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MOLESTE: nasce il collettivo contro le molestie nel mondo del fumetto

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Dietro a ogni fumetto, pagina e vignetta, si nascondono decine di persone. Sceneggiatori, disegnatori, letteristi, editor, ognuno una figura professionale, un tassello fondamentale per portare al lettore un’opera completa che ci appassioni e svaghi. Ma se il mondo del fumetto dall’esterno può sembrare semplice, un luogo aperto al dialogo e all’inclusività, nella realtà non è sempre così. Nemmeno questo ambito si salva da atteggiamenti scorretti, discriminazioni e molestie, che però hanno stancato. C’è qualcuno che ha deciso di dire di no, di parlare e farsi forza: è nato MOLESTE.

MOLESTE è un collettivo femminista che vuole combattere gli abusi nel mondo del fumetto, un settore che, come sottolineato sul loro sito, non è regolamentato da un albo professionale e in cui abusi e molestie, per quanto non siano la norma, sono fin troppo comuni. Un fenomeno che, per essere contrastato, ha bisogno di un lavoro sociale, un’educazione per staccarsi a una visione del mondo sessista basata su rapporti di potere sbilanciati.

Nasce così il loro manifesto, che chiama tutti i professionisti del settore, anche quelli che potrebbero considerarsi estranei a queste dinamiche. Un progetto che mira sì ad educare, ma anche a sensibilizzare e creare un clima di collaborazione e partecipazione per contrastare questi fenomeni. Un richiamo a tutto tondo, dai singoli professionisti alle case editrici e scuole di fumetto, nessuno escluso.

Non si tratta di un manifesto fine a sé stesso, MOLESTE pubblicherà anche le testimonianze anonime di chi, queste molestie, le ha subite sulla propria pelle e fino ad oggi non aveva avuto una voce. Testimonianze che resteranno anonime per proteggere chi ha avuto il coraggio di condividere le proprie esperienze. Uno spazio, insomma, in cui condividere, riflettere e soprattutto agire, offrendo supporto a chiunque si trovi ad affrontare i problemi che denunciano nel loro manifesto.

Il progetto, nonostante il nome “al femminile”, specifica: è aperto a tutti, o meglio tuttǝ. Le molestie e gli abusi non sono un’esclusiva femminile. Inclusività è la parola d’ordine. Chiunque si sia trovato a subire abusi può chiedere il loro supporto e condividere la propria esperienza, senza distinguo di genere.

Il modo migliore per descrivere MOLESTE è forse usare le loro stesse parole:

Siamo fumettistǝ, sceneggiatrici, disegnatrici, coloriste, letteriste, soggettiste, giornaliste, traduttrici, ghost writer. Lavoriamo o vorremmo lavorare nel mondo del fumetto. Siamo persone con obiettivi e ambizioni, vogliamo che il nostro impegno e quello delle nostre colleghe siano riconosciuti. O vogliamo imparare in un ambiente che ci rispetti come potenziali professioniste.

Vogliamo essere giudicate come artiste, non come donne.
Non siamo obbligate ad accettare un invito a cena per parlare del nostro lavoro.
Non siamo tenute ad andare a casa di nessuno per mostrare il nostro portfolio.

Non è detto che ogni valutazione sul nostro aspetto fisico sia ben accetta, soprattutto all’interno di rapporti professionali.

Non siamo “belle”, “tesoro”, “amore”. Siamo professioniste e come tali vogliamo essere considerate.

Non siamo neanche “bruttine”, “frigide”, non ci dobbiamo “rilassare”. Siamo colleghe.

Potete leggere il manifesto di MOLESTE sul loro sito.

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