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Film e Serie TV

8 marzo: Eroine, e non solo, al cinema

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In occasione della festa dell’8 marzo abbiamo pensato di parlare di quei personaggi femminili che saranno (o sono state) protagoniste al cinema. Ormai le eroine non sono più, solo, la spalla sentimentale di qualche belloccio muscoloso, ma si sono conquistate la loro indipendenza, anche cinematografica, ottenendo dei film dedicati alle loro imprese.

In questa presentazione vi parleremo di 4 personaggi femminili: Harley Quinn, Mulan, Black Widow e Wonder Woman che, ad eccezione del primo, saranno nei prossimi mesi nelle sale di tutto il Mondo.

A febbraio è uscito Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) un titolo che è tutto un programma e serve per spiegare al pubblico che può esistere una Harley senza Joker, anzi forse proprio uscendo dall’ombra della sua più famosa (dolce) metà riuscirà ad esprimere al meglio se stessa. Birds of Prey è diretto da Cathy Yan ed è ambientato quattro anni dopo gli eventi accaduti in Suicide Squad. La nostra folle antieroina si ritrova a Gotham per la prima volta da sola e scopre quanto l’indipendenza possa essere una lama a doppio taglio: infatti il suo passato sentimentale le ha procurato non pochi nemici e la donna, non più protetta da Mister J, è perseguitata da un sacco di gente che vuole farla fuori, primo tra tutti il re del crimine, Black Mask.

Ma in questa lotta sarà aiutata da Black Canary il cui vero nome è Dinah Lance, Huntress ovvero Helena Bertinelli, dall’agente di polizia Renee Montoya e dalla giovane Cassandra Cain: insieme metteranno su una stramba squadra per far fuori il cattivo. Nascono così le Birds of Prey, un team tutto al femminile, che si pone volontariamente fuori dai canoni del genere, dove le protagoniste, non sono solo (anti)eroine, ma per prima cosa donne che cercano di affermarsi.



Passiamo ora ad un classico della Disney, Mulan, che uscirà nelle sale (in teoria) a fine marzo. Il film, diretto da Niki Caro, non sarà una trasposizione del cartone, ma una nuova narrazione più matura dell’eroina. La protagonista della storia è Hua Mulan, figlia maggiore di un rispettato guerriero della Cina durante gli anni della dinastia Sui. La giovane, dal carattere deciso ma dalle buone maniere, è ben presto costretta ad accettare un matrimonio combinato per portare onore alla sua famiglia.

Quando però il Paese subisce un attacco dal nord da parte degli Unni, l’imperatore ordina che ogni famiglia contribuisca alla difesa della nazione mandando un uomo in guerra. Per evitare che il padre, anziano e malato, combatta, Mulan si traveste da uomo e si arruola nell’esercito con il nome di Hua Jun. La cosa che affascina del personaggio di Mulan è il fatto che sebbene lei si debba travestire da uomo per combattere, saranno il suo animo, ingegno e spirito di donna le chiavi per vincere la guerra.

In questa nuova trasposizione cinematografica vedremo di certo una Mulan più matura (anche se sentiremo la mancanza del draghetto Mushu) e consapevole che il suo essere donna non è un limite, ma può trasformarsi nella sua forza.



Passiamo adesso alla Marvel (ma restiamo sempre a casa della Disney): dopo 10 anni dalla prima apparizione in Iron Man 2, finalmente (era proprio il caso di dirlo) Black Widow avrà un film tutto suo e siamo certi che non a caso sia stato scelto proprio questo personaggio per dare il via alla Fase 4 del MCU. Il film, diretto da Cate Shortland, sarà nelle sale a fine aprile ed è un prequel che racconta la nascita di Natasha Romanoff, la temibile e affascinante Black Widow. Si parlerà quindi delle origini del personaggio dal programma sovietico “Black Widow” degli anni ’80 (per creare delle super assassine) fino all’ingresso negli Avengers.

Il film è ambientato tra Civil War e Infinity War ed è la stessa Vedova Nera a ricordare il suo passato che continua a tormentarla e decide così di smettere di scappare e di affrontare invece i suoi vecchi demoni. Black Widow tornerà a casa per fare i conti con il suo passato e vedere cosa resta della sua famiglia e il viaggio sarà l’occasione per riallacciare vecchi rapporti e riscoprire se stessa.

Erano anni che i fan aspettavano un film incentrato su Natasha Romanoff e alla fine sono stati accontentati. Natasha è l’anima e il cuore degli Avengers, è stata l’unico personaggio femminile (prima che si aggiungessero Scarlett Witch, Captain Marvel e le altre) a rappresentare la quota rosa in questi film, e è sempre stata un punto di riferimento. C’è stata per tutti, per Occhio di Falco, per il Cap o per Bruce Banner, anche quando le loro opinioni o fazioni erano diverse, perché i legami, quelli importanti non possono essere recisi così facilmente.



Last but not least (assolutamente non l’ultima) Wonder Woman, che con il film Wonder Woman 1984, diretto come il precedente da Patty Jenkins, uscirà nelle sale i primi di giugno. Questo sequel ambientato durante gli anni ’80, in piena Guerra Fredda, vedrà Diana Prince nei panni di una spia del governo americano sulle tracce della controparte sovietica, Barbara Ann Minerva, nota come Cheetah.

E oltre a Cheetah, Wonder Woman dovrà fare i conti anche con il potente uomo d’affari Maxwell Lord, ma anche questa volta a farle da spalla sarà il suo vecchio amore (che tutti credevano ormai perso per sempre) Steve Trevor.

Wonder Woman è un personaggio eccezionale sotto vari punti di vista: la DC ha avuto il merito di creare con lei un genere, quello delle supereroine, che ha avuto seguito anche nella Marvel.

Inoltre Diana rappresenta una donna in tutte le sue sfaccettature e complessità (e il fatto di essere figlia di Zeus non sempre aiuta). È forte, ma a volte indecisa su come agire per il meglio, però trova sempre dentro se stessa la forza non solo per auto-affermarsi, ma per dare anche ad altri la determinazione per farlo.

Qual è il vostro personaggio femminile preferito?

Faccio parte di quella strana categoria di persone che, nonostante ci siano mille film da guardare, milioni di manga da leggere e trecento nuovi titoli di videogiochi, si fissa sempre sulle solite cose, per poi passare notti intere a rimettersi in pari con il mondo. Laureata in Lettere e in Editoria e Giornalismo, colleziono libri antichi in modo ossessivo, adoro piante e gatti e pratico judo da anni nella speranza di diventare, se non invincibile, almeno più saggia.

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Film e Serie TV

Il Padiglione sull’Acqua, un viaggio estetico e poetico nel rapporto tra Carlo Scarpa e il Giappone

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Il documentario Il Padiglione sull’Acqua è un viaggio, estetico e poetico, nell’immaginario
dell’architetto veneziano Carlo Scarpa e nella sua passione per la cultura giapponese.
Il Giappone rappresentò per l’architetto un universo ispirazionale ma fu anche il luogo dove
egli morì, nel 1978, all’apice della sua carriera, ripercorrendo misteriosamente i tragitti del
poeta errante Matsuo Bashō.

Attraverso le impressioni suggerite dal filosofo giapponese Ryosuke Ōhashi, la narrazione si
sviluppa lungo il filo di una domanda, la domanda sul senso della bellezza. La possibilità̀ di
questa riflessione accomuna qui le opere scarpiane e l’estetica tradizionale giapponese.
Venezia, nella veste di porta verso l’Oriente e luogo di nascita di Scarpa, e l’esplorazione
incantata delle sue opere, sono l’occasione per rievocare la poetica ed episodi emblematici
della vita dell’architetto.

Essi sono restituiti attraverso le parole del figlio Tobia, dagli allievi Guido Pietropoli, Giovanni Soccol e Guido Guidi, e dal ricercatore J.K. Mauro Pierconti. Un sentimento di nostalgia colora tutta la narrazione. Una nostalgia per quell’evento raro che è la nascita di un artista. Seppur ora abbia abbandonato questa terra, lascia in dono le sue opere e la meraviglia che esse tuttora suscitano.

Carlo Scarpa il Giappone

Carlo Scarpa amava definirsi «bizantino nel cuore, un europeo che salpa per l’Oriente» e proprio come l’artista veneziano, Stefano Croci e Silvia Siberini viaggiano attraverso le ispirazioni nipponiche che lo hanno guidato nella sua costante ricerca del senso della bellezza.

Per farlo, in Il padiglione sull’acqua si fanno guidare dalle ispirazioni del filosofo Ryōsuke Ōhashi e dalle testimonianze del figlio Tobia Scarpa, degli allievi Guido PietropoliGiovanni Soccol e Guido Guidi, del ricercatore J.K. Mauro Pierconti, degli artigiani Paolo e Francesco Zonon e della maestra di ikebana Shuho Hananofu.

Nel 1978 Carlo Scarpa tornò in Giappone. Nessuno sa con precisione quali fossero i suoi intenti. Il celebre architetto giapponese Arata Izosaki ha ipotizzato che stesse ripercorrendo le stesse tappe del poeta errante Matsuo Bashō, riportate nel diario di viaggio Lo stretto sentiero verso il profondo nord, ma purtroppo morì a seguito di una tragica caduta e non raggiunse mai la meta anelata.

Lasciò incompiute delle opere, che lo resero ancora più celebre, come il Memoriale Brion a San Vito di Altivole in provincia di Treviso, scelto anche da Denis Villeneuve tra le location del prossimo capitolo di Dune.

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Film e Serie TV

Constellation: svelato il trailer del nuovo thriller psicologico con Noomi Rapace e Jonathan Banks

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Apple TV+ ha svelato il trailer di “Constellation”, il nuovo thriller psicologico composto da otto episodi intepretato da Noomi Rapace (“Millennium – Uomini che odiano le donne”, “Non sarai sola”, “Lamb”, “Seven Sisters”) e dal candidato all’Emmy Jonathan Banks (“Breaking Bad”, “Better Call Saul”). La serie farà il suo debutto su Apple TV+ il 21 febbraio con i primi tre episodi seguiti da un episodio a settimana, fino al 27 marzo.

Creata e scritta da Peter Harness (“Il commissario Wallander”, “The War of the Worlds”), “Constellation” ha come protagonista Noomi Rapace nel ruolo di Jo, un’astronauta che torna sulla Terra dopo un disastro nello spazio e scopre che alcuni pezzi fondamentali della sua vita sembrano essere scomparsi. La serie è un’avventura spaziale ricca di azione che esplora i lati più oscuri della psicologia umana e segue la disperata ricerca di una donna nel tentativo di svelare la verità sulla storia dei viaggi spaziali e di recuperare tutto ciò che ha perso.

Cast Constellation

Nel cast della serie figurano anche James D’Arcy (“Agent Carter”, “Oppenheimer”), Julian Looman (“Emily in Paris”, “Mallorca Crime”), William Catlett (“A Thousand and One”, “Coppia diabolica”), Barbara Sukowa (“Passioni violente”, “Hannah Arendt”) e con la partecipazione di Rosie e Davina Coleman nel ruolo di Alice. Diretta dalla vincitrice del premio Emmy Michelle MacLaren (“Shining Girls”, “The Morning Show”, “Breaking Bad”), dal candidato all’Oscar® Oliver Hirschbiegel (“La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler”, “The Experiment – Cercasi cavie umane”) e dal candidato all’Oscar® Joseph Cedar (“Footnote”, “Our Boys”).

Produzione

Prodotta da Turbine Studios e Haut et Court TV, “Constellation” è prodotta esecutivamente da David Tanner (“Small Axe”), Tracey Scoffield (“Small Axe”), Caroline Benjo (“No Man’s Land”), Simon Arnal (“No Man’s Land”), Carole Scotta (“No Man’s Land”) e Justin Thomson (“Liaison”). MacLaren dirige i primi due episodi ed è produttrice esecutiva insieme a Rebecca Hobbs (“Shining Girls”) e al co-produttore esecutivo Jahan Lopes per conto della MacLaren Entertainment. Harness è produttore esecutivo attraverso la Haunted Barn Ltd. La serie è stata girata principalmente in Germania ed è stata prodotta da Daniel Hetzer (“Monaco – Sull’orlo della guerra”) per Turbine Studios, Germania.

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Film e Serie TV

Ecco tutte le novità in arrivo su Lionsgate+ a febbraio

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Febbraio è un mese freddo che passiamo con piacere al caldo, in compagnia di grandi storie e personaggi intriganti. E perché non rivedere le serie di Lionsgate+ nominate agli Emmy e agli Oscar, vincitrici di Golden Globes, in costume, drammatiche o comiche, ce n’è per tutti i gusti!

SERIE in arrivo su Lionsgate+ a febbraio

NORMAL PEOPLE
Questa serie limitata segue Connell e Marianne dalla scuola al college mentre entrano ed escono dalle vite l’una dell’altra, esplorando quanto possa essere complicato un giovane amore. Paul Mescal è stato nominato per un Emmy (Miglior attore protagonista in una miniserie o in un film) per il ruolo di Connell ed ha appena ottenuto la sua prima nomination agli Oscar (migliore interpretazione di un attore protagonista) per il suo ruolo in Aftersun.
RAMY S1 e S2
Nella prima stagione, Ramy Hassan è un egiziano-americano di prima generazione che sta intraprendendo un viaggio spirituale nel suo quartiere politicamente diviso del New Jersey. Ramy porta sullo schermo una nuova prospettiva nell’esplorare come si vive intrappolati tra una comunità musulmana, che pensa che la vita sia una serie di prove morali, e la generazione dei millenials che pensa che la vita non abbia conseguenze.
Nella seconda stagione, Ramy parla della sua crisi di mezza età, delle relazioni passate e della dipendenza dalla pornografia.
Ramy Youssef ha vinto il Golden Globe 2020 (migliore interpretazione di un attore in una serie televisiva – musical o commedia) per la sua interpretazione del ruolo principale.
THE ACT
The Act segue Gypsy Blanchard (Joey King), una ragazza che cerca di sfuggire alla relazione tossica che ha con la madre iperprotettiva, Dee Dee (Patricia Arquette). La sua ricerca di indipendenza scoperchia un vaso di Pandora, che alla fine la porterà a commettere un omicidio. Patricia Arquette ha vinto un Golden Globe (migliore interpretazione di un’attrice non protagonista in una serie, miniserie o film per la televisione) e un Emmy (migliore attrice non protagonista in una miniserie o film) per il suo ruolo nella serie.
THE GREAT
The Great è un dramma satirico e comico – liberamente ispirato da fatti storici – sull’ascesa di Caterina la Grande, che da straniera diventa la governante femminile più longeva nella storia della Russia. La serie è stata nominata ai Golden Globe nella categoria “Miglior serie televisiva – Musical o Commedia” per entrambe le stagioni, e i due protagonisti Elle Fanning e Nicholas Hoult sono stati nominate per i Golden Globe e gli Emmy nelle rispettive categorie di recitazione.

FILM

DAL 1 FEBBRAIO La sceneggiatura del film, scritta da Chris Morgan e Hossein Amini, si basa sulla vera storia dei quarantasette ronin, un gruppo di samurai che nel XVIII secolo si opposero allo shōgun per vendicare l’uccisione del loro daimyō.

DAL 1 FEBBRAIO Un agente della polizia di Los Angeles scopre un segreto sepolto da tempo che potrebbe far precipitare nel caos quello che è rimasto della società. La sua scoperta lo spinge verso la ricerca di Rick Deckard, sparito nel nulla 30 anni prima.

DAL 1 FEBBRAIO Mark Renton ritorna a Edimburgo dopo 20 anni dalla fuga e rincontra i vecchi amici Sick Boy e Spud. Nel frattempo Franco è evaso di prigione e cerca vendetta contro l’amico che l’ha tradito.

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