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Gaming

Factorio punta ad un’early release per evitare il fenomeno Cyberpunk 2077

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L’incubo Cyberpunk 2077 per tutte le case produttrici di videogiochi incombe, ogni giorno più vicino. E se l’utenza in trepidante attesa vorrebbe una miracolosa uscita anticipata dell’imminente nuovo, grosso colpo in canna di CD Projekt Red, una buona parte del mercato videoludico ha cominciato a tremare. Con la minaccia che qualunque uscita diversa da un gioco tripla A possa venire oscurata dal fenomeno Cyberpunk, c’è già chi, come Wube Software, corre ai ripari.

Previsto per il 25 settembre 2020, il rilascio di Factorio, prossima uscita di Wube Software, viene infatti anticipato al 14 agosto. Gli sviluppatori di Factorio hanno annunciato questo venerdì che la versione 1.0 verrà data in pasto al pubblico con cinque settimane di anticipo proprio per evitare gli effetti collaterali di un’uscita così ravvicinata rispetto ad un altro gioco monumentale. Come si può dar loro torto, dato che CD Project Red è ormai la società videoludica più grande in Europa, sopra ad Ubisoft

Anziché posticiparne l’uscita, dunque, Wube Software ha pensato ad un’early release, dato che eventuali aggiunte annunciate ancora lo scorso novembre sono state tagliate e il gioco risulta essere praticamente pronto. Si sono comunque curati di specificare che questi suddetti tagli non sono dovuti alla necessità di evitare la concomitanza dell’uscita con Cyberpunk 2077, ma ad una semplice coincidenza di eventi.

Ricordiamo che Factorio è in corso di sviluppo dal 2012, andando ad arricchire le fila di altri prodotti con lunghissimi periodi di alfa e di accesso anticipato riusciti comunque a guadagnarsi un vasto pubblico, come lo stesso Minecraft e Star Citizen. Il concept del gioco è piuttosto semplice, ma non per questo di scarso interesse: intrappolato su un pianeta strano e sconosciuto, il giocatore dovrà racimolare le risorse necessarie per costruire fabbriche ottimizzate, in grado di raffinare componenti base in materiali sempre più complessi, necessari per migliorare lo stato del complesso industriale.

Risulta chiaro, anche da una presentazione così semplicistica, che il pubblico di Factorio sia molto più di nicchia rispetto ad un colosso come Cyberpunk 2077; ciò non toglie che la scelta oculata del ritagliarsi una finestra di tempo dedicata denoti una certa cura e attenzione al mercato e alla propria community di giocatori.

Durante le prossime dieci settimane, dunque, gli sviluppatori di Factorio punteranno principalmente a dare gli ultimi ritocchi al gioco, ad aggiornare il trailer e a preparare le campagne di marketing di comune accordo con le dichiarazioni dello scorso venerdì. 

A seguito la parte iniziale del messaggio degli sviluppatori di Factorio:

In FFF-321 abbiamo annunciato una data di rilascio per la versione 1.0. Dati i recenti eventi, abbiamo deciso di apportare un cambio alla data di Factorio 1.0. La nuova data a cui puntiamo è venerdì 14 agosto 2020, che è 5 settimane prima della data originale.

Il motivo principale per cambiare la data di uscita è l’uscita di Cyberpunk 2077. Nel gennaio di quest’anno, CD Projekt Red ha annunciato un ritardo all’uscita di Cyberpunk 2077, al 17 settembre, 1 settimana prima del lancio di Factorio 1.0. Pensiamo che qualsiasi uscita vicina a un gioco così monumentale avvertirà alcuni effetti negativi, come tutti quelli che giocano e coprono Cyberpunk e distolgono l’attenzione da altri giochi.

Quindi abbiamo pensato che fosse meglio provare a rilasciarlo prima di Cyberpunk o dopo un po ‘. Date le due scelte, abbiamo deciso di anticipare la data di uscita.

Redazione



Daily Nerd è un Magazine di cultura Nerd e Geek. Non si tratta semplicemente di riportare notizie, ma di approfondire e riflettere sulla cultura che ci circonda.

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Gaming

Chrono Cross: il titolo è stato rimasterizzato per un motivo ben preciso

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Chrono Cross è un videogioco di genere GDR (gioco di ruolo) alla giapponese che era stato sviluppato e pubblicato, verso la fine del 1999, dalla famosa casa di produzione nipponica Square, in seguito divenuta Square Enix grazie alla fusione avvenuta nel 2003. Il titolo in parola si pone sulla stessa linea del famoso (e bellissimo) Chrono Trigger – altro GDR di qualche anno prima -, anche se non ne rappresenta un vero e proprio seguito. Nel corso del 2022 Chrono Cross è stato oggetto di una rimasterizzazione che è nata da un motivo ben preciso: gli sviluppatori temevano che il titolo potesse diventare ingiocabile.

Sono proprio gli sviluppatori di Square Enix che, di recente, hanno chiarito questo punto. Il producer della remaster, Koichiro Sakamoto, ha detto a proposito di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition (le sue parole sul sito dedicato GamesRadar):

Al tempo del lancio del progetto, Chrono Cross rischiava di diventare ingiocabile. C’era un servizio di Archivio Giochi per PlayStation 3 che permetteva di giocare ai titoli della PlayStation 1. La PlayStation 4, però, era già sul mercato. Non sapevamo ancora se il servizio di Archivio Giochi ci sarebbe stato anche per PlayStation 4. Sembrava che Chrono Cross potesse diventare ingiocabile. Dunque è stato messo in piedi un progetto di remaster. Questa è la storia”.

Al di là dell’aneddoto, di interesse magari per coloro che hanno apprezzato il gioco e – in generale – per gli amanti del genere, ciò che può essere uno spunto di riflessione è il motivo che ha portato alla remaster. Da fruitori del medium videoludico siamo portati (spesso) a non pensare alle motivazioni che stanno dietro le scelte di una casa di sviluppo, valutiamo l’offerta del mercato e compriamo quello che ci piace. Un videogioco porta con sé una storia, fatta di persone e scelte, e questi episodi servono a ricordarcelo.

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Gaming

The Game Awards 2022: la lista dei vincitori delle varie categorie

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The Game Awards 2022: la lista dei vincitori delle varie categorie

The Game Awards è uno dei più importanti appuntamenti dell’anno per quanto riguarda il mondo dei videogiochi, dove vengono premiati i titoli che sono usciti nel corso degli ultimi dodici mesi e che hanno saputo impressionare maggiormente pubblico e critica. La kermesse ideata e condotta, ogni anno, da Geoff Keighley si è tenuta – per questa edizione – l’8 dicembre 2022 al Microsoft Theater di Los Angeles. Quali sono stati i videogiochi che sono riusciti a portarsi a casa i premi?

Di seguito la lista dei vincitori nelle varie categorie:

  • Gioco dell’Anno: Elden Ring
  • Miglior Game Direction: Elden Ring
  • Miglior Narrativa: God of War Ragnarok
  • Miglior Direzione Artistica: Elden Ring
  • Miglior Musica e Colonna Sonora: God of War Ragnarok
  • Miglior Audio Design: God of War Ragnarok
  • Miglior Performance: Christopher Judge (God of War Ragnarok)
  • Games for Impact: As Dusk Falls
  • Innovation in Accessibility: God of War Ragnarok
  • Miglior VR/AR: Moss Book II
  • Gioco più atteso: The Legend of Zelda Tears of the Kingdom
  • Miglior Gioco d’Azione: Bayonetta 3
  • Miglior Gioco d’Azione/Avventura: God of War Ragnarok
  • Miglior Gioco di Ruolo: Elden Ring
  • Miglior Picchiaduro: Multiversus
  • Miglior Gioco per la Famiglia: Kirby e La Terra Perduta
  • Miglior Simulazione/Strategico: Mario + Rabbids Sparks of Hope
  • Miglior Gioco Persistente: Final Fantasy 14
  • Miglior Indie: Stray
  • Miglior Gioco Mobile: Marvel Snap
  • Miglior Supporto della Community: Final Fantasy 14
  • Miglior Sports/Racing: Gran Turismo 7
  • Miglior Multiplayer: Splatoon 3
  • Miglior Indie di Debutto: Stray
  • Miglior Adattamento: Arcane League of Legends
  • Players Voice: Genshin Impact
  • Content Creator dell’Anno: Nibellion
  • Miglior Esports Game: Valorant
  • Miglior Esports Athlete: Jacob Yay Whiteaker
  • Miglior Esports Team: Loud
  • Miglior Esports Coach: Matheus “bzkA” Tarasconi (LOUD, Valorant)
  • Miglior Esports Event: League of Legends World Championship 2022

Elden Ring guadagna il premio più ambito, ossia quello di Gioco dell’Anno, mentre Go d of War Ragnarok è il titolo che ha vinto in più categorie (ben 6). La corsa per questa edizione di The Game Awards, si sapeva, era a due tuttavia ci sono altri titoli che vanno menzionati, in particolare Stray per aver dominato la classifica dei titoli indie e Final Fanatsy 14 per il continuo supporto.

I The Game Awards 2022 hanno dato il loro verdetto, tuttavia ci saranno altre occasioni per premiare i titoli usciti nel corso di quest’anno. Forse altri titoli riusciranno a guadagnare qualche premio, oppure avremo ulteriori conferme per quelli già visti.

I nostri complimenti vanno a tutti i vincitori e ai partecipanti.

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Gaming

Activision Blizzard-Microsoft: l’UE vuole che Call of Duty venga ancora giocato su PlayStation

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Microsoft acquisirà Activision Blizzard: cosa vuol dire?

L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è una della operazioni più grandi che si siano mai verificate nel mondo del gaming (e probabilmente dell’intrattenimento in senso generale), la cifra relativa a questa acquisizione fa girare la testa: ben 68,7 miliardi di dollari che verranno sborsati da Microsoft. In realtà la notizia dell’operazione risale agli inizi di quest’anno, ora però l’UE ha deciso di rincuorare tutti i fan di una delle più importanti serie di Activision Blizzard – ossia Call of Duty – dicendo che lavorerà perché quest’ultima rimanga disponibile ancora per PlayStation.

A dare la notizia è Ricardo Cardoso, Deputy Head of Unit Interinstitutional & Outreach Views dell’Unione Europea, attraverso un post del suo profilo Twitter. Di seguito il messaggio, accompagnato da una nostra traduzione:

La Commissione sta lavorando per assicurare che voi possiate ancora giocare a Call of Duty su altre console (fra queste anche PlayStation). Nella nostra lista delle cose da fare c’è inoltre: aggiornare le immagini di repertorio. Questi videogiocatori hanno dei controller con i cavi mentre Xbox e PlayStation hanno (controller, ndr) senza fili circa dal 2006!

Il messaggio è una risposta al post del profilo EU Competition – il profilo della parte della Commissione Europea deputata al controllo delle leggi sulla concorrenza – il quale riporta la notizia che la Commissione sta investigano sull’acquisizione che ha coinvolto Activision Blizzard e Microsoft. Quest’operazione continua a far parlare di sé, in particolare quando si tratta di serie dal successo e dalla risonanza così ampli come Call of Duty. Vedremo quali saranno i risultati di tutto ciò.

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