Lo State of Play Sony trasmesso in streaming ieri (6 agosto 2020) ha permesso al pubblico di dare uno sguardo ai prossimi giochi che usciranno per PlayStation 4 – alcuni di questi titoli saranno inoltre compatibili con il visore PSVR. Non solo, c’è stato anche uno spazio per alcuni approfondimenti su titoli che faranno il loro debutto invece durante la prossima generazione di casa Sony, segnata dall’arrivo di PlayStation 5.
La più che sostanziosa diretta – parliamo di 42 minuti – ci ha permesso di vedere svariati trailer e video di gameplay, alcuni di questi si sono mostrati particolarmente interessanti e perciò vogliamo spenderci qualche parola in più. Seguirà una lista completa dei titoli presentati e il video della diretta in lingua inglese.
Crash Bandicoot 4: It’s About Time
Il titolo, sviluppato da Toys for Bob e pubblicato da Activision, uscirà il 2 ottobre 2020 per PS4 e Xbox One. Assieme agli elementi platform classici del brand, come trappole da superare e nemici da sconfiggere, è interessante notare come il giocatore potrà giocare nei panni di Crash ma anche in quelli di Coco e in determinati punti dovrà cambiare ulteriormente personaggio. L’ultima introduzione degna di nota è quella relativa alle maschere, strumenti necessari per sbloccare nuovi poteri e procedere con l’avventura. Insomma le novità introdotte per questo nuovo Crash sembrano davvero molte, non resta che aspettare ottobre per poterci giocare.
Genshin Impact
Sebbene il video dedicato sia stato meno sostanzioso di quelle precedente, il minuto abbondante del trailer dedicato a Genshin Impact ci ha colpiti per la sua grafica in stile anime e per le possibilità di interazione con l’ambiente circostante (ad esempio congelare una zona d’acqua per poter proseguire a piedi). Una menzione particolare va fatta agli scorci visibili durante il video che ci hanno ricordato molto quelli di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, anche se dai tratti più marcatamente orientali. Il titolo in questione, sviluppato da miHOYO, uscirà questo autunno per tutte le piattaforme (Android e iOS compresi) e sarà un GDR free-to-play. Aspettiamo impazienti ulteriori informazioni a riguardo.
Aeon Must Die
Un altro trailer interessante è stato quello dedicato ad Aeon Must Die, videogioco di genere picchiaduro dallo stile futuristico – che a noi ha ricordato molto quello dello Studio Trigger, in particolare la loro opera Gurren Lagann – con elementi GDR. La storia ruota attorno alla vendetta di Aeon, ex imperatore della Void Armada, tradito dai suoi generali che ora cerca riscatto. Purtroppo ci sono giunte voci, ancora non confermate, che parlando di sfruttamento del team di sviluppo, mancati pagamenti dei dipendenti e altri comportamenti scorretti. Speriamo che tutto ciò, se confermato, non metta in cattiva luce un titolo che sembra promettente.
Tutti gli altri giochi presentati
Questi sono stati i titoli che ci hanno maggiormente colpito ma altri sono stati presentati, nella lista che segue invece trovate tutti videogiochi che hanno avuto uno spazio durante la diretta State of Play, con il relativo periodo di uscita:
Hitman Trilogy in VR, per PSVR (gennaio 2021)
Braid: Anniversary Edition, per PS4 e PS5 (primi mesi del 2021)
The Pathless, per PS5 (fine 2020)
Spelunky 2, per PS4 (15 settembre 2020)
Star Wars: Vader Immortal, per PS4 e PSVR (25 agosto 2020)
Control: AWEeAlan Wake, espansioni del gioco (27 agosto 2020)
Tem Tem, per PS5 (nel corso del 2021)
Hood: Outlaws and Legends, per PS4 e PS5 (nel corso del 2021)
Bugsnax, per PS4 e PS5 (autunno 2020)
ANNO: Mutationem, per PS4 (dicembre 2020)
The Pedestrian, per PS4 (gennaio 2021)
Godfall, per PS5 (fine 2020)
Video della diretta State of Play
Infine, per chiunque se la fosse persa, ecco la diretta State of Play del 6 agosto 2020 nella sua interezza, direttamente dal canale YouTube di PlayStation:
Giurista appassionato di videogiochi che ama passare delle ore a guardare anime e serie tv, sembra una descrizione strampalata ma quando si aggiunge anche un sano amore per la palestra... il risultato è ancora peggio. Eppure una volta ero capace di vendermi bene.
Chrono Crossè un videogioco di genere GDR (gioco di ruolo) alla giapponese che era stato sviluppato e pubblicato, verso la fine del 1999, dalla famosa casa di produzione nipponica Square, in seguito divenuta Square Enix grazie alla fusione avvenuta nel 2003. Il titolo in parola si pone sulla stessa linea del famoso (e bellissimo) Chrono Trigger – altro GDR di qualche anno prima -, anche se non ne rappresenta un vero e proprio seguito. Nel corso del 2022 Chrono Cross è stato oggetto di una rimasterizzazione che è nata da un motivo ben preciso: gli sviluppatori temevano che il titolo potesse diventare ingiocabile.
Sono proprio gli sviluppatori di Square Enix che, di recente, hanno chiarito questo punto. Il producer della remaster, Koichiro Sakamoto, ha detto a proposito di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition (le sue parole sul sito dedicato GamesRadar):
“Al tempo del lancio del progetto, Chrono Cross rischiava di diventare ingiocabile. C’era un servizio di Archivio Giochi per PlayStation 3 che permetteva di giocare ai titoli della PlayStation 1. La PlayStation 4, però, era già sul mercato. Non sapevamo ancora se il servizio di Archivio Giochi ci sarebbe stato anche per PlayStation 4. Sembrava che Chrono Cross potesse diventare ingiocabile. Dunque è stato messo in piedi un progetto di remaster. Questa è la storia”.
Al di là dell’aneddoto, di interesse magari per coloro che hanno apprezzato il gioco e – in generale – per gli amanti del genere, ciò che può essere uno spunto di riflessione è il motivo che ha portato alla remaster. Da fruitori del medium videoludico siamo portati (spesso) a non pensare alle motivazioni che stanno dietro le scelte di una casa di sviluppo, valutiamo l’offerta del mercato e compriamo quello che ci piace. Un videogioco porta con sé una storia, fatta di persone e scelte, e questi episodi servono a ricordarcelo.
The Game Awards è uno dei più importanti appuntamenti dell’anno per quanto riguarda il mondo dei videogiochi, dove vengono premiati i titoli che sono usciti nel corso degli ultimi dodici mesi e che hanno saputo impressionare maggiormente pubblico e critica. La kermesse ideata e condotta, ogni anno, da Geoff Keighley si è tenuta – per questa edizione – l’8 dicembre 2022 al Microsoft Theater di Los Angeles. Quali sono stati i videogiochi che sono riusciti a portarsi a casa i premi?
Di seguito la lista dei vincitori nelle varie categorie:
Gioco dell’Anno: Elden Ring
Miglior Game Direction: Elden Ring
Miglior Narrativa: God of War Ragnarok
Miglior Direzione Artistica: Elden Ring
Miglior Musica e Colonna Sonora: God of War Ragnarok
Miglior Audio Design: God of War Ragnarok
Miglior Performance: Christopher Judge (God of War Ragnarok)
Games for Impact: As Dusk Falls
Innovation in Accessibility: God of War Ragnarok
Miglior VR/AR: Moss Book II
Gioco più atteso: The Legend of Zelda Tears of the Kingdom
Miglior Gioco d’Azione: Bayonetta 3
Miglior Gioco d’Azione/Avventura: God of War Ragnarok
Miglior Gioco di Ruolo: Elden Ring
Miglior Picchiaduro: Multiversus
Miglior Gioco per la Famiglia: Kirby e La Terra Perduta
Miglior Simulazione/Strategico: Mario + Rabbids Sparks of Hope
Miglior Gioco Persistente: Final Fantasy 14
Miglior Indie: Stray
Miglior Gioco Mobile: MarvelSnap
Miglior Supporto della Community: Final Fantasy 14
Miglior Esports Event: League of Legends World Championship 2022
Elden Ring guadagna il premio più ambito, ossia quello di Gioco dell’Anno, mentre God of WarRagnarok è il titolo che ha vinto in più categorie (ben 6). La corsa per questa edizione di The Game Awards, si sapeva, era a due tuttavia ci sono altri titoli che vanno menzionati, in particolare Stray per aver dominato la classifica dei titoli indie e Final Fanatsy 14 per il continuo supporto.
I The Game Awards 2022 hanno dato il loro verdetto, tuttavia ci saranno altre occasioni per premiare i titoli usciti nel corso di quest’anno. Forse altri titoli riusciranno a guadagnare qualche premio, oppure avremo ulteriori conferme per quelli già visti.
I nostri complimenti vanno a tutti i vincitori e ai partecipanti.
L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è una della operazioni più grandi che si siano mai verificate nel mondo del gaming (e probabilmente dell’intrattenimento in senso generale), la cifra relativa a questa acquisizione fa girare la testa: ben 68,7 miliardi di dollari che verranno sborsati da Microsoft. In realtà la notizia dell’operazione risale agli inizi di quest’anno, ora però l’UE ha deciso di rincuorare tutti i fan di una delle più importanti serie di Activision Blizzard – ossia Call of Duty – dicendo che lavorerà perché quest’ultima rimanga disponibile ancora per PlayStation.
A dare la notizia è Ricardo Cardoso, Deputy Head of Unit Interinstitutional & Outreach Views dell’Unione Europea, attraverso un post del suo profilo Twitter. Di seguito il messaggio, accompagnato da una nostra traduzione:
The Commission is working to ensure that you will still be able to play Call of Duty on other consoles (including my Playstation). Also on our to do list: update stock pictures. These gamers have wired controllers whereas Xbox and Playstation have wireless ones since about 2006! https://t.co/Gfvsi3rKXD
La Commissione sta lavorando per assicurare che voi possiate ancora giocare a Call of Duty su altre console (fra queste anche PlayStation). Nella nostra lista delle cose da fare c’è inoltre: aggiornare le immagini di repertorio. Questi videogiocatori hanno dei controller con i cavi mentre Xbox e PlayStation hanno (controller, ndr) senza fili circa dal 2006!
Il messaggio è una risposta al post del profilo EU Competition– il profilo della parte della Commissione Europea deputata al controllo delle leggi sulla concorrenza – il quale riporta la notizia che la Commissione sta investigano sull’acquisizione che ha coinvolto Activision Blizzard e Microsoft. Quest’operazione continua a far parlare di sé, in particolare quando si tratta di serie dal successo e dalla risonanza così ampli come Call of Duty. Vedremo quali saranno i risultati di tutto ciò.