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Gaming

E Google Stadia? Parla Jack Buser, il Director of Games del progetto

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La console Google Stadia ha ormai compiuto un anno – ricordiamo che il suo lancio era avvenuto a fine novembre 2019 – e, nonostante sembrasse la rivelazione del momento, ha avuto un impatto piuttosto blando nel mondo del gaming. Forse la concorrenza spietata, forse la mancanza di una libreria videoludica competitiva/esclusiva, forse la forma mentis di alcuni videogiocatori ancora attaccati alla cara e vecchia console di casa fisicamente ingombrante. I motivi possono essere molti, per questo oggi vi riportiamo alcune considerazioni di Jack Buser, Director of Games di Stadia.

Il direttore si è espresso in un’intervista rilasciata sul sito Mobilesyrup, e alcune domande fatte possono aiutare a capire meglio quali sono i progetti in corso per la console di Google. Di seguito ve ne riportiamo alcune:

Sembrano esserci parecchie dicerie negative attorno a Stadia. La piattaforma è stata tacciata di aver avuto un lancio lento e una generale mancanza di giochi. Come risponde a queste a queste critiche?

R: Dirò semplicemente: “provatela”. Non vi costa nulla provare il mese gratuito. Se vi piace rimanete, altrimenti non avrete alcun danno. Sappiamo però che quando la gente prova Stadia, tende a continuare a utilizzarla. A livello personale invece so che entrare nell’industria dei videogiochi è dura. Bisogna dimostrarsi capaci. Bisogna dimostrare di essere dalla parte dei giocatori, dimostrare di essere coerenti negli sviluppi e pubblicazioni promesse e continuare a costruire un rapporto con i gamers.

Abbiamo visto spuntare molti servizi di abbonamento ai giochi – parecchi dei quali con una componente streaming -. Alla luce di questo, cosa farà Stadia per essere competitiva?

Siamo di fronte a un cambiamento. Noi siamo arrivati come la prima nuova piattaforma, e questo non succedeva da tempo. Alla Game Developer Conference abbiamo mostrato la visione di ciò che noi vogliamo fare nel lungo termine. E questo ha aperto gli occhi a molti. Siamo contenti del fatto che altre piattaforme in streaming stiano arrivando sul mercato. Molte compagnie stanno utilizzando questo modo per raggiungere i fruitori con esperienze di gioco incredibili. E noi ne siamo entusiasti perché un’onda solleva tutte le barche.

Per quanto riguarda i futuri giochi per le console next-gen, abbiamo alcune idee su cosa aspettarci, ma la lineup di Stadia per il 2021 e oltre è piuttosto oscura. Parlando in generale, allora, qual è il piano per il secondo anno e oltre?

Ciò che posso dirvi è che abbiamo costruito un piano per circa 400 giochi in sviluppo al momento, da parte di 200 sviluppatori. Quindi quando i giochi arriveranno, che sia nel corso del 2021 oppure dopo, sentirete parlare di noi in futuro. Ci saranno più sviluppatori per più giochi sulla piattaforma? Assolutamente si. Ma parlando francamente, il mio team ha quasi finito con il 2021. Stiamo pensando al 2022 ora. Spero che questo vi dia il senso di come ci stiamo muovendo.


Questo è ciò che ha avuto da dire Jack Buser, direttore all’interno del progetto Google Stadia. Stando alle sue parole i videogiocatori si possono aspettare degli sviluppi futuri massici e interessanti. Staremo a vedere.

Voi avete provato Stadia? Quali sono le vostre impressioni?

Giurista appassionato di videogiochi che ama passare delle ore a guardare anime e serie tv, sembra una descrizione strampalata ma quando si aggiunge anche un sano amore per la palestra... il risultato è ancora peggio. Eppure una volta ero capace di vendermi bene.

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Gaming

Animal Crossing: Pocket Camp termina il servizio, in arrivo l’app a pagamento

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Animal Crossing: Pocket Camp

ha terminato il proprio servizio dopo 7 anni, il gioco, presente sugli store iOS e Android, ha definitivamente chiuso i battenti Giovedì 28 Novembre 2024, alle 15:00 UTC+01:00.
La sua chiusura è stata annunciata lo scorso 22 Agosto tramite i canali social ufficiali di Pocket Camp, promettendo però una versione a pagamento in cui è possibile trasferire i propri dati: Animal Crossing: Pocket Camp – Complete.

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La nuova app, disponibile dal 3 Dicembre di quest’anno, avrà un prezzo iniziale di 9.99€ su tutti gli store, lo sconto sarà disponibile fino al 31 Gennaio 2025. Dopodiché il prezzo base sarà di 19.99€

Ma quali sono le differenze?

La prima grande novità è la possibilità di giocare off-line, il gioco infatti non prevede il sistema pseudo multi-player utilizzato fino ad ora, che permetteva l’aggiunta di amici tramite un codice amico, con conseguente possibilità di visitare il loro campeggio, baita, camper; e quello di compra-vendita tramite le piattaforme di “bancarella”.
Tutte queste funzioni, dunque verranno rimosse.

Rimossi anche gli acquisti in app: non sarà infatti presente la valuta dei “biglietti foglia”, ovvero token acquistabili o guadagnabili tramite particolari sfide, validi per oggetti e biscotti a edizione limitata.

Saranno inoltre presenti nuove meccaniche, come quella delle “carte amicizia” con i propri amici animaletti, e i token foglia (sostituti ai biglietti foglia), una nuova valuta che è possibile guadagnare tramite le attività in-game.

E Animal Crossing New Horizons?

Con grande disappunto di molti videogiocatori fruitori della console Nintendo Switch e, di conseguenza, di Animal Crossing New Horizons, sono passati oltre tre anni dall’ultimo aggiornamento del titolo. Dall’uscita del DLC “Happy Home Paradise”, arrivato in concomitanza all’update 2.0, Nintendo ha intrapreso un lungo silenzio in relazione al franchise di Animal Crossing per console.

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Nonostante la Nintendo avesse specificato si trattasse dell’ultimo aggiornamento gratuito, i giocatori -me compresa- non avrebbero mai immaginato un silenzio lungo più di tre anni.

Ultimamente, però, alcuni fan hanno formulato l’ipotesi possano esserci novità in arrivo, grazie alla recente collaborazione del franchise con il brand Lego.

Non ci resta dunque che aspettare e, nell’attesa, provare il nuovo gioco mobile, Animal Crossing: Pocket Camp – Complete.

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Gaming

Videogiochi: quanta energia consumano le console? 

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In un periodo dove si cerca di risparmiare il più possibile in termini di consumi energetici anche l’uso delle nostre console di gioco può fare la differenza. Playstation, Xbox e Wii, seppur non vengano utilizzate tutto il tempo, rimangono costantemente collegate alla corrente e di conseguenza usano una quantità di energia elettrica non indifferente. 

Le case produttrici delle console per il gaming come Xbox hanno quindi deciso di creare delle modalità di aggiornamento che permettono a chi le effettua di risparmiare energia e di conseguenza spendere meno in bolletta. 

I consumi delle console

È estremamente difficile definire esattamente la quantità di energia utilizzata da una console da gioco come Playstation, Wii o Xbox. Questo perché questi apparecchi cambiano e si evolvono molto velocemente e utilizzano tantissime piattaforme e componenti tecnologiche diverse che permettono di avere una qualità di gioco e video estremamente alta (che in termini di energia costa!). 

Se comparato all’uso di energia di un dispositivo mobile come un computer, le console consumano tanto quanto quest’ultimo.

Xbox e il nuovo aggiornamento per sprecare meno energia

L’aggiornamento firmware di Xbox prevede anche una funzione di risparmio energetico. Installare l’aggiornamento sulla propria console è molto semplice e per farlo bisogna eseguire degli step:

  1. Premere il pulsante Xbox sul controller della console
  2. Cliccare la sezione chiamata Profilo e Sistema 
  3. Andare nell’area che riguarda le Impostazioni 
  4. In seguito premere sul tasto Generali
  5. Optare per l’opzione Risparmio Energia
  6. Infine selezionare l’opzione Arresta 

Scaricando questo aggiornamento la propria console sarà in grado di spegnersi autonomamente dopo che essa non viene utilizzata per qualche tempo, attivare in modo autonomo gli aggiornamenti seguenti e di distribuirli durante le ore del giorno in cui il costo dell’energia è minore

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Gaming

Chrono Cross: il titolo è stato rimasterizzato per un motivo ben preciso

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Chrono Cross è un videogioco di genere GDR (gioco di ruolo) alla giapponese che era stato sviluppato e pubblicato, verso la fine del 1999, dalla famosa casa di produzione nipponica Square, in seguito divenuta Square Enix grazie alla fusione avvenuta nel 2003. Il titolo in parola si pone sulla stessa linea del famoso (e bellissimo) Chrono Trigger – altro GDR di qualche anno prima -, anche se non ne rappresenta un vero e proprio seguito. Nel corso del 2022 Chrono Cross è stato oggetto di una rimasterizzazione che è nata da un motivo ben preciso: gli sviluppatori temevano che il titolo potesse diventare ingiocabile.

Sono proprio gli sviluppatori di Square Enix che, di recente, hanno chiarito questo punto. Il producer della remaster, Koichiro Sakamoto, ha detto a proposito di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition (le sue parole sul sito dedicato GamesRadar):

Al tempo del lancio del progetto, Chrono Cross rischiava di diventare ingiocabile. C’era un servizio di Archivio Giochi per PlayStation 3 che permetteva di giocare ai titoli della PlayStation 1. La PlayStation 4, però, era già sul mercato. Non sapevamo ancora se il servizio di Archivio Giochi ci sarebbe stato anche per PlayStation 4. Sembrava che Chrono Cross potesse diventare ingiocabile. Dunque è stato messo in piedi un progetto di remaster. Questa è la storia”.

Al di là dell’aneddoto, di interesse magari per coloro che hanno apprezzato il gioco e – in generale – per gli amanti del genere, ciò che può essere uno spunto di riflessione è il motivo che ha portato alla remaster. Da fruitori del medium videoludico siamo portati (spesso) a non pensare alle motivazioni che stanno dietro le scelte di una casa di sviluppo, valutiamo l’offerta del mercato e compriamo quello che ci piace. Un videogioco porta con sé una storia, fatta di persone e scelte, e questi episodi servono a ricordarcelo.

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