Si sa che l’avanzamento tecnologico non può essere arrestato, il progresso è qualcosa che andrebbe sempre ricercato e mai rifuggito. Le migliorie sono all’ordine del giorno soprattutto in un campo come quello videoludico, dove la concorrenza e la voglia di accaparrarsi più clienti possibile la fanno – giustamente – da padrone e spingono le case produttrici sempre più in là. A tal proposito oggi vogliamo analizzare con voi alcuni dati riguardo le vendite digitali di videogiochi per capire se la next-gen segnerà il passaggio completo al digitale oppure se, al contrario, rimarrà ancorata ai supporti fisici come cartucce e dischi di gioco.
Partiamo dai numeri forniti dall’analista Daniel Ahmad il quale, in un suo tweet che trovate di seguito, ci fornisce alcuni dati interessanti:
EA said that 52%
of its console full game unit sales in the past 12 months were via
digital download
For reference, Take Two says its
ratio was 55% for FY2020
Sony said that 51% of all
games sold on PS4 in FY2020 were digital
In other
words. We enter next gen with digital >50%
EA ha detto che il 52% delle proprie vendite di videogiochi (escludendo i DLC e i contenuti aggiuntivi, ndr) nei 12 mesi passati sono state effettuate via download digitale.
Ancora, Take Two riporta una percentuale del 55% per l’anno fiscale 2020.
Sony ha detto che il 51% di tutti i videogiochi su PS4 nell’anno fiscale 2020 sono stati venduti in digitale.
In altre parole, stiamo entrando nella nuova generazione con un >50% nelle vendite in digitale.
Analisi dei dati
Non serve essere degli analisti per capire che quando le percentuali sono superiori al 50% si ha una netta prevalenza, in questo caso delle vendite per via digitale rispetto a quelle su supporto fisico. Il re indiscusso dei videogiochi sportivi Electronic Artsha fatto registrare il 52% di vendite digitali nei precedenti 12 mesi, Take Two (proprietaria fra l’altro di Rockstar Games) ci riporta uno strabiliante 55% di vendite per via digitale nell’anno fiscale 2020 – che non coincide con quello solare – e infine Sony parla del 51% per lo stesso periodo.
Avendo questi dati torniamo al quesito iniziale: possiamo aspettarci che la next-gen, segnata in particolare da PlayStation 5 e Xbox Series X, porterà a compimento questo graduale passaggio dal fisico al digitale?
Difficile dirlo in realtà. Prima di tutto occorre precisare che ci sono dei grossissimi interessi dietro ai supporti fisici per i videogiochi, ad esempio tutte quelle aziende che producono i dischi o i contenitori si troverebbero senza lavoro se si decidesse di passare totalmente al digitale; in secondo luogo occorre tener presente il periodo di lockdown – considerato nelle percentuali sopra evidenziate – che ha costretto molti, anche quelli un po’ affezionati all’usanza di andare in negozio a comprare il gioco, ad utilizzare i canali digitali. D’altra parte è davvero difficile contraddire coloro che prevedono un’ascesa del digitale a canale preferito di acquisto per i gamers, se dovessimo rimanere ai dati sopra riportati potremmo dire che lo è già, ma fra questo e dire che nella prossima generazione andrà a scomparire totalmente il supporto fisico per i videogiochi c’è una bella differenza.
Per il momento rimaniamo in attesa della venuta delle console next-gen, se queste dovessero rivelarsi la base della rivoluzione digitale lo vedremo con i nostri occhi.
Giurista appassionato di videogiochi che ama passare delle ore a guardare anime e serie tv, sembra una descrizione strampalata ma quando si aggiunge anche un sano amore per la palestra... il risultato è ancora peggio. Eppure una volta ero capace di vendermi bene.
ha terminato il proprio servizio dopo 7 anni, il gioco, presente sugli store iOS e Android, ha definitivamente chiuso i battenti Giovedì 28 Novembre 2024, alle 15:00 UTC+01:00. La sua chiusura è stata annunciata lo scorso 22 Agosto tramite i canali social ufficiali di Pocket Camp, promettendo però una versione a pagamento in cui è possibile trasferire i propri dati: Animal Crossing: Pocket Camp – Complete.
La nuova app, disponibile dal 3 Dicembre di quest’anno, avrà un prezzo iniziale di 9.99€ su tutti gli store, lo sconto sarà disponibile fino al 31 Gennaio 2025. Dopodiché il prezzo base sarà di 19.99€
Ma quali sono le differenze?
La prima grande novità è la possibilità di giocare off-line, il gioco infatti non prevede il sistema pseudo multi-player utilizzato fino ad ora, che permetteva l’aggiunta di amici tramite un codice amico, con conseguente possibilità di visitare il loro campeggio, baita, camper; e quello di compra-vendita tramite le piattaforme di “bancarella”. Tutte queste funzioni, dunque verranno rimosse.
Rimossi anche gli acquisti in app: non sarà infatti presente la valuta dei “biglietti foglia”, ovvero token acquistabili o guadagnabili tramite particolari sfide, validi per oggetti e biscotti a edizione limitata.
Saranno inoltre presenti nuove meccaniche, come quella delle “carte amicizia” con i propri amici animaletti, e i token foglia (sostituti ai biglietti foglia), una nuova valuta che è possibile guadagnare tramite le attività in-game.
E Animal Crossing New Horizons?
Con grande disappunto di molti videogiocatori fruitori della console Nintendo Switch e, di conseguenza, di Animal Crossing New Horizons,sono passati oltre tre anni dall’ultimo aggiornamento del titolo. Dall’uscita del DLC “Happy Home Paradise”, arrivato in concomitanza all’update 2.0, Nintendo ha intrapreso un lungo silenzio in relazione al franchise di Animal Crossing per console.
Nonostante la Nintendo avesse specificato si trattasse dell’ultimo aggiornamento gratuito, i giocatori -me compresa- non avrebbero mai immaginato un silenzio lungo più di tre anni.
Ultimamente, però, alcuni fan hanno formulato l’ipotesi possano esserci novità in arrivo, grazie alla recente collaborazione del franchise con il brand Lego.
Non ci resta dunque che aspettare e, nell’attesa, provare il nuovo gioco mobile, Animal Crossing: Pocket Camp – Complete.
In un periodo dove si cerca di risparmiare il più possibile in termini di consumi energetici anche l’uso delle nostre console di gioco può fare la differenza. Playstation, Xbox e Wii, seppur non vengano utilizzate tutto il tempo, rimangono costantemente collegate alla corrente e di conseguenza usano una quantità di energia elettrica non indifferente.
Le case produttrici delle console per il gaming come Xbox hanno quindi deciso di creare delle modalità di aggiornamento che permettono a chi le effettua di risparmiare energia e di conseguenza spendere meno in bolletta.
I consumi delle console
È estremamente difficile definire esattamente la quantità di energia utilizzata da una console da gioco come Playstation, Wii o Xbox. Questo perché questi apparecchi cambiano e si evolvono molto velocemente e utilizzano tantissime piattaforme e componenti tecnologiche diverse che permettono di avere una qualità di gioco e video estremamente alta (che in termini di energia costa!).
Se comparato all’uso di energia di un dispositivo mobile come un computer, le console consumano tanto quanto quest’ultimo.
Xbox e il nuovo aggiornamento per sprecare meno energia
L’aggiornamento firmware di Xbox prevede anche una funzione di risparmio energetico. Installare l’aggiornamento sulla propria console è molto semplice e per farlo bisogna eseguire degli step:
Premere il pulsante Xbox sul controller della console
Cliccare la sezione chiamata Profilo e Sistema
Andare nell’area che riguarda le Impostazioni
In seguito premere sul tasto Generali
Optare per l’opzione Risparmio Energia
Infine selezionare l’opzione Arresta
Scaricando questo aggiornamento la propria console sarà in grado di spegnersi autonomamente dopo che essa non viene utilizzata per qualche tempo, attivare in modo autonomo gli aggiornamenti seguenti e di distribuirli durante le ore del giorno in cui il costo dell’energia è minore.
Chrono Crossè un videogioco di genere GDR (gioco di ruolo) alla giapponese che era stato sviluppato e pubblicato, verso la fine del 1999, dalla famosa casa di produzione nipponica Square, in seguito divenuta Square Enix grazie alla fusione avvenuta nel 2003. Il titolo in parola si pone sulla stessa linea del famoso (e bellissimo) Chrono Trigger – altro GDR di qualche anno prima -, anche se non ne rappresenta un vero e proprio seguito. Nel corso del 2022 Chrono Cross è stato oggetto di una rimasterizzazione che è nata da un motivo ben preciso: gli sviluppatori temevano che il titolo potesse diventare ingiocabile.
Sono proprio gli sviluppatori di Square Enix che, di recente, hanno chiarito questo punto. Il producer della remaster, Koichiro Sakamoto, ha detto a proposito di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition (le sue parole sul sito dedicato GamesRadar):
“Al tempo del lancio del progetto, Chrono Cross rischiava di diventare ingiocabile. C’era un servizio di Archivio Giochi per PlayStation 3 che permetteva di giocare ai titoli della PlayStation 1. La PlayStation 4, però, era già sul mercato. Non sapevamo ancora se il servizio di Archivio Giochi ci sarebbe stato anche per PlayStation 4. Sembrava che Chrono Cross potesse diventare ingiocabile. Dunque è stato messo in piedi un progetto di remaster. Questa è la storia”.
Al di là dell’aneddoto, di interesse magari per coloro che hanno apprezzato il gioco e – in generale – per gli amanti del genere, ciò che può essere uno spunto di riflessione è il motivo che ha portato alla remaster. Da fruitori del medium videoludico siamo portati (spesso) a non pensare alle motivazioni che stanno dietro le scelte di una casa di sviluppo, valutiamo l’offerta del mercato e compriamo quello che ci piace. Un videogioco porta con sé una storia, fatta di persone e scelte, e questi episodi servono a ricordarcelo.