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Quando l’educazione passa da videogames e memegames: il progetto ludico di The_Oluk e Samuele Sciacca

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Da Gruppo Hera ECOgames a Don Matteo passando per Albano vs. Dinos a Capramento senza dimenticare Chiara Ferragni Rescue Matilda. Chi si nasconde dietro i memegames più virali? Cartoon Network, Boing, Gamindo, Newtopia, ESA (Agenzia Spaziale Europea), Amazon e molti altri, per i loro ultimi progetti ludici, hanno scelto Manolo Saviantoni, in arte The_Oluk, pixel artist classe 1980 di Roma, e Samuele Sciacca, programmatore di videogiochi classe 1997 originario di Messina.

Play: l’incontro tra Manolo e Samuele, un Millennial e un Gen Z uniti dalla stessa vocazione

La collaborazione all’origine delle ultime migliori produzioni in ambito meme games nasce da una chat: Manolo aveva appena iniziato a lavorare a Don Matteo-Special Edition, uno dei primi grandi progetti a lui commissionati, quando il compagno di lavoro si allontana. Inizia così la ricerca di un nuovo programmatore: è Samuele a rispondere all’appello di The_Oluk sul proprio gruppo Facebook, una vera e propria community di sviluppatori di videogiochi. I due iniziano una conversazione che preparerà il terreno a quello che, inizialmente, sembrava essere un banco di prova ma che poi, si trasforma in un’amicizia e in una collaborazione duratura.

Lo sviluppatore che mi affiancava nella realizzazione dei progetti mi piantò in asso da un momento all’altro. Decisi di provare a cimentarmi da autodidatta per portare a termine il progetto. Mi rivolsi, allora, al gruppo Facebook di Samuele dove era solito, tra le altre cose, condividere le sue conoscenze in ambito programmazione di video games. Lo seguii per un periodo sulle sue pagine e capii che era la persona giusta”, racconta Manolo, in arte The_Oluk.

Seguivo The_Oluk da tempo, ero suo fan e quando si rivolse alla mia community in cerca di supporto per un suo progetto non esitai a contattarlo. Nacque subito una bella sinergia, nonostante siamo di generazioni diverse sono spesso io la persona più razionale, anche se, proprio dopo il successo di Albano Vs Dinos ho imparato a lasciare carta bianca a Manolo.” aggiunge Samuele.

Ma chi sono Manolo Saviantoni e Samuele Sciacca? Quale il loro primo contatto con l’universo dei meme games? Quale la loro vocazione comune?

Chi è Manolo Saviantoni, Pixel Artist in arte The_Oluk

Manolo nasce a Roma nel 1980. Studia grafica pubblicitaria all’Istituto Professionale Maffeo Pantaleoni di Frascati. Appena dopo il Diploma, trova impiego come Graphic Designer presso un’agenzia di Roma. Manolo fa esperienza in altre 3 agenzie e, al lavoro da dipendente, alterna l’esperienza da freelance. Nel 2014 la svolta: all’epoca Manolo era un pendolare in viaggio tra uno sciopero e l’altro. La noia dell’attesa a Roma Termini, un giorno, lo conduce a scaricare un’App per imparare a fare da autodidatta pixel art. Manolo ha anche tre figlie Nathalie, Amelie, Elodie che sono le prime giudici della sua arte dal sapore anni ‘80: inizia, così, a disegnare i coniglietti e le animazioni preferite dalle sue bambine, sua cifra stilistica riconoscibile.

Nel frattempo, decide di postare sul suo account Instagram – fino a quel momento inutilizzato – le sue creazioni. Stregati dalla sua arte, il team della pagina ufficiale del social lo contatta per organizzare un’intervista da pubblicare all’interno del blog. Una volta pubblicata, i follower di Manolo e i messaggi sul suo profilo esplodono: “Ero passato in poche ore da 300 a 10mila follower”. Qui la richiesta per le prime consegne da parte di personaggi dello spettacolo come J-Ax per il suo video Caramelle e Cesare Cremonini. Nel frattempo anche Alessandro Cattelan si accorge di lui contribuendo, grazie alla notorietà del suo Show “EPC” a rendere Albano VS Dinos uno tra i meme games di maggior successo.

Chi è Samuele Sciacca, programmatore informatico

A soli 17 anni Samuele Sciacca, nato a Messina nel 1997, vende il suo primo videogioco. Quella mattina Samuele aveva bigiato scuola per la paura di rovinare la media dei voti in Economia Aziendale. Appassionato di videogiochi, da tempo aveva intrapreso un percorso da autodidatta con l’idea di poterne creare uno suo da zero. In quattro ore sviluppa Blop, un progetto che decide di condividere con Gamepix. L’azienda crede in Samuele, ancora minorenne, gli propone un’intervista e lancia il suo primo videogioco.

Spinto dall’ambizione di fare della sua passione un lavoro, dopo il Diploma in Sistemi Informativi Aziendali conseguito all’Istituto Superiore Jaci di Messina, Samuele parte alla volta di Londra in cerca di fortuna. Qui lavora come lavapiatti la mattina. Inizialmente nulla si smuove, poi una mattina viene contattato da un grosso brand dell’arredamento per una collaborazione. Torna in Italia e qui decide di investire sulla condivisione delle competenze. Per tre anni crea un video al giorno su YouTube e inizia così a crearsi un suo network fino ad arrivare a Ofree (oggi Gamindo), realtà per cui Samuele realizza in collaborazione molti dei loro videogiochi.

Il futuro della collaborazione tra Manolo Saviantoni e Samuele Sciacca

Manolo e Samuele vogliono far divertire le persone e rendere la loro esperienza di gioco quanto più educativa possibile. Per questo motivo, negli ultimi mesi, si sono impegnati a favore di diverse cause sociali. Ultimi gli ECOgames, una trovata per sensibilizzare in maniera ludica sui grandi temi ambientali, a partire dalla raccolta differenziata. Non solo: una recente campagna contro le morti sul lavoro è sfociata nella creazione di Zero Morti Sul Lavoro The Game, videogioco che, come fine ultimo, è quello di ridurre a zero le vittime sul luogo di lavoro.

Un obiettivo, quello di mettere la propria arte al servizio delle più importanti cause sociali, che da sempre ha accompagnato la collaborazione tra Samuele Sciacca e The_Oluk e che rientra nei grandi progetti del futuro.

Daily Nerd è un Magazine di cultura Nerd e Geek. Non si tratta semplicemente di riportare notizie, ma di approfondire e riflettere sulla cultura che ci circonda.

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Chrono Cross: il titolo è stato rimasterizzato per un motivo ben preciso

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Chrono Cross è un videogioco di genere GDR (gioco di ruolo) alla giapponese che era stato sviluppato e pubblicato, verso la fine del 1999, dalla famosa casa di produzione nipponica Square, in seguito divenuta Square Enix grazie alla fusione avvenuta nel 2003. Il titolo in parola si pone sulla stessa linea del famoso (e bellissimo) Chrono Trigger – altro GDR di qualche anno prima -, anche se non ne rappresenta un vero e proprio seguito. Nel corso del 2022 Chrono Cross è stato oggetto di una rimasterizzazione che è nata da un motivo ben preciso: gli sviluppatori temevano che il titolo potesse diventare ingiocabile.

Sono proprio gli sviluppatori di Square Enix che, di recente, hanno chiarito questo punto. Il producer della remaster, Koichiro Sakamoto, ha detto a proposito di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition (le sue parole sul sito dedicato GamesRadar):

Al tempo del lancio del progetto, Chrono Cross rischiava di diventare ingiocabile. C’era un servizio di Archivio Giochi per PlayStation 3 che permetteva di giocare ai titoli della PlayStation 1. La PlayStation 4, però, era già sul mercato. Non sapevamo ancora se il servizio di Archivio Giochi ci sarebbe stato anche per PlayStation 4. Sembrava che Chrono Cross potesse diventare ingiocabile. Dunque è stato messo in piedi un progetto di remaster. Questa è la storia”.

Al di là dell’aneddoto, di interesse magari per coloro che hanno apprezzato il gioco e – in generale – per gli amanti del genere, ciò che può essere uno spunto di riflessione è il motivo che ha portato alla remaster. Da fruitori del medium videoludico siamo portati (spesso) a non pensare alle motivazioni che stanno dietro le scelte di una casa di sviluppo, valutiamo l’offerta del mercato e compriamo quello che ci piace. Un videogioco porta con sé una storia, fatta di persone e scelte, e questi episodi servono a ricordarcelo.

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The Game Awards 2022: la lista dei vincitori delle varie categorie

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The Game Awards 2022: la lista dei vincitori delle varie categorie

The Game Awards è uno dei più importanti appuntamenti dell’anno per quanto riguarda il mondo dei videogiochi, dove vengono premiati i titoli che sono usciti nel corso degli ultimi dodici mesi e che hanno saputo impressionare maggiormente pubblico e critica. La kermesse ideata e condotta, ogni anno, da Geoff Keighley si è tenuta – per questa edizione – l’8 dicembre 2022 al Microsoft Theater di Los Angeles. Quali sono stati i videogiochi che sono riusciti a portarsi a casa i premi?

Di seguito la lista dei vincitori nelle varie categorie:

  • Gioco dell’Anno: Elden Ring
  • Miglior Game Direction: Elden Ring
  • Miglior Narrativa: God of War Ragnarok
  • Miglior Direzione Artistica: Elden Ring
  • Miglior Musica e Colonna Sonora: God of War Ragnarok
  • Miglior Audio Design: God of War Ragnarok
  • Miglior Performance: Christopher Judge (God of War Ragnarok)
  • Games for Impact: As Dusk Falls
  • Innovation in Accessibility: God of War Ragnarok
  • Miglior VR/AR: Moss Book II
  • Gioco più atteso: The Legend of Zelda Tears of the Kingdom
  • Miglior Gioco d’Azione: Bayonetta 3
  • Miglior Gioco d’Azione/Avventura: God of War Ragnarok
  • Miglior Gioco di Ruolo: Elden Ring
  • Miglior Picchiaduro: Multiversus
  • Miglior Gioco per la Famiglia: Kirby e La Terra Perduta
  • Miglior Simulazione/Strategico: Mario + Rabbids Sparks of Hope
  • Miglior Gioco Persistente: Final Fantasy 14
  • Miglior Indie: Stray
  • Miglior Gioco Mobile: Marvel Snap
  • Miglior Supporto della Community: Final Fantasy 14
  • Miglior Sports/Racing: Gran Turismo 7
  • Miglior Multiplayer: Splatoon 3
  • Miglior Indie di Debutto: Stray
  • Miglior Adattamento: Arcane League of Legends
  • Players Voice: Genshin Impact
  • Content Creator dell’Anno: Nibellion
  • Miglior Esports Game: Valorant
  • Miglior Esports Athlete: Jacob Yay Whiteaker
  • Miglior Esports Team: Loud
  • Miglior Esports Coach: Matheus “bzkA” Tarasconi (LOUD, Valorant)
  • Miglior Esports Event: League of Legends World Championship 2022

Elden Ring guadagna il premio più ambito, ossia quello di Gioco dell’Anno, mentre Go d of War Ragnarok è il titolo che ha vinto in più categorie (ben 6). La corsa per questa edizione di The Game Awards, si sapeva, era a due tuttavia ci sono altri titoli che vanno menzionati, in particolare Stray per aver dominato la classifica dei titoli indie e Final Fanatsy 14 per il continuo supporto.

I The Game Awards 2022 hanno dato il loro verdetto, tuttavia ci saranno altre occasioni per premiare i titoli usciti nel corso di quest’anno. Forse altri titoli riusciranno a guadagnare qualche premio, oppure avremo ulteriori conferme per quelli già visti.

I nostri complimenti vanno a tutti i vincitori e ai partecipanti.

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Activision Blizzard-Microsoft: l’UE vuole che Call of Duty venga ancora giocato su PlayStation

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Microsoft acquisirà Activision Blizzard: cosa vuol dire?

L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è una della operazioni più grandi che si siano mai verificate nel mondo del gaming (e probabilmente dell’intrattenimento in senso generale), la cifra relativa a questa acquisizione fa girare la testa: ben 68,7 miliardi di dollari che verranno sborsati da Microsoft. In realtà la notizia dell’operazione risale agli inizi di quest’anno, ora però l’UE ha deciso di rincuorare tutti i fan di una delle più importanti serie di Activision Blizzard – ossia Call of Duty – dicendo che lavorerà perché quest’ultima rimanga disponibile ancora per PlayStation.

A dare la notizia è Ricardo Cardoso, Deputy Head of Unit Interinstitutional & Outreach Views dell’Unione Europea, attraverso un post del suo profilo Twitter. Di seguito il messaggio, accompagnato da una nostra traduzione:

La Commissione sta lavorando per assicurare che voi possiate ancora giocare a Call of Duty su altre console (fra queste anche PlayStation). Nella nostra lista delle cose da fare c’è inoltre: aggiornare le immagini di repertorio. Questi videogiocatori hanno dei controller con i cavi mentre Xbox e PlayStation hanno (controller, ndr) senza fili circa dal 2006!

Il messaggio è una risposta al post del profilo EU Competition – il profilo della parte della Commissione Europea deputata al controllo delle leggi sulla concorrenza – il quale riporta la notizia che la Commissione sta investigano sull’acquisizione che ha coinvolto Activision Blizzard e Microsoft. Quest’operazione continua a far parlare di sé, in particolare quando si tratta di serie dal successo e dalla risonanza così ampli come Call of Duty. Vedremo quali saranno i risultati di tutto ciò.

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