

Anime e Manga
Ecco la classifica dei manga più famosi secondo i giapponesi
Published
3 mesi agoon
I manga sono presenti in ogni parte del mondo al giorno d’oggi ma sono un tipo di opera nata nel Paese del Sol Levante, perciò è sempre interessante capire l’opinione del popolo nipponico a riguardo. Non a caso durante l’anno sono vari i sondaggi che vengono somministrati in Giappone, per conoscere gusti e preferenze riguardo il fumetto orientale. Qualche giorno fa il programma Manga General Election – dell’emittente TV Asahi – ha pubblicato la classifica dei manga più famosi secondo i giapponesi.
La classifica
Il sondaggio è stato svolto su un campione di 150 mila persone, quindi un buon numero, e ha prodotto la classifica dei 100 manga più famosi secondo la percezione del popolo nipponico. Ecco i risultati, direttamente dal sito Oricon:
- One Piece (33.600 voti)
- Demon Slayer – Kimetsu no Yaiba (29.100 voti)
- Slam Dunk (26.700 voti)
- Detective Conan (25.400 voti)
- Dragon Ball (22.400 voti)
- L’Attacco dei Giganti (21.900 voti)
- Naruto (19.800 voti)
- Haikyu!! (18.700 voti)
- Fullmetal Alchemist (18.500 voti)
- Le Bizzarre Avventure di JoJo (17.100 voti)
- Hunter x Hunter
- Gintama
- Kingdom
- World Trigger
- Doraemon
- My Hero Academia
- Yu degli Spettri
- Black Jack
- Jujutsu Kaisen
- Natsume degli Spiriti
- La Maschera di Vetro – Il Grande Sogno di Maya
- Ken il Guerriero
- Bleach
- Touch
- La Fenice
- Banana Fish
- Lady Oscar – Le rose di Versailles
- Inuyasha
- Rocky Joe
- Dragon Quest: La Grande Avventura di Dai
- Kenshin – Samurai Vagabondo
- Maison Ikkoku
- Zatch Bell!
- Il Clan dei Poe
- Kochikame
- Golgo 13
- Sazae-san
- Kyojin no Hoshi
- Astro Boy
- Golden Kamui
- Tokyo Ghoul
- Dokaben
- The Quintessential Quintuplets
- Jenny la Tennista
- Doubutsu no Oishasan
- The Promised Neverland
- Hajime no Ippo
- Ushio e Tora
- Master Keaton
- Kaguya-sama: Love is War
- Assassination Classroom
- Kuroko no Basket
- Black Butler
- Il principe del Tennis
- Una ragazza alla moda – Mademoiselle Anne
- Candy Candy
- City Hunter
- Chainsaw Man
- Nodame Cantabile
- Kiseiju – L’ospite indesiderato
- Lamù
- Card Captor Sakura
- Kinnikuman
- Bungo Stray Dogs
- Fairy Tail
- Ransie la Strega – Batticuore notturno
- Tutor Hitman Reborn!
- Hoshin Engi
- Cyborg 009
- Hanayori Dango
- Super Robot 28
- H2
- Galaxy Express 999
- Devilman
- Magi
- Oishinbo
- Abu-san
- Space Battleship Yamato
- Basara
- Captain
- Baribari Densetsu
- Hikaru no Go
- MAJOR
- Fire Force
- Hanako kun – I sette misteri dell’Accademia Kamome
- Karakuri Circus
- Fruits Basket
- Kaze no Daichi
- Yukan Club
- Aria
- Berserk
- Macaroni Horensou
- La Principessa Zaffiro
- Rent-A-Girlfriend
- D.Gray-man
- Sket Dance
- Captain Tsubasa
- Non sono un Angelo
- Un marzo da leoni
- Dr. Stone
All’inizio della classifica abbiamo riportato anche il numero di voti ricevuti dalle prime 10 posizioni, al fine di darvi un’idea generale di come sono stati distribuiti.
Naturalmente questa è la percezione del popolo giapponese rispetto alla popolarità di un dato manga, non deve per forza rispecchiare la fama che questo riscontra in altri Paesi. Detto questo, però, la maggior parte delle posizioni si possono ritenere condivisibili: One Piece, Dragon Ball, Demon Slayer, Slam Dunk sono tutti esempi di opere che hanno avuto un successo incredibile a livello mondiale, dunque meritano le prime posizioni.
Altri manga estremamente conosciuti e importanti hanno perso punti, forse, perché sono piuttosto risalenti: Ken il Guerriero (posizione 22) e Astro Boy (posizione 39) ne sono due esempi. Altri ancora hanno forse avuto più successo all’estero che non in patria, come ad esempio Bleach (posizione 23) o Berserk (posizione 91). Insomma ci possono essere molteplici spiegazioni per le posizioni che avete visto. Quello che sicuramente si può condividere è che in questa classifica viene rappresentata la storia dei manga e ci sono – se ce ne sono – pochissimi grandi assenti.
Se siete interessati a questi argomenti leggete il nostro articolo sugli Anime preferiti da ogni Prefettura del Giappone.
Giurista appassionato di videogiochi che ama passare delle ore a guardare anime e serie tv, sembra una descrizione strampalata ma quando si aggiunge anche un sano amore per la palestra... il risultato è ancora peggio. Eppure una volta ero capace di vendermi bene.
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Anime e Manga
Edens Zero: l’anime atteso in autunno su Netflix
Published
36 minuti agoon
14/04/2021By
Redazione
Il 10 aprile è andato in onda il primo episodio di Edens Zero, anime tratto dal manga di Hiro Mashima, l’autore di Fairy Tail. L’account ufficiale della serie, per l’occasione, ha inoltre annunciato ai fan che l’anime sarà distribuito fuori dal Giappone da Netflix questo autunno.
Overseas fans, "EDENS ZERO" will be coming out in Fall 2021 for ex-Japan territories on Netflix! Please wait a little longer! #EDENSZERO
— EDENS ZEROプロジェクト公式 (@EDENSZERO_PJ) April 10, 2021
Trama
Shiki vive sul pianeta Granbell insieme ai robot che animano un vastissimo parco a tema. Un giorno arrivano due visitatori, i primi a mettere piede su Granbell da circa un secolo: Rebecca, una giovane creatrice di contenuti digitali, e il suo gatto blu, Happy. I tre fanno subito amicizia, ma ancora non sanno che questo incontro cambierà i loro destini e li porterà a viaggiare per il cosmo!
L’anime
L’anime di Edens Zero sarà prodotto dallo Studio J.C. Staff (DanMachi, Food Wars! Shokugeki no Soma). La regia è stata affidata a Yuji Suzuki (Fairy Tail Stagione 3) mentre la sceneggiatura è di Mitsutaka Hirota (Phantasy Star Online 2 The Animation). Il character design invece è di Yurika Sato (già direttrice delle animazioni in Hangyakusei Million Arthur 2nd Season).
Il manga
Edens Zero è ad oggi in corso di pubblicazione in Giappone su Weekly Shonen Magazine di Kodansha dove ha esordito il 27 giugno 2018. All’attivo ci sono 14 volumi. Mentre in Italia Edizioni Star Comics ha recentemente pubblicato l’8° volume. Nelle intenzioni di Hiro Mashima la serie dovrebbe essere più lunga di Rave, che durò 35 volumi, ma più corta di Fairy Tail che invece arrivò a 63 volumi.
Anche voi siete curiosi di vedere cosa verrà fuori da questo adattamento di Edens Zero che tra non molto uscirà su Netflix?

Bleach è un manga di Tite Kubo, poi diventato anime, che ha riscosso un enorme successo qualche anno fa, diventando un vero e proprio fenomeno globale. In Italia, tuttavia, la versione animata delle avventure di Kurosaki Ichigo e degli shinigami non è mai arrivata; il motivo non si spiega facilmente ma a porre rimedio alla mancanza ci ha pensato Dynit che porterà gli episodi qui da noi. Ed è proprio Dynit che ci mostra un nuovo trailer italiano dell’anime.
Ecco il video, caricato direttamente sul canale YouTube di Dynit:
DAL 26 APRILE DISPONIBILE IN STREAMING SOLO SU PRIME VIDEO
Ichigo Kurosaki ha 15 anni ed è uno studente delle superiori che possiede la straordinaria capacità di vedere i fantasmi. Quando incontra Rukia, una Shinigami che aiuta le anime perdute a trovare la pace, la sua vita non così normale diventa ancora più speciale…
L’anime di Bleach era iniziato nel 2005 ed è proseguito per svariati anni, fino al 2013, conquistando fama e amore del pubblico – nonostante alcune critiche. Ora anche chi non ha mai avuto l’occasione di vedere quest’opera animata potrà farlo, comodamente in italiano, su Prime Video dal prossimo 26 aprile.
La prima stagione sarà rilasciata tutta assieme a fine aprile, le altre quattro stagioni invece arriveranno una al mese. Vi lasciamo infine una lista dei doppiatori italiani che potremo sentire nella versione nostrana:
- Ichigo Kurosaki: Federico Viola
- Rukia Kuchiki: Martina Tamburello
- Uryu Ishida: Ruggero Andreozzi
- Isshin Kurosaki: Claudio Moneta
- Orihime Inoue: Giada Bonanomi
- Yasutora “Chad” Sado: Marcello Moronesi
- Don Kan’onji: Luca Ghignone
- Kon: Stefano Ferrari
Voi avete mai visto Bleach? Cosa ne pensate del suo arrivo in Italia, qualche tempo dopo rispetto al resto del mondo?
Anime e Manga
L’Attacco dei Giganti, Isayama: “Troppo stanco per piangere”
Published
1 giorno agoon
13/04/2021By
Redazione
Alla fine, dopo diverse polemiche e rischi spoiler mai così alti, è finalmente uscito l’ultimo capitolo de L’Attacco dei Giganti, del quale non diremo niente solo che è finito come tutti ci aspettavamo: tra sangue, lacrime e rimpianti.
Del povero Hajime Isayama poi se ne sono dette di tutti i colori, già a partire dall’inizio della serializzazione del manga, con le critiche pesantissime (e non sempre a torto) in merito al suo stile, poi sulla piega che aveva preso la storia, ecc. Ma dell’autore di Shingeki no Kyojin ci si è soffermati pochissimo sul fatto che abbia preso sempre molto seriamenti il suo lavoro, rispettando con professionalità le scadenze di sconsegna in tutti questi anni.
L’Attacco dei Giganti è stato un vero e proprio fenomeno editoriale e ha permesso alla rivista Bessatsu Shonen Magazine di farsi conoscere proprio grazie al capolavoro di Isayama. Ma come avrà reagito l’autore al finale del suo manga? Questa è una domanda che non ci si fa mai, dimenticandoci spesso che opera e autore, sono due cose ben distinte.
諫山さん「妥協のない原稿を、描くことができた」
— 進撃くん (@shingeki__kun) April 10, 2021
#Nキャス #進撃の巨人最終回 pic.twitter.com/YweweC9u8i
Nel testo qui sopra si legge: “Sono stato in grado di scrivere un manoscritto senza compromessi”.
Qualche giorno fa, in occasione dell’uscita del capitolo 139, l’editor Kawakubo ha partecipato ad un’intervista in cui ha raccontato qualche retroscena sul finale. In particolare, l’editore di Kodansha ha raccontato il momento della consegna del manoscritto dell’ultimo capitolo ad opera di Iysama. Secondo Kawakubo, il sensei avrebbe detto: “Pensavo di riuscire a piangere o quantomeno a commuovermi, ma in realtà ero incredibilmente troppo stanco per farcela”.
Dopo questa lunga maratona, il mangaka era stato talmente assorbito nel terminare il suo ultimo capitolo da non avere nemmeno il tempo, e la forza, di godere della conclusione della sua opera. Chissà che sensazione potrebbe suscitargli rileggere quell’ultimo capitolo a qualche anno di distanza.
Per chi volesse restare aggiornato, vi ricordiamo che è finita da poche settimana anche la quarta stagione dell’anime, una vera e propria rincorsa verso la fine della storia.
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