Connect with us
recensione sword art online alicization war of underworld recensione sword art online alicization war of underworld

Anime e Manga

Recensione Sword Art Online: Alicization – War of Underworld

Published

on

La terza stagione dell’anime di Sword Art Online, fortunata serie animata tratta dalle light novels di Reki Kawahara, è una corposa storia di 47 episodi totali divisi in due serie: Alicization e War of Underworld. Proprio questa seconda parte ha visto di recente la sua conclusione e oggi vi vogliamo proporre una nostra recensione, che racchiude un piccolo sommario delle vicende accadute (con quale spoiler, siete avvertiti!) e alcune impressioni sul prodotto confezionato dallo studio A-1 Pictures.

Sword Art Online: War of Underworld, una guerra su due fronti

Gli avvenimenti della prima parte Alicization avevano visto la sconfitta di Quinella, l’Administrator del mondo virtuale Underworld, per mano del trio di amici Kirito, Alice Syntesis Thirty ed Eugeo, quest’ultimo perito nel violento scontro. A seguito di un raid da parte di sconosciuti ai danni della Ocean Turtle, piattaforma oceanica ipertecnologica dove sono contenute le apparecchiature alla base di Underworld, Kirito vede la sua fluctlight – la virtualizzazione dell’anima umana – gravemente danneggiata, ciò lo ha fatto cadere in un profondo stato di coma.

Alice, liberata dall’influenza della Chiesa di Axiom, si prende cura dello Spadaccino Nero in questo momento difficile, conscia del fatto che le forze del male presenti nel Dark Territory stanno muovendo verso le terre degli uomini.

Mentre le forze di Underworld, e in particolare i Cavalieri Integratori, si preparano per la grande guerra che sta per scuotere le fondamenta stesse del mondo virtuale, nel mondo reale si viene a scoprire che gli assalitori dell’Ocean Turtle sono un gruppo paramilitare, assoldato dal governo americano per evitare che l’esperimento “Alicization” porti alla creazione di soldati artificiali che potrebbero minacciare la supremazia bellica statunitense.

Miller, questo il nome del capitano dei militari, conscio della sua missione è pronto a tutto pur di compierla. Dopo aver conquistato il pannello di controllo della piattaforma oceanica, egli si fa trasportare nel mondo di Underworld con l’intenzione di impossessarsi della fluctlight di Alice, per fornire ai suoi clienti la base del progetto “Alicization” e sfruttarne le potenzialità. Nonostante anche Asuna abbia fatto di tutto per evitare la guerra – o meglio le guerre – lo scontro diventa inevitabile, mentre le forze convergono sul campo di battaglia tutti aspettano il risveglio di Kirito.

Il punto di forza di War of Underworld: l’aspetto grafico

In realtà gli effetti grafici sono stati un punto a favore di Sword Art Online fin dalle prime stagioni, già con la prima saga – quella che si svolge ad Aincrad, e che sta per vivere una seconda giovinezza in Sword Art Online: Progressive in arrivo l’anno prossimo –, lo spettatore è sempre stato colpito da effetti di luce e colori spettacolari, senza considerare animazioni di una dinamicità che mai prima era stata vista in un anime.

Questa cura nel dettaglio grafico si ritrova anche in War of Underworld, che, soprattutto grazie alla guerra in atto, dà la possibilità ad A-1 Pictures di far vedere i muscoli e mostrare tutto il loro talento (e il loro budget) nel far venire i brividi allo spettatore: esplosioni scenografiche, duelli all’arma bianca, magie impressionanti vengono tutte sbattute in faccia al fruitore dell’opera, che ne rimarrà abbacinato. Se cercate un prodotto estremamente ben curato a livello grafico non andate oltre: Sword Art Online: War of Underworld è quello che fa per voi.

Il ritorno alle origini e il trampolino di lancio

Con la serie Alicization molti dei fan hanno gridato, compiaciuti, al ritorno alle origini di Sword Art Online, dopo una breve “digressione” verso le armi da fuoco e le atmosfere più moderne con Gun Gale Online. War of Underworld, essendo una continuazione degli eventi di Alicization, mantiene questi tratti – ambienti fantasy, magia, preferenza per le armi bianche e il combattimento fisico – e li esalta, senza però riuscire ad arrivare (almeno a parere nostro) ai fasti della prima serie, Aincrad e ALfheim Online. Nonostante ciò rimane un ottimo prodotto, pieno di azione e di personaggi tutto sommato ben scritti, che riuscirà ad esaltare gli appassionati di SAO e, forse, fargli riscoprire alcune emozioni che non provavano da qualche tempo.

Ma War of Underworld non guarda solo alla sua storia passata, funziona benissimo anche come trampolino di lancio per le successive vicende di Kirito, Asuna e compagnia, perché getta delle solide basi per altre avventure, nel mondo virtuale come in quello reale. Purtroppo non siamo ancora a conoscenza dei progetti futuri relativi a Sword Art Online ma, con le premesse contenute in War of Underworld, non possiamo fare a meno di aspettarci il meglio.

Se siete interessati al mondo di Sword Art Online date un’occhiata alla nostra intervista a Giulia Maniglio, voce di Alice Synthesis Thirty.

Giurista appassionato di videogiochi che ama passare delle ore a guardare anime e serie tv, sembra una descrizione strampalata ma quando si aggiunge anche un sano amore per la palestra... il risultato è ancora peggio. Eppure una volta ero capace di vendermi bene.

Advertisement
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Anime e Manga

Direzione Metaverso: The Sandbox accoglie i geni giapponesi di TOEI ANIMATION

Published

on

toei sandbox

The Sandbox, uno dei principali mondi virtuali decentralizzati oltre che sussidiaria di Animoca Brands, e TOEI ANIMATION CO., LTD., una delle principali società di animazione del Giappone, hanno annunciato una partnership per creare esperienze Web3 basate sulle proprietà intellettuali (i personaggi) di TOEI ANIMATION nel metaverso di gioco The Sandbox.

Le due aziende stanno sviluppando le esperienze nella LAND in collaborazione con Minto, Inc.. Pioniere dell’animazione giapponese, TOEI ANIMATION ha prodotto alcune delle produzioni di animazione più longeve e di maggior successo planetario, tra cui Dragon Ball, Sailor Moon e ONE PIECE. Grazie alla partnership con TOEI ANIMATION, The Sandbox continua a portare avanti collaborazioni basate su personaggi e contenuti tra i più popolari e influenti della cultura dell’animazione giapponese.

Per commemorare questa partnership, The Sandbox regalerà NFT in edizione limitata alle prime 1.000 persone che si registreranno sul sito register.sandbox.game/toei-animation-it. Il tipo di NFT, comunque non basati su IP di TOEI ANIMATION), sarà annunciato in un secondo momento.

“TOEI ANIMATION sta salpando nel metaverso. Siamo molto felici e orgogliosi di lavorare con The Sandbox e Minto come nostri partner. Sono fiducioso del fatto che insieme tracceremo nuove rotte che guideranno l’industria dell’intrattenimento negli anni a venire – ha affermato Satoshi Shinohara, amministratore delegato di TOEI ANIMATION -. Non vedo davvero l’ora di vedere i vari personaggi che abbiamo creato finora addentrarsi in questo nuovo campo”.

“Manga e anime giapponesi come Dragon Ball, ONE PIECE e Sailor Moon di TOEI ANIMATION hanno sempre fatto parte della mia vita. Sono felice di portare questi contenuti in The Sandbox affinché i giocatori e i creatori di tutto il mondo possano apprezzarli – spiega Sebastien Borget, COO e co-fondatore di The Sandbox -. Questa partnership è un’aggiunta entusiasmante per la nostra piattaforma di metaverso aperto perché porta alcuni dei migliori contenuti della cultura giapponese alla nostra comunità di creatori”.

In parte immobiliare virtuale, in parte parco di divertimenti, The Sandbox abbraccia pienamente l’idea del metaverso come uno spazio digitale condiviso continuo in cui mondi ed eroi si incontrano per creare magie. Quella con Paris Hilton si unisce a oltre 400 partnership esistenti tra cui ZeptoLab, Warner Music Group, Ubisoft, The Rabbids, Gucci Vault, The Walking Dead, Snoop Dogg, Adidas, Deadmau5, Steve Aoki, Richie Hawtin, The Smurfs, Care Bears, Atari, ZEPETO e CryptoKitties. Queste alleanze seguono la visione del team di The Sandbox di consentire ai giocatori di creare le proprie esperienze utilizzando personaggi e mondi sia originali che celebri.

Continue Reading

Anime e Manga

AKIRA torna al cinema: sono passati ben 35 anni dalla prima uscita nelle sale

Published

on

akira

Torna al cinema, a 35 anni dalla sua prima uscita nelle sale, AKIRA di Katsuhiro Ôtomo, il film che ha incassato, tra repliche cinematografiche e vendite home-video, oltre 50 milioni di euro, conquistando il pubblico giapponese e rivoluzionando la percezione degli anime in tutto il mondo occidentale.

Unanimamente considerato un capolavoro e inserito da Empire Magazine tra i 100 migliori film in lingua straniera della storia del cinema, AKIRA è diretto da uno dei maestri indiscussi del cinema d’animazione e del fumetto giapponese. Tra le numerose collaborazioni e produzioni di Katsuhiro Ôtomo figurano, tra le altre, “Steamboy”, con cui partecipò fuori concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 2004, e la sceneggiatura del film “Metropolis” di Rintaro (tratto dal manga di Osamu Tezuka).

L’appuntamento per i fan italiani è fissato per il 14 marzo (proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano) e 15 marzo (proiezioni in versione doppiata in italiano), quando la Stagione degli Anime al Cinema, progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Dynit, porterà nelle sale AKIRA in formato 4K e per la prima volta anche in lingua originale (elenco cinema a breve su nexodigital.it). Nel 2013 le celebrazioni del 25esimo anniversario di Akira, sempre organizzate da Nexo Digital e Dynit, avevano raccolto oltre 20.000 spettatori in un solo giorno, con sold out diffusi in tutti i cinema italiani che avevano programmato il film.

Trama Akira

Uscito nelle sale per la prima volta nel 1988 e ispirato al manga ormai giunto alla centesima ristampa del suo primo volume, Akira è ambientato nel 2019, in un’epoca in cui le grandi metropoli sono state spazzate via dopo la Terza Guerra Mondiale. Tokyo è teatro di scontri tra bande di motociclisti, tra cui di distingue la gang dei giovani Kaneda e Tetsuo. La polizia segreta, intanto, cerca di mettere un freno alla minaccia per poter continuare lo sviluppo del segretissimo progetto Akira…

La Stagione degli Anime al Cinema è un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID.

Continue Reading

Anime e Manga

10 anime surreali che dovete guardare adesso

Published

on

Mai capitato di trovarvi davanti a una serie e chiedervi: “Che cosa diamine sto guardando?”, per poi non riuscire a staccarvene? Per voi fanatici del bizzarro, del nonsense e degli immaginari distorti a regola d’arte, ecco allora una lista di 10 anime surreali che dovete guardare adesso.

10 anime surreali da recuperare subito

  1. The Tatami Galaxy
  2. Kyousou Giga
  3. Sonny Boy
  4. Arakawa Under The Bridge
  5. Mononoke
  6. Cromartie High School
  7. Sayonara, Zetsubou Sensei!
  8. The Night is Short Walk On, Girl
  9. Mushishi
  10. Toilet-bound Hanako-kun

1. The Tatami Galaxy (2010)

My still-as-of-yet rose-colored self was cut to the quick by that which is called reality.”

Un protagonista in crisi esistenziale, una divinità con la testa a melanzana e colorati viaggi nel tempo: questa è l’improbabile premessa di The Tatami Galaxy di Masaaki Yuasa. E con un precedente come Devilman Crybaby, cosa ci si poteva aspettare da Madhouse se non un altro anime fuori di testa?

La storia stavolta segue un universitario senza nome che, con una dose da cavallo di cinismo e un amico simpatico come una spina nel fianco, riflette sulle occasioni sprecate durante il college. Il passato pare destinato a restare uno spiacevole ricordo, finché non gli viene offerta la possibilità di rifare tutto da zero, e trovare il suo lieto fine- o qualcosa che ci assomigli.

2. Kyousou Giga (2013)

In una città parallela abitata da demoni, spiriti, ed enormi mecha, una ragazza con un martello magico è alla ricerca di un coniglio nero che può riportarla nel suo mondo. No, non si tratta di una versione Jap folkloristica di Alice in Wonderland, ma di Kyousou Giga, un fantasy di Toei Animation dove la realtà supera l’immaginazione e i sogni.

Senza fare spoiler, vi avviso che Kyousou Giga è strano, ma strano forte. E non vi ci si abitua mai del tutto, né ai suoi strampalati personaggi, né al groviglio di flashback ed eventi scollegati mischiati nella narrazione. Ma è anche questo che la rende una serie unica e avvincente, oltre che un vero spettacolo per gli occhi grazie ai suoi visuals spaziali.

3. Sonny Boy (2021)

“Is this a utopia? Or a hell?”

Restare bloccati a scuola è l’incubo di ogni adolescente. Ma restarci intrappolati e finire in una dimensione oscura è tutt’altra storia. Questo è ciò accade a una classe di studenti un caldo giorno d’estate; e come se tornare a casa non fosse già un problema, le cose si complicano quando alcuni di loro sviluppano abilità paranormali.

Se avete letto Il signore delle mosche, immaginate Sonny Boy come la sua versione fantascientifica, con animazione anni ’90 e un approccio filosofico ai temi più delicati. Per non dimenticare le ganzissime musiche punk rock: una bomba.

4. Arakawa Under The Bridge

Vi siete mai chiesti come sia vivere sotto un ponte? Be’, il businessman Ichinomiya lo scopre a proprie spese quando cade in un fiume e viene salvato da una ragazza senzatetto.

Pur di cancellare il suo debito, Ichinomiya è pronto a tutto- anche a diventare il suo fidanzato e trasferirsi sotto al ponte Arakawa. Inizia così la convivenza con una presunta venusiana, un soldato riciclato suora, uno spirito del fiume farlocco, ed altri soggetti altrettanto preoccupanti. E le stranezze sono solo al principio.

5. Mononoke (2007)

“If the problem lies within you, no-one else can help.”

Sicuramente il più artistico in questa lista di anime surreali è Mononoke, una raccolta di storie imperniata sugli incontri soprannaturali del Venditore di Medicine, un maestro dell’occulto a caccia di spiriti maligni nel Giappone feudale. Il mistero più oscuro però resta ancora irrisolto: qual è la sua vera identità?

Da non confondere con La Principessa Mononoke, l’opera di Kenji Nakamura è dark, onirica, e più che una serie animata sembra un dipinto che ha preso vita. Se ciò non bastasse, la narrazione è anticonvenzionle, le animazioni sono al limite del psichedelico, e il terrore psicologico latita sempre dietro l’angolo. In bocca al lupo.

6. Cromartie High School (2003)

Eh?. Questa è la prima reazione che suscita Cromartie High School di Eiji Nonaka, una serie che ha barattato il buon senso per gorilla, robot in uniforme, e mangiatori di matite.

Protagonista e vittima dell’idiozia di Cromartie è Takashi Kamiyama, l’unico studente normale in un liceo di teppisti stramboidi e non proprio brillanti. I mini episodi sono incentrati sui suoi tentativi di inserirsi fra i compagni yankee, dal finto mohawk a quello che viene costantemente rapito e dimenticato, e sulle situazioni allucinanti che ne derivano. Consigliatissima per gli amanti dello humor demenziale… e dei Queen.

7. Sayonara, Zetsubou Sensei! (2007)

“He’s not in a coma, he’s previewing the afterlife!”

In teoria, un insegnante dovrebbe essere fonte di ispirazione per i propri studenti. In pratica, per Itoshiki ogni giorno è buono per morire. L’unica cosa che lo tiene in vita sono le sue alunne, troppo problematiche per dargli il tempo di annodare il cappio. E ora la sua famiglia vuole anche che si sposi?! Be’, un suicidio di coppia non suona poi così male…

Satira spietata? Black humor? Personaggi disfunzionali e svitati? In Sayonara, Zetsubou Sensei! non manca nulla, ed il lato educativo è solo un effetto collaterale.

8. The Night is Short Walk On, Girl (2017)

Un po’ favola, un po’ sogno lucido, The Night is Short Walk On, Girl è un lungometraggio che ci trasporta in una Kyoto fantasmagorica e labirintica. Nel caos sfavillante di una notte frenetica ma infinita, uno studente universitario gioca con il filo rosso del destino e cerca di farsi notare una volta per tutte dalla ragazza dei suoi sogni.

Ricalcando lo stile di altri anime surreali come Mind Game e The Tatami Galaxy, Masaaki Yuasa ancora una volta piega la realtà come le pagine di un libro, e gioca con iperrealismo e colori scoppiettanti per raccontare una storia tanto semplice quanto accattivante. Chapeau.

9. Mushishi (2005)

“People derive their happiness in a variety of ways, even though it might seem cruel.”

Un mix di folklore giapponese e misticismo, Mushishi può essere definito come un’intima esplorazione della relazione uomo-natura. La serie segue il viaggio di Ginko, un uomo capace di vedere i mushi (spiriti) che abitano il mondo, e la sua missione di riparare ai danni causati da queste entità agli esseri umani.

Magico, affascinante, e talvolta inquietante, ogni episodio racchiude profonde riflessioni sulla fragilità dell’animo umano e il delicato equilibrio con natura, vita e morte. Forse Mushishi non è una serie che vi sconvolgerà la vita, ma sicuramente sa come toccare le corde del cuore e lasciare il segno.

10. Toilet-bound Hanako-kun

All’Accademia Kamome, le leggende soprannaturali non sono solo un diceria. L’imbranata Nene Yashiro ne ha la prova quando si trova faccia a faccia con Hanako, il famoso fantasma che infesta i bagni dell’istituto. Intrappolata in un contratto che la lega al mondo paranormale, Nene deve scoprire i misteri che si celano nella scuola, e risolverli prima che sia troppo tardi.

Toilet-bound Hanako-kun è forse uno degli anime surreali più dark e vivaci allo stesso tempo. Ma non fatevi ingannare dagli adorabili personaggi e dai caldi toni pastello: non si sa mai che cosa si può nasconde nell’ombra.

Continue Reading
Advertisement

Trending