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Twitter: i fan degli anime si danno battaglia. Facciamo un po’ di chiarezza

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Nei giorni scorsi, il tweet di un fan anime è diventato virale. Il motivo? Ha scatenato una polemica, a parere di chi scrive ingiustificata, diventando addirittura trend topic negli USA.

Nel tweet originale, scritto da BlackSageD il 15 febbraio 2021, si legge: “Se la vostra conoscenza degli anime si limita a serie come Demon Slayer, Naruto, Inuyasha, Bleach, One Piece, Fate, Dragon Ball Z, Sailor Moon, Gundam, My Hero Academia, Yu-Gi-Oh o Ghost in The Shell, allora NON siete dei veri fan degli anime! Normie fuori dal ca**o!“.

Il post è immediatamente diventato virale, la ragione sono le migliaia di interazioni che l’hanno visto protagonista. E quindi si sono subito formati degli schieramenti contrapposti: quelli che erano d’accordo con l’autore del tweet e altri fan che invece hanno accusato il ragazzo di “gatekeeping”, termine usato soprattutto nel mondo anglosassone per indicare che un gruppo possa negare o meno l’accesso a qualcosa (beni/servizi/contenuti) ad altre persone.

Le reazioni sui social

Netflix, Funimation e tantissimi fan hanno espresso pubblicamente il loro dissenso, sottolineando che “gli anime sono per tutti” e che non bisognerebbe mai cercare di allontanare chiunque voglia avvicinarsi a questo mondo.

“Essendo una persona che ha dovuto noleggiare i vhs con sottotitoli amatoriali da un negozio di video all’interno di un centro commerciale, ogni modo di godersi gli anime è valido e nessun gatekeeping può cambiare questo“.

“Non smetteremo mai di pensare a quanto sia fantastico il fatto che gli anime siano per tutti!”.

Il ragazzo, investito da queste risposte (spesso un reflusso di odio), in realtà non ha cercato di correggere il tiro, ma si è limitato a spiegare da cos’era nato il tweet, un articolo su Kill La Kill (che potete leggere in alto).

Una piccola riflessione

Invece di schierarmi con questa o quella fazione, voglio proporvi (o almeno ci provo) una riflessione da un altro punto di vista: come si può giudicare una passione? Una passione è tale proprio perché nasce dal cuore, dall’emozione. Come può qualcuno ergersi a giudice e decidere se Demon Slayer o Dragon Ball, un film di Hayao Miyazaki o di Mamoru Hosoda, siano meglio uno dell’altro? Per ogni fan il suo anime preferito è sacro, anche se non esiste intreccio di trama, profondità dei personaggi o si tirano solo cazzotti per un interminabile numero di episodi.

Ci sono anime più impegnati, anime introspettivi al limite dello psicotico, altri dove la fa da padrone la rissa continua, altri dove vincono la solatirà, il buonumore e la battuta facile. La cosa bella degli anime è proprio questa, che possono accompagnarci in tutti i momenti della vita, avendo sempre qualcosa da raccontarci.

“Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace”

Recitava così un vecchio detto e credo che la questione possa ridursi a queste parole e basta. E poi se gli anime sono diventati quello che sono è anche grazie, e soprattutto, a serie come Naruto, Inuyasha, Bleach, One Piece, Fate, Dragon Ball Z, Sailor Moon, Gundam, My Hero Academia, Yu-Gi-Oh o Ghost in The Shell e tanti altri.

Basti pensare al successo di Demon Slayer e de L’Attacco dei Giganti e Jujutsu Kaisen. Ovvio quando una cosa piace il pubblico di appassionati cresce e non tutti hanno gli stessi gusti, conoscenze o anche solo aspettative e quindi poco alla volta capita che queste posizioni si polarizzino diventando inconciliabili. Ma ne vale la pena?

E voi che ne pensate della questione: siete dei fanatici o cercate di essere tolleranti?

Faccio parte di quella strana categoria di persone che, nonostante ci siano mille film da guardare, milioni di manga da leggere e trecento nuovi titoli di videogiochi, si fissa sempre sulle solite cose, per poi passare notti intere a rimettersi in pari con il mondo. Laureata in Lettere e in Editoria e Giornalismo, colleziono libri antichi in modo ossessivo, adoro piante e gatti e pratico judo da anni nella speranza di diventare, se non invincibile, almeno più saggia.

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Bleach: Thousand-Year Blood War – The Calamity, cosa aspettarsi dalla parte finale

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Bleach: trailer della nuova stagione dell’anime dedicato agli Stern Ritter

L’anime di Bleach è tornato con l’adattamento dell’arco finale Thousand-Year Blood War, che ha riportato in scena Ichigo e gli Shinigami contro gli Sternritter. Dopo due parti ricche di colpi di scena, è stata annunciata la parte finale, intitolata The Calamity. Vediamo dove eravamo rimasti, cosa sappiamo di questa conclusione e quali sorprese potrebbero attenderci.

Dove eravamo rimasti


La seconda parte della serie si è conclusa con lo scontro tra Ichigo e Yhwach, e con la rivelazione di nuovi poteri e alleanze. I personaggi principali hanno raggiunto nuove trasformazioni, e molti villain sono stati sconfitti, ma la guerra non è ancora finita.

Cosa sappiamo su The Calamity


Durante l’Anime Expo 2025 è stato annunciato che la parte finale, The Calamity, arriverà nel 2026. Sarà composta da circa 13 episodi e includerà materiale inedito scritto dall’autore Tite Kubo per completare la storia. L’adattamento promette di coprire gli eventi finali del manga, con alcune espansioni e chiarimenti.

Curiosità e aspettative


I fan si aspettano di vedere finalmente la battaglia conclusiva tra Ichigo e Yhwach, con tutte le Bankai rivelate e i destini dei personaggi secondari risolti. Potrebbero comparire scene aggiuntive per approfondire il passato dei Quincy e per dare un epilogo soddisfacente agli Shinigami. Inoltre, ci si chiede se l’anime lascerà spazio a futuri progetti nel mondo di Bleach.

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One Punch Man – Tutto quello che sappiamo sulla stagione 3

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I fan di One Punch Man attendono con trepidazione la terza stagione dell’anime, che debutterà in ottobre 2025 e porterà sullo schermo l’arco dell’Associazione dei Mostri. Dopo anni di attesa e con il manga in pausa, la nuova stagione promette battaglie spettacolari e uno sviluppo significativo della trama.

La terza stagione e l’Associazione dei Mostri

L’arco dell’Associazione dei Mostri vedrà Saitama e gli eroi di classe S affrontare l’organizzazione guidata da Orochi e Gyoro Gyoro. L’adattamento dovrebbe coprire la formazione dei raid, le missioni di salvataggio e gli scontri con i mostri più potenti. Vedremo anche lo sviluppo del rapporto tra Garou e i suoi ideali, e la crescita di personaggi come Genos, Tatsumaki e King.

Perché l’attesa è così lunga

Uno dei motivi principali del lungo intervallo tra le stagioni è la pausa del manga originale annunciata da ONE fino al 17 luglio 2025. La produzione dell’anime richiede un coordinamento tra studio, animatori e materiale originale, e i fan hanno dovuto attendere che l’arco fosse sufficientemente sviluppato per un adattamento fedele. Inoltre, il successo delle prime due stagioni ha innalzato le aspettative per la qualità dell’animazione e della trama.

Cosa aspettarsi dalla nuova stagione

La terza stagione porterà sullo schermo alcune delle battaglie più spettacolari del manga, con combattimenti coreografati e poteri fuori scala. Ci si aspetta di vedere Saitama affrontare nemici sempre più forti, ma anche momenti di introspezione per gli altri eroi. L’animazione potrebbe migliorare rispetto alle stagioni precedenti e introdurre nuovi personaggi che arricchiranno l’universo di One Punch Man.

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Jujutsu Kaisen – Perché resta il manga più venduto del 2025

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Jujutsu kaisen anime recensione

Jujutsu Kaisen continua a dominare le classifiche di vendita nel 2025, con oltre 3,37 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Nonostante la concorrenza di titoli come One Piece e Chainsaw Man, il manga di Gege Akutami rimane il preferito dai lettori grazie al suo mix di azione, folklore e personaggi carismatici.

Le ragioni del successo

La storia di Yuji Itadori e della lotta contro le Maledizioni fonde elementi dell’horror con l’azione shōnen, creando un mondo affascinante. La struttura degli archi narrativi, la complessità di personaggi come Sukuna, Gojo e Megumi, e l’evoluzione costante del protagonista rendono la lettura avvincente. Inoltre, l’umorismo nero e i momenti emotivi bilanciano la violenza e rendono il manga accessibile a un pubblico ampio.

L’impatto dell’anime e del film

L’adattamento anime di MAPPA, con animazioni fluide e combattimenti spettacolari, ha contribuito in maniera significativa al successo del manga. Le due stagioni dell’anime hanno portato nuovi fan e hanno spinto molti a recuperare i volumi. Anche il film prequel “Jujutsu Kaisen 0” ha ampliato l’universo narrativo e aumentato l’interesse per la serie grazie alla storia di Yuta Okkotsu.

Cosa aspettarsi dai prossimi archi

Il manga è entrato da poco nella saga del “Culling Game”, che presenta nuove regole e avversari, portando la tensione a livelli altissimi. I lettori possono aspettarsi rivelazioni sulla storia delle Maledizioni, scontri decisivi e lo sviluppo del potere di Yuji. Il ritmo serrato e i colpi di scena continueranno a mantenere alta l’attenzione, confermando Jujutsu Kaisen come uno dei manga più avvincenti del momento.

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