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Fumetti e Cartoni

In Principio: Storie Crudeli della Bibbia – la recensione

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Ed ecco che da casa Double Shot/Kleiner Flug arriva un nuovo volume che incuriosirà molti lettori. Sto parlando di “In Principio: Storie Crudeli della Bibbia”. Una rivisitazione dell’antico testamento ad opera di alcuni dei più famosi sceneggiatori e disegnatori del fumetto americano come Moore, Gaiman, Gibbons, McKean e Talbot.

In Principio: la trama

Dal momento che il testo di partenza è l’Antico Testamento penso sia poco utile riassumere gli avvenimenti in sé, quindi procederò descrivendo la suddivisione dell’opera e i principali temi e storie trattate.

Innanzitutto il fumetto è diviso in due parti distinte: “Storie Crudeli della Bibbia” e “Sette Peccati Capitali”.

Storie crudeli della Bibbia

In “Storie Crudeli della Bibbia” sono racchiusi alcuni dei passi più noti dell’Antico Testamento, rivisitati in chiave umoristica, talvolta mettendo in evidenza la ferocia e l’incoerenza del “testo sacro” stesso; talvolta inventando alcuni situazioni ironiche, comiche o comunque paradossali mettendo quasi in ridicolo l’opera di partenza. 

Le storie prevalentemente trattate riguardano: “Creazione”; “Il giardino di Gandalf”, ove Gandalf crea il mondo con la magia e l’uomo come nano da giardino; “Sodoma e Gomorra” in cui il maestro e l’allievo entrano in città; “Il levitico”, ritoccato dall’abile mano di Alan Moore; poi “Il libro dei giudici”, “Giaele e Sisara”, “Iefte e sua figlia” scritti tutti e tre da Gaiman; “Sansone” di Higgins dove il protagonista viene soggiogato per una sfida a braccio di ferro.

Viaggio a Betlemme”; “Fine del libro dei giudici”; “Il profeta che si fermò a cena” scritto come il precedente da Gaiman e disegnato superbamente da Dave McKean; e ancora “La storia di Giobbe” rivisitata in chiave molto fumettosa, ma intrigante; “Babbino caro” ed infine “Un miracolo di Eliseo” di Brian Bolland.

Sette Peccati Capitali

In questa seconda parte, invece, sono racchiuse sette brevi storie, una per ogni peccato capitale, in cui, in versione sempre molto ironica, talvolta cruda ed irriverente, vengono raccontate delle simil-parabole per spiegare il peccato e la relativa entità.

Superbia, in cui un uomo deciso a non vivere da pezzente, compra un cappotto, si fa fare un prestito dalla banca e mette in piedi un’attività di ristorazione, che in breve riesce a diventare famosa ed ospitare tutte le persone più influenti e potenti della città, cavalcando quest’onda e diventando di fatto anche lui importante per poi crescere sempre di più e puntare a diventare politico e perfino Dio stesso.

Invidia: un signore, invidioso della ricchezza degli altri vuole diventare più ricco di loro e, a causa di una fastidiosa zanzara che lo consiglia sussurrandogli all’orecchio, decide di entrare in un fumetto e diventare ricchissimo, ma anche con auto di lusso, prostitute, jet privati, yacht e quant’altro, prova invidia per un mendicante che ha la conoscenza segreta, così inizia la ricerca di questa saggezza ma anche quando trova tutta la saggezza al mondo, non si sente appagato. Vede una famiglia e vedendo loro felici vuole averne una ma non riesce a fare sesso con una donna perché è un fumetto, così costruisce una macchina per dargli tridimensionalità ma alla fine viene consumato dalla stessa.

Accidia: Fra’ Torpore, Suor Lasca e Fra’ Inane si recano tramite pellegrinaggio in treno, a sentire le rivelazioni del sacro profeta. Ad accoglierli è un accolito svogliato che li porta al cospetto del profeta ancora avvolto dal sonno. Una volte sveglio rivela che Dio ha fatto il mondo in fretta e furia, i comandamenti son due “non fare casino” e “fa’ come ti pare”, e l’ultima rivelazione è che…

Alphonse Golanoise è un boss malavitoso molto incline al peccato di Gola. Mangia tutto e beve qualsiasi cosa a discapito degli altri. Sarah e Hannah, sono due vecchie che cercano di assicurarlo alla giustizia ma lo sceriffo viene corrotto. Così le due decidono di sfruttare la sua debolezza per avvelenarlo.

Avarizia viene descritta come un’afflizione di un giovane nobile che decide di assassinare la madre per ottenere tutti i suoi soldi, tuttavia commettendo reati inizia a non ragionare più lucidamente a discapito anche della sua stessa vita.

Ira è il peccato che viene rappresentato da una persona che passa ogni istante della sua vita ad arrabbiarsi per qualsiasi cosa, producendo anche drastici cambiamenti proprio a causa di questo suo modo di fare. Per quanto si sforzi non riesce a controllarsi: così costruisce il vaporizzatore cosmico per vendicarsi di tutti, lo attiva premendo il pulsante “depressione”.

Arriviamo all’ultimo: Lussuria. Un racconto narrato da una voce fuori campo crea un meraviglioso parallelismo fra le varie fasi di un rapporto sessuale e le varie fasi di una guerra, rendendo molto vivida e talvolta ironica la somiglianza di alcune azioni.

In principio: conclusioni

Personalmente partirò con il dire che mi è piaciuto molto. Ho avuto la possibilità di leggere “In principio: Storie Crudeli della Bibbia” con la giusta tranquillità e quindi ho apprezzato particolarmente diversi passaggi. 

Probabilmente, basandosi su un testo sacro, alcuni si sentiranno colpiti nell’orgoglio, tuttavia è una satira umoristica di racconti e alcuni passi, scritta in maniera trasportata ed attuale, che rivela la ferocia e la comicità di alcune situazioni viste con gli occhi dei giorni nostri e non con quelle di più di 2000 anni fa.

Quindi è una lettura che consiglio, che vede coinvolti tantissimi sceneggiatori e disegnatori dai più famosi e classici a quelli che in Italia magari non tutti conoscono; rendendo questa graphic novel una strepitosa sinergia di autori con in mente un’idea di partenza e un obiettivo ben chiaro, espresso in modi diversi e tutti validi, divertenti, riflessivi, crudi, comici, umoristici, ironici, nonsense e chi più na ha più ne metta.

Per altri fumetti di casa Kleiner Flug, leggete le nostre recensioni!

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Fumetti e Cartoni

Eternity – La vita appesa ai chiodi delle opere immortali, arriva il terzo episodio

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Terzo episodio di ETERNITY, la nuova serie di Alessandro Bilotta, disegnata in questo caso da Francesco Ripoli. Ambienta in una Roma futuribile, la serie racconta le vicende di Alceste Santacroce, giornalista elegante e un po’ snob di un settimanale di gossip. Tra cinema, moda, tv e politica, ETERNITY rappresenta l’affresco di un caotico, coloratissimo “Inferno contemporaneo”.

Il volume intitolato “LA VITA APPESA AI CHIODI DELLE OPERE IMMORTALI”, in uscita il 21 luglio, ci porta nella stagione estiva, che porta a Roma numerosi turisti, alcuni dei quali ospiti di Alceste Santacroce che per l’occasione smette i panni del giornalista di gossip e vive la città come un visitatore anonimo, attratto dagli eventi del momento. Intanto, le opere all’apparenza puerili e improvvisate di Ariovisto Carnovale, artista contemporaneo per cui tutti stanno impazzendo, sono quotate ad altissime cifre, dando seguito a una vera e propria mania collettiva.

Le creazioni sono respingenti quanto l’artista, troglodita, subumano, inurbano, ma il suo stato di natura porta Alceste a indagarne le origini, le umilissime condizioni in cui è nato e cresciuto, una vita precedente vissuta, invece che da uomo, da bestia. Il successo colpisce a caso, come la fortuna. Per un artista che insegue la rovina, diventare popolare, essere frainteso, è la peggiore sventura. Ariovisto Carnovale, in un mondo in cui tutti cercano attenzioni, pare l’unico che non vuole essere amato…

L’introduzione del volume è firmata dallo stesso Alessandro Bilotta. La copertina è di Sergio Gerasi.

ALESSANDRO BILOTTA

A partire dagli anni Novanta, ha dato vita a numerose serie a fumetti, in Italia e in Francia. Dal lungo sodalizio con Carmine Di Giandomenico sono nate Le strabilianti vicende di Giulio Maraviglia Romano per Vents d’Ouest e La Dottrina, ambizioso fumetto futurista ripubblicato da Feltrinelli. È uno degli autori di Dylan Dog, per il quale scrive, fra l’altro, la saga Il Pianeta dei Morti. Tra le sue opere, Valter Buio, lo psicanalista di fantasmi pubblicato da Star Comics, Mercurio Loi, il genio perdigiorno della Roma papalina, pluripremiato personaggio di Sergio Bonelli Editore e Gli Uomini della Settimana, la serie di supereroi italiani sviluppata per Panini Comics.  Per DC Comics ha scritto una storia di Batman pubblicata nel volume celebrativo The World. Ha vinto il Gran Guinigi, il Micheluzzi, il Premio Repubblica XL e il Romics d’Oro.

FRANCESCO RIPOLI

Fumettista, illustratore e scultore, esordisce nel 2007 con Ilaria Alpi, il prezzo della verità, su sceneggiatura di Marco Rizzo, per Beccogiallo Editore. Con questo lavoro ottiene il premio Attilio Micheluzzi come Miglior Fumetto al Napoli COMICON e il premio Carlo Boscarato come Miglior Disegnatore Esordiente. Da autore unico pubblica la graphic novel 1890 per Soleil. Nel 2010 disegna la graphic novel Senza Sangue, dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, su sceneggiatura di Tito Faraci per Edizioni BD, poi riedito da Feltrinelli Comics. Nel 2013 inizia la sua collaborazione con Sergio Bonelli Editore realizzando graficamente Il lungo inverno L’innocente per la collana Le Storie. Poi entra nello staff di Dylan Dog, disegnando Graphic Horror Novel: Il SequelL’isola delle ombreIl bacio del cobra Destini paralleli. Ha collaborato come illustratore con numerose riviste tra cui LinusInternazionaleIl mucchio e con Case editrici come Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli.

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Eventi

Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

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Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

Il Festival del Fumetto di Angoulême – precisamente il Festival International de la bande desinée d’Angoulême – è una delle più grandi manifestazioni mondiali dedicate al fumetto che si tiene, ogni anno, nell’omonima città francese dal 1974. L’edizione del 2023, che si tiene dal 26 al 29 gennaio compresi, ha visto nel corso della giornata del 28 gennaio 2023 la premiazione delle migliori opere, suddivise per categoria.

Di seguito la lista dei vincitori:

  • Golden Fauve Best Album Award: “La couleur des Choses” di Martin Panchaud
  • Special Jury Jeunesse: “Toutes les Princesses Meurent après Minuit” di Zuttion Quentin
  • Series Award: “Les Liens du sang” di Shuzo Oshimi
  • Revelation Award: “Une Reinette en Automne” di Linnea Sterte
  • Heritage Award: “Fleurs de Pierre” di Hisashi Sakaguchi
  • Youth Prize: “La Longue Marche des Dindes” di Léonie Bischoff
  • Alternative Comic Book Award: “Forn de Calç”di Extincio Ediciones
  • Fauve Polar SNCF: “Hound Dog” di Nicolas Pegon
  • France Télévision Public Prize: “Naphtaline” di Sole Otero
  • Fauve des Lycéens: “Khat” di Ximo Abadìa
  • Eco Fauve Award: “Sous le Soleil” di Ana Penyas

Per maggiori informazioni riguardo il festival francese del fumetto, i vincitori di questa edizione e altro, di seguito il link al sito ufficiale della manifestazione: Festival Angoulême.

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Dylan Dog – Il pianeta dei morti arriva in fumetteria

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Era l’aprile del 2013 quando arrivava in edicola il decimo Dylan Dog Color Fest, in cui aveva ufficialmente inizio la saga “Il pianeta dei morti” architettata da Alessandro Bilotta. Così è stato riproposto in formato lussuoso tutta l’apprezzatissima saga dell’invecchiato Dylan Dog.

Il 27 gennaio in libreria e fumetteria il quinto volume di Dylan Dog – Il pianeta dei morti dedicato all’acclamata epopea creata da Alessandro Bilotta.

Nuovo appuntamento di Bonelli con la raccolta completa delle storie de IL PIANETA DEI MORTI, l’inquietante mondo distopico creato da Alessandro Bilotta. In un’epoca futura dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

Nel nome del figlio, la storia di questo volume, è disegnata da Giampiero Casertano ed è arricchita dall’introduzione firmata da Alessandro Bilotta. La copertina è di Marco Mastrazzo.

La trama della saga

In un’epoca futura, dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

DYLAN DOGIL PIANETA DEI MORTI VOLUME 5

“Nel nome del figlio”

  • Soggetto: Alessandro Bilotta
  • Sceneggiatura: Alessandro Bilotta
  • Disegni: Giampiero Casertano
  • Copertina: Marco Mastrazzo
  • Formato: 22×30 cm, b/n
  • Pagine: 168

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