I videogiochi dedicati al mitico Dragon Ball non sembrano conoscere momenti di crisi, nonostante ne esca uno nuovo ogni due anni (ricordiamo che Dragon Ball FighterZ era uscito nel 2018). Milioni di utenti infatti sono sempre pronti a vestire il dōgi del loro eroe preferito per combattere la nuova minaccia che, immancabilmente, promette di distruggere la galassia.
L’ultimo arrivato di questa lunga lista è Dragon Ball Z: Kakarot, Action RPG sviluppato dalla CyberConnect2 (che alcuni di voi conosceranno per la serie Ultimate di Naruto e l’arrabbiatissimo Asura’s Wrath) e pubblicato, come sempre, dalla Bandai Namco Entertainment. Questo nuovo capitolo è uscito sulle console PS4, Xbox One e PC il 16 gennaio in Giappone, il giorno dopo nel resto del mondo.
Dopo una campagna pubblicitaria al limite della persecuzione ai danni dei fan del medium videoludico, non era difficile immaginare un successo nelle vendite che, puntualmente, è arrivato. Nella prima settimana dall’uscita aveva venduto circa 89.000 copie nel solo Giappone, piazzandosi al secondo posto nella classifica delle vendite di quel momento, ma ancora meglio aveva fatto nel Regno Unito raggiungendo il primo posto nella UK Sales Chart del periodo 12-18 Gennaio, non serve essere dei matematici per capire che il gioco (uscito il 17 gennaio) in un solo giorno aveva sbaragliato la concorrenza.
La critica però non è stata generosa quanto i fan, nonostante il parere sul prodotto fosse generalmente positivo – soprattutto per i combattimenti spettacolari, la grafica molto colorata e l’aderenza estrema all’universo ideato dal maestro Akira Toriyama. Alcune note di demerito sono state evidenziate per quanto riguarda la ripetitività delle missioni secondarie e il funzionamento degli aspetti più prettamente RPG che, secondo molti, potevano essere curati meglio. In generale il voto medio, come si legge nell’aggregatore Metacritic, è di 72/100 (prendendo in considerazione le versioni per tutte le console) e anche IGN conferma non superando i 7/10.
Spiegare la trama di Dragon Ball Z sarebbe (quasi) un’offesa per il lettore, qualunque lettore – dai chi non conosce DBZ??! – qui basti dire che DBZ: Kakarot ricalca pedissequamente le avventure del nostro Saiyan preferito, Son Goku (Goku) appunto, partendo dall’arrivo del perfido fratello Raditz (Radish) fino alla sconfitta del temibile Majin Bu. Le differenze tra gioco e anime sono date ovviamente dal fatto che qui si cambia medium, ma i ragazzi di Fukuoka si sono impegnati moltissimo per far rivivere al giocatore le stesse esperienze, ed emozioni, provate nei pomeriggi dopo scuola di qualche anno fa.
La più vistosa differenza è l’inserimento di un inedito ex-membro della strampalata Squadra Ginew, tale Bonyu, appositamente creata da Toriyama per una missione secondaria presente nel gioco.
A distanza di più di 3 settimane dall’uscita del prodotto ci si comincia a chiedere se DBZ: Kakarot sarà mai arricchito da DLC, vista anche la tendenza dei giochi di Dragon Ball ad essere oggetto di svariate aggiunte postume all’uscita. Per il momento l’interrogativo rimane senza risposta, nel senso che non ci sono state conferme di DLC in arrivo, ma qualche giorno fa sono stati scovati – attraverso il menu di debug – i modelli completi e utilizzabili di due personaggi molto famosi: il dio della distruzione Beerus (o Bills) e il suo mentore Whis. La scoperta ha fatto infiammare la community e ora tutti chiedono a gran voce un DLC che aggiunga gli avvenimenti iniziali della saga di Super.
Ora non dobbiamo far altro che aspettare ulteriori notizie, l’arrivo di contenuti aggiuntivi sembra quantomai prossimo.
Ossu!
Alessandro Rigoni