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Fumetti e Cartoni

Intervista ad Arianna Calabretta: autrice di “Memento”

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Con i primi volumi cartacei di Jundo, abbiamo pensato potesse interessarvi un’opinione e qualche informazione in più sui rispettivi autori. Così abbiamo iniziato questo 2022 scambiando quattro chiacchiere con l’autrice di “Memento”, Arianna Calabretta.

Scuola, arte e fumetti

Arianna Calabretta, classe 1992 nasce in un paesino siciliano vicino Catania, fin da subito inizia a leggere fumetti come Topolino e Witch, suo primo grande amore.

Ma la passione per il disegno non si ferma al cartaceo, poiché un’altra sua grande passione sono sempre stati i cartoni animati, sopratutto giapponesi come Sakura, Doremì e Sailor Moon, che le hanno dato il là per scrivere e disegnare piccole storie.

Quando le si presenta la scelta delle superiori, Arianna non ha dubbi: il liceo artistico. Così dopo i fatidici cinque anni di superiori, parlando con amiche viene a sapere dell’esistenza di una scuola di fumetto. Si recherà quindi a studiare il corso di fumetto, appunto, presso la “Scuola del fumetto” di Palermo.

Nel frattempo studia “Lingue” all’università e, oltre ai fumetti, un altro suo obiettivo è l’animazione che studia e su cui sta iniziando a lavorare.

Lavoro fumetto!

Dopo pochi mesi dall’inizio del corso di fumetto, Arianna si appassiona capendo che oltre ad una passione può essere veramente un lavoro ed è quello il lavoro che vuole fare. Il corso dura tre anni, tempo che le permette di apprendere diverse tecniche e migliorarsi e vedere mano a mano il proprio sogno crescere e concretizzarsi.

Il tutto culmina con un progetto realizzato con Zap Edizioni, che la lancia nel mondo fumettistico vincendo il Contest dell’Etna Comics nel 2016 portando il progetto di “Memento“. Infatti “Memento” è uno dei progetti più vecchi di Arianna che dopo diverse riscritture e maneggiamenti ha trovato posto nel 2021 fra i primi usciti digitali di Jundo.

Nel 2018 pubblica anche con Astronomica il fumetto “Lilhium”, sceneggiato da Taia Gaudiano.

Memento: ispirazioni e grafica

Memento, ci raconta Arianna, deriva da un’esperienza ed uno stato d’animo che ha avuto in passato, essendo il fumetto un po’ più vecchio, ed è questo che lo rende diverso da altre sue opere e dai disegni su Instagram.

Il tratto, infatti, si riconosce come diverso, dettato, stando alle parole dell’autrice, dall’emotività della tavole, da un qualcosa che nasce dentro e che non è definibile a parole. Un segno che usciva quasi inconsciamente.

Il titolo “Memento” non è solo per richiamare la trama della protagonista Emma che deve ricordare il suo trauma nella storia, ma è anche per dire al lettore di ricordare quella storia si sentirla e di comprendere.

Disturbi mentali

La scelta di incentrare la tematica della storia sulla malattia mentale è venuta dopo le prime bozze, ma era fondamentale per la storia, che vuole dare speranza a chi ne soffre.

Pregiudizi nei confronti di questi disturbi sono all’ordine del giorno e spesso non vengono rispettati e aiutati nella maniera corretta; mentre c’è speranza, c’è possibilità di stare meglio e ci sarà, forse, un momento in cui non verranno trattati questi disturbi con superficialità ma con consapevolezza.

L’importanza del leggerlo sta anche nel fatto che parla della famiglia, di come reagisce a questo, di come sia cieca e di come Emma, la protagonista, essendo una persona fragile e introversa sia in difficoltà a non chiudersi in se stessa.

Progetti futuri

Memento sicuramente è un passo, ed un checkpoint, molto importante per Arianna, ma non è sicuramente un punto d’arrivo. Infatti diversi sono i progetti che sta portando avanti come sicuramente l’animazione su cui studia e lavora assiduamente; e finire l’università facendo una specialistica.

Tuttavia anche un altro progetto editoriale trapela dalle sue parole ossia una trilogia di libri per ragazzi con uno stile molto diverso da quello di Memento. Tre storie autoconclusive, con protagonisti bambini, e ognuna in un ambito diverso: celtico, norreno e… beh se volete saperne di più andate a vedere la nostra intervista completa sul canale DailyNerd.

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Fumetti e Cartoni

Eternity – La vita appesa ai chiodi delle opere immortali, arriva il terzo episodio

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Terzo episodio di ETERNITY, la nuova serie di Alessandro Bilotta, disegnata in questo caso da Francesco Ripoli. Ambienta in una Roma futuribile, la serie racconta le vicende di Alceste Santacroce, giornalista elegante e un po’ snob di un settimanale di gossip. Tra cinema, moda, tv e politica, ETERNITY rappresenta l’affresco di un caotico, coloratissimo “Inferno contemporaneo”.

Il volume intitolato “LA VITA APPESA AI CHIODI DELLE OPERE IMMORTALI”, in uscita il 21 luglio, ci porta nella stagione estiva, che porta a Roma numerosi turisti, alcuni dei quali ospiti di Alceste Santacroce che per l’occasione smette i panni del giornalista di gossip e vive la città come un visitatore anonimo, attratto dagli eventi del momento. Intanto, le opere all’apparenza puerili e improvvisate di Ariovisto Carnovale, artista contemporaneo per cui tutti stanno impazzendo, sono quotate ad altissime cifre, dando seguito a una vera e propria mania collettiva.

Le creazioni sono respingenti quanto l’artista, troglodita, subumano, inurbano, ma il suo stato di natura porta Alceste a indagarne le origini, le umilissime condizioni in cui è nato e cresciuto, una vita precedente vissuta, invece che da uomo, da bestia. Il successo colpisce a caso, come la fortuna. Per un artista che insegue la rovina, diventare popolare, essere frainteso, è la peggiore sventura. Ariovisto Carnovale, in un mondo in cui tutti cercano attenzioni, pare l’unico che non vuole essere amato…

L’introduzione del volume è firmata dallo stesso Alessandro Bilotta. La copertina è di Sergio Gerasi.

ALESSANDRO BILOTTA

A partire dagli anni Novanta, ha dato vita a numerose serie a fumetti, in Italia e in Francia. Dal lungo sodalizio con Carmine Di Giandomenico sono nate Le strabilianti vicende di Giulio Maraviglia Romano per Vents d’Ouest e La Dottrina, ambizioso fumetto futurista ripubblicato da Feltrinelli. È uno degli autori di Dylan Dog, per il quale scrive, fra l’altro, la saga Il Pianeta dei Morti. Tra le sue opere, Valter Buio, lo psicanalista di fantasmi pubblicato da Star Comics, Mercurio Loi, il genio perdigiorno della Roma papalina, pluripremiato personaggio di Sergio Bonelli Editore e Gli Uomini della Settimana, la serie di supereroi italiani sviluppata per Panini Comics.  Per DC Comics ha scritto una storia di Batman pubblicata nel volume celebrativo The World. Ha vinto il Gran Guinigi, il Micheluzzi, il Premio Repubblica XL e il Romics d’Oro.

FRANCESCO RIPOLI

Fumettista, illustratore e scultore, esordisce nel 2007 con Ilaria Alpi, il prezzo della verità, su sceneggiatura di Marco Rizzo, per Beccogiallo Editore. Con questo lavoro ottiene il premio Attilio Micheluzzi come Miglior Fumetto al Napoli COMICON e il premio Carlo Boscarato come Miglior Disegnatore Esordiente. Da autore unico pubblica la graphic novel 1890 per Soleil. Nel 2010 disegna la graphic novel Senza Sangue, dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, su sceneggiatura di Tito Faraci per Edizioni BD, poi riedito da Feltrinelli Comics. Nel 2013 inizia la sua collaborazione con Sergio Bonelli Editore realizzando graficamente Il lungo inverno L’innocente per la collana Le Storie. Poi entra nello staff di Dylan Dog, disegnando Graphic Horror Novel: Il SequelL’isola delle ombreIl bacio del cobra Destini paralleli. Ha collaborato come illustratore con numerose riviste tra cui LinusInternazionaleIl mucchio e con Case editrici come Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli.

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Eventi

Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

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Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

Il Festival del Fumetto di Angoulême – precisamente il Festival International de la bande desinée d’Angoulême – è una delle più grandi manifestazioni mondiali dedicate al fumetto che si tiene, ogni anno, nell’omonima città francese dal 1974. L’edizione del 2023, che si tiene dal 26 al 29 gennaio compresi, ha visto nel corso della giornata del 28 gennaio 2023 la premiazione delle migliori opere, suddivise per categoria.

Di seguito la lista dei vincitori:

  • Golden Fauve Best Album Award: “La couleur des Choses” di Martin Panchaud
  • Special Jury Jeunesse: “Toutes les Princesses Meurent après Minuit” di Zuttion Quentin
  • Series Award: “Les Liens du sang” di Shuzo Oshimi
  • Revelation Award: “Une Reinette en Automne” di Linnea Sterte
  • Heritage Award: “Fleurs de Pierre” di Hisashi Sakaguchi
  • Youth Prize: “La Longue Marche des Dindes” di Léonie Bischoff
  • Alternative Comic Book Award: “Forn de Calç”di Extincio Ediciones
  • Fauve Polar SNCF: “Hound Dog” di Nicolas Pegon
  • France Télévision Public Prize: “Naphtaline” di Sole Otero
  • Fauve des Lycéens: “Khat” di Ximo Abadìa
  • Eco Fauve Award: “Sous le Soleil” di Ana Penyas

Per maggiori informazioni riguardo il festival francese del fumetto, i vincitori di questa edizione e altro, di seguito il link al sito ufficiale della manifestazione: Festival Angoulême.

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Fumetti e Cartoni

Dylan Dog – Il pianeta dei morti arriva in fumetteria

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Era l’aprile del 2013 quando arrivava in edicola il decimo Dylan Dog Color Fest, in cui aveva ufficialmente inizio la saga “Il pianeta dei morti” architettata da Alessandro Bilotta. Così è stato riproposto in formato lussuoso tutta l’apprezzatissima saga dell’invecchiato Dylan Dog.

Il 27 gennaio in libreria e fumetteria il quinto volume di Dylan Dog – Il pianeta dei morti dedicato all’acclamata epopea creata da Alessandro Bilotta.

Nuovo appuntamento di Bonelli con la raccolta completa delle storie de IL PIANETA DEI MORTI, l’inquietante mondo distopico creato da Alessandro Bilotta. In un’epoca futura dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

Nel nome del figlio, la storia di questo volume, è disegnata da Giampiero Casertano ed è arricchita dall’introduzione firmata da Alessandro Bilotta. La copertina è di Marco Mastrazzo.

La trama della saga

In un’epoca futura, dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

DYLAN DOGIL PIANETA DEI MORTI VOLUME 5

“Nel nome del figlio”

  • Soggetto: Alessandro Bilotta
  • Sceneggiatura: Alessandro Bilotta
  • Disegni: Giampiero Casertano
  • Copertina: Marco Mastrazzo
  • Formato: 22×30 cm, b/n
  • Pagine: 168

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