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Fumetti e Cartoni

I 15 cattivi Disney migliori di sempre

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Un film non si giudica dalla bontà dell’eroe, ma dalla malvagità del cattivo. Cosa sarebbe la storia della Sirenetta senza gli intricati inganni di Ursula? O Aladdin se mancassero gli intrighi di corte del perfido Jafar? E non c’è nessuno migliore nel costruire un villain convincente della Disney, madre di tanti eroi, principi e principesse, ma soprattutto cattivi indimenticabili che hanno segnato la memoria di più di una generazione di bambini. La domanda quindi è: quali sono i cattivi Disney “migliori” di sempre?

I cattivi Disney: la classifica

  1. Frollo – Il Gobbo di Notre Dame
  2. Scar – Il Re leone
  3. Jafar – Aladdin
  4. Malefica – La bella addormentata nel bosco
  5. Ursula – La Sirenetta
  6. Shere Khan – Il libro della Giungla
  7. Crudelia de Mon – La carica dei 101
  8. Principe Hans delle Isole del Sud – Frozen
  9. Ade – Hercules
  10. Capitan Uncino – Le avventure di Peter Pan
  11. Gaston – La Bella e la Bestia
  12. Governatore Ratcliffe – Pocahontas
  13. Madre Gothel – Rapunzel
  14. La Regina Grimilde – Biancaneve
  15. Yzma – Le follie dell’imperatore

1. Frollo – Il Gobbo di Notre Dame (1996)

Non c’è uomo più crudele in tutta Parigi di Frollo, il “benefattore” di Quasimodo. Tra i cattivi Disney è sicuramente uno dei più complessi e senza scrupoli: dopo aver sterminato la famiglia di Quasimodo lo adotta, rinchiudendolo tra le guglie della cattedrale per nascondere al mondo la sua deformità. Gli fa credere per anni di essere un mostro, non degno nemmeno di essere visto da un’altra persona. Il mostro, però, in questa storia è proprio lui.

Distrutto dai suoi stessi desideri e ambizioni, Frollo è l’esempio di come una figura in teoria dedicata al bene possa trasformarsi in un demone, divorato dai propri pregiudizi e contraddizioni. Una complessità che si riflette nelle canzoni del film, culminando in “Fiamme dell’Inferno”, canzone scritta da Alan Menken e dal paroliere Stephen Schwartz.

2. Scar – Il Re leone (1994)

“Lunga vita al Re”

Se da bambino non sei stato traumatizzato da questa frase stai mentendo. Il tradimento di Scar nei confronti del fratello, per quanto chiaro fin dall’inizio, ha sconvolto più di una generazione. Un Re buono, giusto e onesto spodestato dal fratello avaro e inetto. È innegabile il fascino di Scar, che ha radici più profonde di quello che si può pensare: la storia del Re Leone si ispira infatti a una delle opere teatrali più celebri di sempre, Amleto di William Shakespeare.

Un cattivo complesso, ma dagli obiettivi chiari e una determinazione forgiata da anni e anni di quelli che lui vede come insulti e umiliazioni.

3. Jafar – Aladdin (1992)

Jafar non sarà il Sultano di Agrabah, ma di sicuro è il Re delle trame di corte. Ambizioso oltre ogni immaginazione, sarà, proprio come tanti altri villain in questa lista, distrutto dal suo stesso hybris. Il Gran Visir incontrerà la sua fine proprio a causa della ricerca del potere supremo, che conquista, a costo della sua libertà.

Un personaggio così interessante non poteva trovare le sue origini se non nel mondo reale: i creatori si sono ispirati a un visir veramente esistito, Ja’far ibn Yahya al-Barmaki, ovviamente romanzato per l’occasione.

4. Malefica – La bella addormentata nel bosco (1959)

Arriviamo alla prima donna della lista, ma certamente non l’ultima. Malefica, anche a causa del suo nome, è uno dei cattivi Disney più iconici di sempre. Una cosa dalla sua storia possiamo impararla: prima di decidere di non invitare qualcuno a una festa, pensiamoci bene. Tutto infatti nasce dal mancato invito alla festa per la nascita di Aurora, figlia del Re Stefano e della Regina Leah.

Negli ultimi anni Disney ha cercato di riabilitare la sua figura con il film Maleficent (2014), in cui la strega cattiva è interpretata da niente poco di meno di Angelina Jolie. La prima versione, però, continua a mantenere il suo fascino oscuro anche a distanza di anni.

5. Ursula – La Sirenetta (1989)

Riusciresti a fare innamorare una persona senza l’uso della voce? Questa la sfida, o l’occasione, lanciata da Ursula ad Ariel. Uno scambio a suo dire equo per poter coronare il sogno della vita, avere delle gambe per poter vivere nel mondo degli umani, e non tra le onde dell’Oceano. Ma come ogni regalo di un villain non c’è da fidarsi: il gioco vale la candela?

Ursula nella versione originale della storia della Sirenetta, scritta da Hans Christian Andersen, era presente come “La Strega del Mare”.

6. Shere Khan – Il libro della Giungla (1967)

Shere Khan è un villain che appare poco ne Il Libro della Giungla, ma quel poco basta. É un vero predatore, uno degli animali più letali della giungla. Sher Khan è presente anche nel libro originale scritto da Rudyard Kipling, ma la versione Disney è leggermente diversa: nel classico dell’animazione la tigre non zoppica ed è estremamente sofisticato, e odia Mogwli in quanto uomo, e vuole impedire che diventi adulto per paura che crescendo gli darà la caccia con un fucile o con il fiore rosso, il fuoco. Nel libro di Kipling, invece, il suo astio deriva da una sete di potere, e dal desiderio di proteggere il suo status di re della giungla.

7. Crudelia de Mon – La carica dei 101 (1961)

Iconica. Questo è l’unico modo per descrivere la regina del mondo della moda. Una cattiva fino all’osso, che per raggiungere il massimo della moda e dell’eleganza è pronta a sacrificare persino delle creature innocenti, come dei cuccioli di dalmata.

Il suo stile è ormai inconfondibile, complice anche il film retelling Cruella, uscito nel 2021 e che vede una giovane Crudelia de Mon alle prese con le prime malefatte per sfondare nel mondo della moda.

8. Principe Hans delle Isole del Sud – Frozen (2013)

Il principe Hans è la prova che dietro a un bel faccino e delle maniere gentiti a volte si nasconde un vero e proprio mostro. Si presenta come un vero gentiluomo, il classico principe Disney, ma si rivela essere il peggiore dei cattivi. Manipolatore, subdolo e pronto a tutto pur di diventare re di Arendelle, tradirà le persone che gli hanno dato fiducia e tramerà alle loro spalle.

Mai fidarsi delle apparenze, spesso se qualcosa è troppo perfetto per essere reale, non lo è.

9. Ade – Hercules (1997)

Niente dice Cattivo come Re degli Inferi. La mitologia greca non è mai stata così affascinante, e gli scoppi d’ira di Ade lo hanno reso uno dei cattivi Disney più memorabili di sempre. La sua missione di distruggere Hercules lo porterà a compiere atti di grande malvagità (non che gli importi molto), ma alla fine, per quanto potente, non riuscirà a sconfiggerlo.

Di sicuro ci troviamo di fronte a una reinterpretazione molto diversa da quella del mito originale, ma in questo caso gli scatti d’ira, il cinismo pungente e il suo dark humor hanno creato un personaggio memorabile.

10. Capitan Uncino – Le avventure di Peter Pan (1953)

Tic-toc, tic-toc. Un solo suono riesce a terrorizzare Capitan Uncino, quello del coccodrillo ticchettante che gli ha mangiato la mano. Ci troviamo di fronte a un pirata senza scrupoli, ma a differenza di altri cattivi visti fin’ora non ha un intelletto fine o un portamento elegante: è un manipolatore che si nasconde sotto un’apparenza rispettabile, un vigliacco con un temperamento infantile.

Il pirata ha abbandonato la navigazione in alto mare per perseguire uno scopo specifico: vendicarsi di Peter Pan per avergli tagliato la mano e averla data in pasto al coccodrillo che lo perseguita.

11. Gaston – La Bella e la Bestia (1991)

Il più furbo è Gaston, il più svelto è Gaston… il più cattivo è Gaston! Egocentrico, rude, ignorante e prepotente, di sicuro Gaston non spicca per il suo fascino intellettuale. Proprio tutte queste caratteristiche però lo rendono un villain impeccabile: ci troviamo di fronte a un uomo convinto di essere dalla parte del giusto, che tutto gli sia dovuto. Non è così, e Belle lo sa bene. Non bastano i muscoli e un bel volto per conquistare una donna, soprattutto se la si tratta come un mero oggetto da conquistare.

Belle respingerà sempre Gaston, e proprio la sua insistenza e arroganza lo porteranno alla sua fine. Nella sua banalità, rappresenta il male di tante persone comuni, che a causa dell’ignoranza discriminano e odiano chi è diverso da loro.

12. Governatore Ratcliffe – Pocahontas (1995)

Raffinato, elegante e… crudele. Il Governatore Ratcliffe rappresenta tutto ciò che c’è di sbagliato nella mentalità colonialista. Una volta arrivato nel “Nuovo Mondo”, pretende che tutto gli sia dovuto e che ogni cosa e persona si pieghi al suo volere.

Il governatore John Ratcliffe è esistito davvero, ed è stato un esploratore e politico inglese, capitano della Discovery (una dfelle tre navi che salparono dall’Inghilterra per fondare una colonia il 19 dicembre 1606) e in seguito governatore della Colonia della Virginia. La sua fine fu violenta, come lo fu la sua vita: venne ucciso in un’imboscata degli indiani Powhatan, la tribù di Pocahontas.

13. Madre Gothel – Rapunzel (2010)

Madre Gothel è l’esempio di come a volte sia necessario allontanarsi dalla propria famiglia per vivere la propria vita al meglio. Dopo averla rapita, usa i poteri magici di Rapunzel per rimanere giovane per sempre, manipolandola e rinchiudendola in una torre senza via di fuga. É una donna crudele e narcisista, che pensa solo a se stessa e che sfrutta Rapunzel senza mai amarla veramente. In questo caso, il detto parenti serpenti si adatta perfettamente alla situazione.

14. La Regina Grimilde – Biancaneve e i 7 nani (1937)

La Regina Grimilde, o Regina Cattiva, è uno dei villain disney più conosciuti. Bella quanto letale, vanitosa e crudele, proprio come Gothel è pronta a tutto per mantenere la sua bellezza; o almeno, il primato di “donna più bella del reame”. Il suo piano è forse uno dei più crudeli mai realizzati: far cacciare la sua rivale in bellezza, la figliastra Biancaneve, e ricevere il suo cuore in uno scrigno. Quando questo piano non funziona la Regina decide di sporcarsi le mani e di scendere in campo, nulla la può fermare.

Il suo nome non viene mai rivelato nel film, ma è stato confermato nell’adattamento a fumetti del 1937 disegnato da Hank Porter. La sua figura, bellissima ed eterea, è ispirata a una statua di una nobildonna veramente esistita, Uta di Naumburg, e che si può ammirare nella cattedrale di Naumburg.

15. Yzma – Le follie dell’imperatore (2000)

Oh, ma certo, il veleno! Il veleno per Kuzco! Il veleno scelto appositamente per uccidere Kuzco!

Ultima ma non per importanza, Yzma! La consigliera del folle imperatore Kuzco, per quanto figura comica e buffa, merita un posto in questa lista. Crudele, menefreghista, ambiziosa e intelligente, è pronta a tutto per togliere il trono al giovane Kuzco.

Il suo piano per conquistare il trono sembra perfetto, peccato che le cose non vadano come previsto, a causa del suo assistenza Kronk.

Tutti questi film sono disponibili sulla piattaforma streaming Disney+.

Daily Nerd è un Magazine di cultura Nerd e Geek. Non si tratta semplicemente di riportare notizie, ma di approfondire e riflettere sulla cultura che ci circonda.

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Fumetti e Cartoni

Eternity – La vita appesa ai chiodi delle opere immortali, arriva il terzo episodio

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Terzo episodio di ETERNITY, la nuova serie di Alessandro Bilotta, disegnata in questo caso da Francesco Ripoli. Ambienta in una Roma futuribile, la serie racconta le vicende di Alceste Santacroce, giornalista elegante e un po’ snob di un settimanale di gossip. Tra cinema, moda, tv e politica, ETERNITY rappresenta l’affresco di un caotico, coloratissimo “Inferno contemporaneo”.

Il volume intitolato “LA VITA APPESA AI CHIODI DELLE OPERE IMMORTALI”, in uscita il 21 luglio, ci porta nella stagione estiva, che porta a Roma numerosi turisti, alcuni dei quali ospiti di Alceste Santacroce che per l’occasione smette i panni del giornalista di gossip e vive la città come un visitatore anonimo, attratto dagli eventi del momento. Intanto, le opere all’apparenza puerili e improvvisate di Ariovisto Carnovale, artista contemporaneo per cui tutti stanno impazzendo, sono quotate ad altissime cifre, dando seguito a una vera e propria mania collettiva.

Le creazioni sono respingenti quanto l’artista, troglodita, subumano, inurbano, ma il suo stato di natura porta Alceste a indagarne le origini, le umilissime condizioni in cui è nato e cresciuto, una vita precedente vissuta, invece che da uomo, da bestia. Il successo colpisce a caso, come la fortuna. Per un artista che insegue la rovina, diventare popolare, essere frainteso, è la peggiore sventura. Ariovisto Carnovale, in un mondo in cui tutti cercano attenzioni, pare l’unico che non vuole essere amato…

L’introduzione del volume è firmata dallo stesso Alessandro Bilotta. La copertina è di Sergio Gerasi.

ALESSANDRO BILOTTA

A partire dagli anni Novanta, ha dato vita a numerose serie a fumetti, in Italia e in Francia. Dal lungo sodalizio con Carmine Di Giandomenico sono nate Le strabilianti vicende di Giulio Maraviglia Romano per Vents d’Ouest e La Dottrina, ambizioso fumetto futurista ripubblicato da Feltrinelli. È uno degli autori di Dylan Dog, per il quale scrive, fra l’altro, la saga Il Pianeta dei Morti. Tra le sue opere, Valter Buio, lo psicanalista di fantasmi pubblicato da Star Comics, Mercurio Loi, il genio perdigiorno della Roma papalina, pluripremiato personaggio di Sergio Bonelli Editore e Gli Uomini della Settimana, la serie di supereroi italiani sviluppata per Panini Comics.  Per DC Comics ha scritto una storia di Batman pubblicata nel volume celebrativo The World. Ha vinto il Gran Guinigi, il Micheluzzi, il Premio Repubblica XL e il Romics d’Oro.

FRANCESCO RIPOLI

Fumettista, illustratore e scultore, esordisce nel 2007 con Ilaria Alpi, il prezzo della verità, su sceneggiatura di Marco Rizzo, per Beccogiallo Editore. Con questo lavoro ottiene il premio Attilio Micheluzzi come Miglior Fumetto al Napoli COMICON e il premio Carlo Boscarato come Miglior Disegnatore Esordiente. Da autore unico pubblica la graphic novel 1890 per Soleil. Nel 2010 disegna la graphic novel Senza Sangue, dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, su sceneggiatura di Tito Faraci per Edizioni BD, poi riedito da Feltrinelli Comics. Nel 2013 inizia la sua collaborazione con Sergio Bonelli Editore realizzando graficamente Il lungo inverno L’innocente per la collana Le Storie. Poi entra nello staff di Dylan Dog, disegnando Graphic Horror Novel: Il SequelL’isola delle ombreIl bacio del cobra Destini paralleli. Ha collaborato come illustratore con numerose riviste tra cui LinusInternazionaleIl mucchio e con Case editrici come Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli.

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Eventi

Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

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Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

Il Festival del Fumetto di Angoulême – precisamente il Festival International de la bande desinée d’Angoulême – è una delle più grandi manifestazioni mondiali dedicate al fumetto che si tiene, ogni anno, nell’omonima città francese dal 1974. L’edizione del 2023, che si tiene dal 26 al 29 gennaio compresi, ha visto nel corso della giornata del 28 gennaio 2023 la premiazione delle migliori opere, suddivise per categoria.

Di seguito la lista dei vincitori:

  • Golden Fauve Best Album Award: “La couleur des Choses” di Martin Panchaud
  • Special Jury Jeunesse: “Toutes les Princesses Meurent après Minuit” di Zuttion Quentin
  • Series Award: “Les Liens du sang” di Shuzo Oshimi
  • Revelation Award: “Une Reinette en Automne” di Linnea Sterte
  • Heritage Award: “Fleurs de Pierre” di Hisashi Sakaguchi
  • Youth Prize: “La Longue Marche des Dindes” di Léonie Bischoff
  • Alternative Comic Book Award: “Forn de Calç”di Extincio Ediciones
  • Fauve Polar SNCF: “Hound Dog” di Nicolas Pegon
  • France Télévision Public Prize: “Naphtaline” di Sole Otero
  • Fauve des Lycéens: “Khat” di Ximo Abadìa
  • Eco Fauve Award: “Sous le Soleil” di Ana Penyas

Per maggiori informazioni riguardo il festival francese del fumetto, i vincitori di questa edizione e altro, di seguito il link al sito ufficiale della manifestazione: Festival Angoulême.

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Fumetti e Cartoni

Dylan Dog – Il pianeta dei morti arriva in fumetteria

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Era l’aprile del 2013 quando arrivava in edicola il decimo Dylan Dog Color Fest, in cui aveva ufficialmente inizio la saga “Il pianeta dei morti” architettata da Alessandro Bilotta. Così è stato riproposto in formato lussuoso tutta l’apprezzatissima saga dell’invecchiato Dylan Dog.

Il 27 gennaio in libreria e fumetteria il quinto volume di Dylan Dog – Il pianeta dei morti dedicato all’acclamata epopea creata da Alessandro Bilotta.

Nuovo appuntamento di Bonelli con la raccolta completa delle storie de IL PIANETA DEI MORTI, l’inquietante mondo distopico creato da Alessandro Bilotta. In un’epoca futura dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

Nel nome del figlio, la storia di questo volume, è disegnata da Giampiero Casertano ed è arricchita dall’introduzione firmata da Alessandro Bilotta. La copertina è di Marco Mastrazzo.

La trama della saga

In un’epoca futura, dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

DYLAN DOGIL PIANETA DEI MORTI VOLUME 5

“Nel nome del figlio”

  • Soggetto: Alessandro Bilotta
  • Sceneggiatura: Alessandro Bilotta
  • Disegni: Giampiero Casertano
  • Copertina: Marco Mastrazzo
  • Formato: 22×30 cm, b/n
  • Pagine: 168

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