salvare tutti ma Gotham non può farcela senza di lui.

I protagonisti

I protagonisti delle vicende sono coloro che animano la criminosa città di cui abbiamo parlato, prima di tutto abbiamo il protagonista assoluto: Bruce Wayne/Batman. Questa versione del Pipistrello di Gotham è interpretata da Robert Pattinson il quale, nonostante alcune critiche relative alla scelta del casting, ha saputo regalare un’interpretazione convincente del personaggio. Abbiamo davanti agli occhi un Batman agli inizi della sua carriera di vigilante, giovane e violento, spinto nella sua missione dalla rabbia più che da un senso di giustizia, conscio di ciò che sta facendo ma ancora inesperto.

Il secondo personaggio che incontriamo è il tenente James Gordon – conosciuto ai più come il commissario Gordon –, uno degli amici più fidati di Batman e poliziotto con la “p” maiuscola, ligio nel suo dovere e libero da ogni corruzione. In The Batman è interpretato da Jeffrey Wright e funge da mediatore – se così si può dire – fra il Cavaliere Oscuro e la polizia di Gotham, ancora molto restia a dar credito a Batman nella sua guerra al crimine. Gordon è anche una voce saggia, è colui che consiglia Batman e gli fornisce l’esperienza che a quest’ultimo ancora manca.

Per concludere la lista dei protagonisti non possiamo non parlare di lei, Selina Kyle/Catwoman. Anche questo è un personaggio che ha avuto varie interpreti nella storia del cinema, in The Batman è ZoëKravitz che ne veste i panni e che, a parer di chi scrive, ha saputo fare un ottimo lavoro. Catwoman è una ladra esperta che ruba solamente ai ricchi – cosa che apre tutta una serie di problematiche relative alla moralità delle sue azioni –, con un evidente amore per i gatti. Sensualità, mistero e una certa dose di pazzia sono il mix che hanno reso iconico il personaggio e hanno fatto innamorare Batman e il suo pubblico.

Passiamo infine ai cattivi del film, principalmente tre: il killer misterioso, Oswald Cobbleport/Pinguino e Carmine Falcone. Del primo dei tre non possiamo parlare troppo – anche se la sua identità come personaggio è cosa ormai nota anche chi ancora non ha visto il film e ha tentato di evitare ogni spoiler -, possiamo solo dire che è il villain centrale del lungometraggio e che ci aiuta a capire quanto Gotham sia vittime del crimine.

Oswald Cobblepot/Pinguino è interpretato da un quasi irriconoscibile Colin Farrell che si propone in maniera convincente anche nelle vesti di questo villain, crudele e goffo allo stesso tempo. Concludiamo con Carmine Falcone, interpretato dall’attore John Turturro, cuore della malavita di Gotham e con un passato che lo lega inscindibilmente ad uno dei protagonisti.

The Batman: riuscito o no?

Rispondiamo subito alla domanda che fa da titolo a questo paragrafo della recensione: TheBatman è sicuramente un film riuscito. Gli elementi che hanno convinto maggiormente sono stati l’ambientazione, i personaggi e la trama. In quest’ordine.

L’ambientazione perché Gotham è resa in maniera magistrale, la città è uno dei protagonisti – se non La Protagonista – delle vicende. Sporca e corrotta, avvolge lo spettatore nella sua atmosfera lercia e pesante, all’interno della quale si dipanano le vicende del film e si tessono le relazioni fra i personaggi. Personaggi che, per parte loro, hanno avuto la fortuna di un casting azzeccato che ha saputo dar loro lustro e il giusto peso sulla scena, tanto che nessuno sembra trascurato o messo in secondo piano, sono tutte figure centrali che danno il senso della necessità della loro presenza. Infine la trama, sicuramente solida e piena di colpi di scena, è però funzionale ai due aspetti positivi del film già citati, serve a farci conoscere Gotham e chi la abita.

Alla fine di questa recensione non possiamo che consigliare la visione di The Batman a tutti, sia ai fan del Cavaliere Oscuro che a coloro che semplicemente vogliono godersi un bel film, per quanto impegnativo sotto certi aspetti.

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