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Skyrim: un fan defunto potrebbe far parte di The Elder Scrolls VI

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Di lui sappiamo molto poco. Sappiamo che si chiama Colton ‘Colt’ Meredith ed ha 24 anni. Sappiamo che è un grande fan di Skyrim e che gli piacerebbe far parte del gioco.

Purtroppo però, le frasi che abbiamo appena scritto sono sbagliate. Si chiamava Colton ‘Colt’ Meredith, aveva 24 anni, era un grande fan di Skyrim e gli sarebbe piaciuto far parte del gioco. Così, al passato. Perché Colt si è tolto la vita pochi mesi fa e non é più tra noi.

Questo è quello che racconta su twitter la fidanzata del ragazzo deceduto prematuramente. La giovane ha rilasciato una intervista anche al portale Hey Poor Player prima che la sua storia finisse su Forbes.

Ricostruiamo l’accaduto. La ragazza, che sui social è conosciuta come Raven Ash, ha pubblicato a fine agosto alcuni screenshot provenienti da vecchi post del suo fidanzato. Spulciando le immagini e leggendo la descrizione emerge una storia struggente: il giovane era un fan di Skyrim, al punto che gli sarebbe piaciuto far parte del gioco. Utilizzando Twitter la giovane ha quindi deciso di rivolgere un singolare appello ai publisher di Bethesda.

Dopo aver trovato la forza di avviare il titolo che il fidanzato tanto amava, ha provato a utilizzare l’editor dei personaggi presente nel gioco per ricrearne le fattezze ed esaudire in qualche modo il suo desiderio. Solo che la cosa non le pareva abbastanza, desiderava la realizzazione postuma di questo grande sogno di Colt. Essere parte integrante del gioco.

Così Raven ha semplicemente taggato Bethesda nel suo post chiedendo alla compagnia se fosse possibile fare qualcosa al riguardo, magari in The Elder Scrolls VI. Se vi serve il design per qualche personaggio, ecco, lui ci avrebbe tenuto molto, ha scritto nel suo post.

Dopo appena 5 giorni un nuovo post. Stavolta lo screen era quello di un messaggio privato inviatole proprio da Bethesda. Non possiamo fare promesse, ma vedremo cosa si riuscirà a fare. Teniamoci in contatto, si legge nella mail inviata dagli autori del GDR a tema fantasy.

I dettagli della storia di Colt hanno convinto Raven e altre associazioni che si occupano di prevenzione dei suicidi a rivolgere un ulteriore appello a Bethesda. Se l’NPC con le fattezze di Colt dovesse davvero finire nel sequel di Skyrim, sarebbe bello che rivolgesse al giocatore delle frasi di incoraggiamento, hanno detto.

Non sei solo, non avere paura a chieder aiuto quando ne hai bisogno. Queste le parole che Colt potrebbe ripetere ai tanti amici digitali che non conoscerà mai. e dovessero aiutare anche una sola persona in difficoltà, ne sarà valsa la pena, ha commentato Raven.

Certo, probabilmente ci sarà da attendere un po’ prima di vedere il sesto capitolo della serie, ma abbiamo un motivo in più per essere pazienti.

Un piccolo barlume di speranza per il giovane di vivere ancora, seppur digitalmente, all’interno di un’opera che con ogni probabilità avrebbe adorato. Non solo. Colt avrà la possibilità di incoraggiare altri che affrontano gli stessi oscuri pensieri che se lo sono portato via. Dare un aiuto, seppur minimo, a chi ha bisogno di una parola di conforto in un momento difficile. Spesso non ci si accorge di quanto, chi sta intorno a noi, vorrebbe solo sentirsi dire che non si è da soli e che qualcuno disposto ad aiutare c’è sempre.

Un applauso però va rivolto anche alla giovane ragazza che, al netto del lutto, è riuscita ad ottenere una vittoria più grande di quanto si potesse immaginare. Ora l’uomo che amava e che lei conosceva farà parte della vita di tanti altri videogiocatori con la passione per i mondi fantasy e avrà modo di tendere lor la mano nel caso in cui ne avessero bisogno. Degli amici coi quali, se fosse ancora vivo, avrebbe condiviso gioie e dolori che solo un videogame è in grado di dare.

No. Non stiamo piangendo. Voi state piangendo.

Se dovesse succedermi qualcosa, cancellate la mia cronologia.

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Animal Crossing: Pocket Camp termina il servizio, in arrivo l’app a pagamento

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Animal Crossing: Pocket Camp

ha terminato il proprio servizio dopo 7 anni, il gioco, presente sugli store iOS e Android, ha definitivamente chiuso i battenti Giovedì 28 Novembre 2024, alle 15:00 UTC+01:00.
La sua chiusura è stata annunciata lo scorso 22 Agosto tramite i canali social ufficiali di Pocket Camp, promettendo però una versione a pagamento in cui è possibile trasferire i propri dati: Animal Crossing: Pocket Camp – Complete.

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La nuova app, disponibile dal 3 Dicembre di quest’anno, avrà un prezzo iniziale di 9.99€ su tutti gli store, lo sconto sarà disponibile fino al 31 Gennaio 2025. Dopodiché il prezzo base sarà di 19.99€

Ma quali sono le differenze?

La prima grande novità è la possibilità di giocare off-line, il gioco infatti non prevede il sistema pseudo multi-player utilizzato fino ad ora, che permetteva l’aggiunta di amici tramite un codice amico, con conseguente possibilità di visitare il loro campeggio, baita, camper; e quello di compra-vendita tramite le piattaforme di “bancarella”.
Tutte queste funzioni, dunque verranno rimosse.

Rimossi anche gli acquisti in app: non sarà infatti presente la valuta dei “biglietti foglia”, ovvero token acquistabili o guadagnabili tramite particolari sfide, validi per oggetti e biscotti a edizione limitata.

Saranno inoltre presenti nuove meccaniche, come quella delle “carte amicizia” con i propri amici animaletti, e i token foglia (sostituti ai biglietti foglia), una nuova valuta che è possibile guadagnare tramite le attività in-game.

E Animal Crossing New Horizons?

Con grande disappunto di molti videogiocatori fruitori della console Nintendo Switch e, di conseguenza, di Animal Crossing New Horizons, sono passati oltre tre anni dall’ultimo aggiornamento del titolo. Dall’uscita del DLC “Happy Home Paradise”, arrivato in concomitanza all’update 2.0, Nintendo ha intrapreso un lungo silenzio in relazione al franchise di Animal Crossing per console.

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Nonostante la Nintendo avesse specificato si trattasse dell’ultimo aggiornamento gratuito, i giocatori -me compresa- non avrebbero mai immaginato un silenzio lungo più di tre anni.

Ultimamente, però, alcuni fan hanno formulato l’ipotesi possano esserci novità in arrivo, grazie alla recente collaborazione del franchise con il brand Lego.

Non ci resta dunque che aspettare e, nell’attesa, provare il nuovo gioco mobile, Animal Crossing: Pocket Camp – Complete.

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Videogiochi: quanta energia consumano le console? 

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In un periodo dove si cerca di risparmiare il più possibile in termini di consumi energetici anche l’uso delle nostre console di gioco può fare la differenza. Playstation, Xbox e Wii, seppur non vengano utilizzate tutto il tempo, rimangono costantemente collegate alla corrente e di conseguenza usano una quantità di energia elettrica non indifferente. 

Le case produttrici delle console per il gaming come Xbox hanno quindi deciso di creare delle modalità di aggiornamento che permettono a chi le effettua di risparmiare energia e di conseguenza spendere meno in bolletta. 

I consumi delle console

È estremamente difficile definire esattamente la quantità di energia utilizzata da una console da gioco come Playstation, Wii o Xbox. Questo perché questi apparecchi cambiano e si evolvono molto velocemente e utilizzano tantissime piattaforme e componenti tecnologiche diverse che permettono di avere una qualità di gioco e video estremamente alta (che in termini di energia costa!). 

Se comparato all’uso di energia di un dispositivo mobile come un computer, le console consumano tanto quanto quest’ultimo.

Xbox e il nuovo aggiornamento per sprecare meno energia

L’aggiornamento firmware di Xbox prevede anche una funzione di risparmio energetico. Installare l’aggiornamento sulla propria console è molto semplice e per farlo bisogna eseguire degli step:

  1. Premere il pulsante Xbox sul controller della console
  2. Cliccare la sezione chiamata Profilo e Sistema 
  3. Andare nell’area che riguarda le Impostazioni 
  4. In seguito premere sul tasto Generali
  5. Optare per l’opzione Risparmio Energia
  6. Infine selezionare l’opzione Arresta 

Scaricando questo aggiornamento la propria console sarà in grado di spegnersi autonomamente dopo che essa non viene utilizzata per qualche tempo, attivare in modo autonomo gli aggiornamenti seguenti e di distribuirli durante le ore del giorno in cui il costo dell’energia è minore

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Chrono Cross: il titolo è stato rimasterizzato per un motivo ben preciso

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Chrono Cross è un videogioco di genere GDR (gioco di ruolo) alla giapponese che era stato sviluppato e pubblicato, verso la fine del 1999, dalla famosa casa di produzione nipponica Square, in seguito divenuta Square Enix grazie alla fusione avvenuta nel 2003. Il titolo in parola si pone sulla stessa linea del famoso (e bellissimo) Chrono Trigger – altro GDR di qualche anno prima -, anche se non ne rappresenta un vero e proprio seguito. Nel corso del 2022 Chrono Cross è stato oggetto di una rimasterizzazione che è nata da un motivo ben preciso: gli sviluppatori temevano che il titolo potesse diventare ingiocabile.

Sono proprio gli sviluppatori di Square Enix che, di recente, hanno chiarito questo punto. Il producer della remaster, Koichiro Sakamoto, ha detto a proposito di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition (le sue parole sul sito dedicato GamesRadar):

Al tempo del lancio del progetto, Chrono Cross rischiava di diventare ingiocabile. C’era un servizio di Archivio Giochi per PlayStation 3 che permetteva di giocare ai titoli della PlayStation 1. La PlayStation 4, però, era già sul mercato. Non sapevamo ancora se il servizio di Archivio Giochi ci sarebbe stato anche per PlayStation 4. Sembrava che Chrono Cross potesse diventare ingiocabile. Dunque è stato messo in piedi un progetto di remaster. Questa è la storia”.

Al di là dell’aneddoto, di interesse magari per coloro che hanno apprezzato il gioco e – in generale – per gli amanti del genere, ciò che può essere uno spunto di riflessione è il motivo che ha portato alla remaster. Da fruitori del medium videoludico siamo portati (spesso) a non pensare alle motivazioni che stanno dietro le scelte di una casa di sviluppo, valutiamo l’offerta del mercato e compriamo quello che ci piace. Un videogioco porta con sé una storia, fatta di persone e scelte, e questi episodi servono a ricordarcelo.

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