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I 5 giochi di ruolo giapponesi (J-GDR) da giocare assolutamente

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Quali sono i migliori Giochi di ruolo (GDR o RPG, role-playing games) giapponesi? Partiamo da una breve definizione: quando si parla di videogiochi di ruolo, abbreviati in GDR, si tende solitamente a dividerli in due macro-categorie: i GDR all’occidentale e quelli all’orientale, o giapponesi. Quelle che andrete a leggere sono generalizzazioni di massima che non sempre riescono a racchiudere la complessità di un genere, quello dei GDR appunto, che vede tra le sue fila esponenti che non sempre rispettano i canoni citati. Ma è giusto per farsi un’idea.

I GDR all’occidentale, al netto di qualche eccezione, sono generalmente ambientati in un mondo pseudo medievale dove sono presenti mostri e magia, alcuni esponenti di questo genere possono essere The Elder Scrolls: Skyrim e The Witcher 3: Wild Hunt. I J-RPG, invece, pur mantenendo i topoi classici dei mostri e delle abilità magiche, spesso spaziano verso ambientazioni più moderne o post-apocalittiche e presentano una preferenza per il gameplay basato sulle azioni a turni.

Il fatto che i giochi di ruolo all’orientale siano sempre stati un po’ messi da parte e meno considerati, se confrontati con altri generi più mainstream come gli sparatutto o i titoli di azione, ci ha spinti a portarvi questa lista dei 5 giochi di ruolo alla giapponese da giocare assolutamente. Per forza di cose, a fronte di scelte multiple fra titoli parte della stessa serie, ci siamo costretti a preferire un gioco fra i tanti, per evitare che tutta la lista fosse dominata dai Dragon Quest o dai Final Fantasy.

I migliori giochi di ruolo giapponesi (J-GDR)

  • Final Fantasy 7
  • Kingdom Hearts
  • Dragon Quest XI: Echi di un’Era Perduta
  • Chrono Trigger
  • Xenogears

Final Fantasy 7

Partiamo subito con il dire che questa è stata una scelta difficile perché la serie di Final Fantasy è una di quelle che hanno segnato la storia dei J-RPG. Titoli come il VI o il X sono dei grandi classici che andrebbero giocati da tutti. Detto questo, però, il settimo capitolo è indubbiamente il più significativo della serie e la ragione per la sua fama è semplice: è un gioco stupendo.

Sembra banale dirlo ma il titolo del 1997 targato SquareSoft (futura Square Enix) ha segnato una generazione di videogiocatori, e forse un punto di svolta nel modo di intendere il medium videoludico in sé. La storia dai tratti ecologico-ambientalistici terribilmente attuali, i protagonisti che formano un’accozzaglia disomogenea ma unita da un unico obiettivo, la grafica per il tempo rivoluzionaria, le musiche che risuonano nelle orecchie anche a console spenta, sono tutto ciò che serve per creare un grande videogioco.

Giocate Final Fantasy 7, rituffatevi nel glorioso passato di Final Fantasy e fidatevi, quando avrete completato il titolo, passerete subito al Remake: perché il mondo di Final Fantasy 7 sarà già parte di voi.

Kingdom Hearts

Parliamo del primo capitolo della saga, facciamo un salto generazionale e arriviamo direttamente su PlayStation 2, con questo titolo nato dall’unione dell’improbabile duo formato dai personaggi di Final Fantasy e dei mondi Disney. Creazione di SquareSoft pubblicata nel 2002, Kingdom Hearts parla di un ragazzo di nome Sora che, un giorno, trova una strana chiave che ha il potere della luce e viene attaccato da un gruppo di esseri misteriosi – chiamati Heartless – che distruggono il suo mondo. Arrivato in un altro mondo conosce Leon (Squall Lionhearts), Yuffie, Cid, Aerith, Pippo e Paperino e, con questi ultimi due, decide di partire per altri mondi per salvare i suoi amici e scoprire i misteri dietro agli esseri misteriosi che li hanno rapiti.

Kingdom Hearts offre al giocatore un’esperienza a metà strada fra il GDR e il gioco di azione, con il suo gameplay rivoluzionario, la strana accoppiata Final Fantasy-Disney e lo stile inconfondibile è un’avventura che va vissuta, per capire a pieno da dove è scaturita l’evoluzione che ha colpito i GDR negli ultimi 15 anni.

Dragon Quest XI: Echi di un’Era Perduta

Altra scelta difficile, la serie di Dragon Quest è una delle più significative e longeve del genere J-RPG, tanto che in Giappone ogni nuovo capitolo della saga deve essere commercializzato di sabato per evitare assenze dal lavoro e da scuola. Avremmo anche potuto consigliarvi l’ottavo capitolo per PlayStation 2 (e ve lo consigliamo caldamente) ma Dragon Quest XI è probabilmente l’esponente migliore di questa serie.

Quello in parola è un GDR duro e puro che vi saprà trasportare in un mondo magico, pieno di colori e di incontri bizzarri, senza considerare il tocco geniale di design dato dal maestro Akira Toriyama. Non fatevelo scappare, soprattutto ora che sta per uscire l’Edizione Definitiva.

Trovate anche un nostro Consiglio dell’Uniporco a riguardo.

Chrono Trigger

Qui torniamo sul classico, Chrono Trigger è stato distribuito per la prima volta nel corso del 1995 anche se ci sono state varie edizioni e riedizioni fino al 2012. Ciò che è realmente rivoluzionario riguardo questo videogioco è stata l’unione di vari game designer presi dai team di Final Fantasy e Dragon Quest, infatti solitamente Chrono Trigger pone fine a tutte le diatribe tra i fan delle due serie.

Chrono Trigger tratta delle disavventure di un gruppo di personaggi che viaggiano da un’epoca all’altra per salvare il mondo da un’antica catastrofe che minaccia di distruggere lo spazio e il tempo. Ma Chrono Trigger è un titolo che va giocato non solo perché è di fattura pregevole, va giocato per tutte quelle innovazioni e rivoluzioni che ha apportato nel mondo del mondo dei giochi di ruolo giapponesi (J-RPG), come ad esempio i finali multipli e le svariate missioni secondarie.

Xenogears

Molto probabilmente la maggior parte dei lettori non avrà sentito parlare di questo titolo, uscito su PlayStation nel 1998, perché non è mai approdato in Europa, e questo è un vero peccato. Il concetto alla base di Xenogears era la creazione di un multi-media franchise che ricomprendesse più videogames, manga e quant’altro, purtroppo il progetto non andò mai veramente in porto.

Il protagonista della storia è un ragazzo, di nome Fei Fong Wong, che ha perso la memoria e che vive in un tranquillo villaggio al confine fra due potenze in guerra. Un giorno la guerra bussa alle porte del villaggio e Fei si trova costretto a combattere gli invasori, finendo però per portare distruzione nel villaggio, a seguito di ciò però viene esiliato e da qui inzieranno le sue avventure.

Oltre ad essere un ottimo J-RPG da un punto di vista di gameplay e di trama, Xenogears colpisce il giocatore dritto nell’animo perché affronta tematiche di ambito filosofico e psicologico; rifacendosi a concezioni di vari autori dei secoli scorsi invita il giocatore a riflessioni profonde, come pochi videogame sanno fare.


Ci sono molti altri titoli giochi di ruolo giapponesi (J-RPG) che meritano di essere giocati e che non sono stati presi in considerazione in questa lista. Per il momento, se vi aggrada, iniziate con questi e non ve ne pentirete.

Giurista appassionato di videogiochi che ama passare delle ore a guardare anime e serie tv, sembra una descrizione strampalata ma quando si aggiunge anche un sano amore per la palestra... il risultato è ancora peggio. Eppure una volta ero capace di vendermi bene.

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Gaming

Videogiochi: quanta energia consumano le console? 

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In un periodo dove si cerca di risparmiare il più possibile in termini di consumi energetici anche l’uso delle nostre console di gioco può fare la differenza. Playstation, Xbox e Wii, seppur non vengano utilizzate tutto il tempo, rimangono costantemente collegate alla corrente e di conseguenza usano una quantità di energia elettrica non indifferente. 

Le case produttrici delle console per il gaming come Xbox hanno quindi deciso di creare delle modalità di aggiornamento che permettono a chi le effettua di risparmiare energia e di conseguenza spendere meno in bolletta. 

I consumi delle console

È estremamente difficile definire esattamente la quantità di energia utilizzata da una console da gioco come Playstation, Wii o Xbox. Questo perché questi apparecchi cambiano e si evolvono molto velocemente e utilizzano tantissime piattaforme e componenti tecnologiche diverse che permettono di avere una qualità di gioco e video estremamente alta (che in termini di energia costa!). 

Se comparato all’uso di energia di un dispositivo mobile come un computer, le console consumano tanto quanto quest’ultimo.

Xbox e il nuovo aggiornamento per sprecare meno energia

L’aggiornamento firmware di Xbox prevede anche una funzione di risparmio energetico. Installare l’aggiornamento sulla propria console è molto semplice e per farlo bisogna eseguire degli step:

  1. Premere il pulsante Xbox sul controller della console
  2. Cliccare la sezione chiamata Profilo e Sistema 
  3. Andare nell’area che riguarda le Impostazioni 
  4. In seguito premere sul tasto Generali
  5. Optare per l’opzione Risparmio Energia
  6. Infine selezionare l’opzione Arresta 

Scaricando questo aggiornamento la propria console sarà in grado di spegnersi autonomamente dopo che essa non viene utilizzata per qualche tempo, attivare in modo autonomo gli aggiornamenti seguenti e di distribuirli durante le ore del giorno in cui il costo dell’energia è minore

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Gaming

Chrono Cross: il titolo è stato rimasterizzato per un motivo ben preciso

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Chrono Cross è un videogioco di genere GDR (gioco di ruolo) alla giapponese che era stato sviluppato e pubblicato, verso la fine del 1999, dalla famosa casa di produzione nipponica Square, in seguito divenuta Square Enix grazie alla fusione avvenuta nel 2003. Il titolo in parola si pone sulla stessa linea del famoso (e bellissimo) Chrono Trigger – altro GDR di qualche anno prima -, anche se non ne rappresenta un vero e proprio seguito. Nel corso del 2022 Chrono Cross è stato oggetto di una rimasterizzazione che è nata da un motivo ben preciso: gli sviluppatori temevano che il titolo potesse diventare ingiocabile.

Sono proprio gli sviluppatori di Square Enix che, di recente, hanno chiarito questo punto. Il producer della remaster, Koichiro Sakamoto, ha detto a proposito di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition (le sue parole sul sito dedicato GamesRadar):

Al tempo del lancio del progetto, Chrono Cross rischiava di diventare ingiocabile. C’era un servizio di Archivio Giochi per PlayStation 3 che permetteva di giocare ai titoli della PlayStation 1. La PlayStation 4, però, era già sul mercato. Non sapevamo ancora se il servizio di Archivio Giochi ci sarebbe stato anche per PlayStation 4. Sembrava che Chrono Cross potesse diventare ingiocabile. Dunque è stato messo in piedi un progetto di remaster. Questa è la storia”.

Al di là dell’aneddoto, di interesse magari per coloro che hanno apprezzato il gioco e – in generale – per gli amanti del genere, ciò che può essere uno spunto di riflessione è il motivo che ha portato alla remaster. Da fruitori del medium videoludico siamo portati (spesso) a non pensare alle motivazioni che stanno dietro le scelte di una casa di sviluppo, valutiamo l’offerta del mercato e compriamo quello che ci piace. Un videogioco porta con sé una storia, fatta di persone e scelte, e questi episodi servono a ricordarcelo.

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The Game Awards 2022: la lista dei vincitori delle varie categorie

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The Game Awards 2022: la lista dei vincitori delle varie categorie

The Game Awards è uno dei più importanti appuntamenti dell’anno per quanto riguarda il mondo dei videogiochi, dove vengono premiati i titoli che sono usciti nel corso degli ultimi dodici mesi e che hanno saputo impressionare maggiormente pubblico e critica. La kermesse ideata e condotta, ogni anno, da Geoff Keighley si è tenuta – per questa edizione – l’8 dicembre 2022 al Microsoft Theater di Los Angeles. Quali sono stati i videogiochi che sono riusciti a portarsi a casa i premi?

Di seguito la lista dei vincitori nelle varie categorie:

  • Gioco dell’Anno: Elden Ring
  • Miglior Game Direction: Elden Ring
  • Miglior Narrativa: God of War Ragnarok
  • Miglior Direzione Artistica: Elden Ring
  • Miglior Musica e Colonna Sonora: God of War Ragnarok
  • Miglior Audio Design: God of War Ragnarok
  • Miglior Performance: Christopher Judge (God of War Ragnarok)
  • Games for Impact: As Dusk Falls
  • Innovation in Accessibility: God of War Ragnarok
  • Miglior VR/AR: Moss Book II
  • Gioco più atteso: The Legend of Zelda Tears of the Kingdom
  • Miglior Gioco d’Azione: Bayonetta 3
  • Miglior Gioco d’Azione/Avventura: God of War Ragnarok
  • Miglior Gioco di Ruolo: Elden Ring
  • Miglior Picchiaduro: Multiversus
  • Miglior Gioco per la Famiglia: Kirby e La Terra Perduta
  • Miglior Simulazione/Strategico: Mario + Rabbids Sparks of Hope
  • Miglior Gioco Persistente: Final Fantasy 14
  • Miglior Indie: Stray
  • Miglior Gioco Mobile: Marvel Snap
  • Miglior Supporto della Community: Final Fantasy 14
  • Miglior Sports/Racing: Gran Turismo 7
  • Miglior Multiplayer: Splatoon 3
  • Miglior Indie di Debutto: Stray
  • Miglior Adattamento: Arcane League of Legends
  • Players Voice: Genshin Impact
  • Content Creator dell’Anno: Nibellion
  • Miglior Esports Game: Valorant
  • Miglior Esports Athlete: Jacob Yay Whiteaker
  • Miglior Esports Team: Loud
  • Miglior Esports Coach: Matheus “bzkA” Tarasconi (LOUD, Valorant)
  • Miglior Esports Event: League of Legends World Championship 2022

Elden Ring guadagna il premio più ambito, ossia quello di Gioco dell’Anno, mentre Go d of War Ragnarok è il titolo che ha vinto in più categorie (ben 6). La corsa per questa edizione di The Game Awards, si sapeva, era a due tuttavia ci sono altri titoli che vanno menzionati, in particolare Stray per aver dominato la classifica dei titoli indie e Final Fanatsy 14 per il continuo supporto.

I The Game Awards 2022 hanno dato il loro verdetto, tuttavia ci saranno altre occasioni per premiare i titoli usciti nel corso di quest’anno. Forse altri titoli riusciranno a guadagnare qualche premio, oppure avremo ulteriori conferme per quelli già visti.

I nostri complimenti vanno a tutti i vincitori e ai partecipanti.

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