Ultime notizie dagli AmPm: il duo giapponese mascherato collabora con la rivoluzionaria artista Doul, diventata famosa su Spotify RADAR, per una nuova canzone e un nuovo video.
Con la loro hit di debutto nel 2017 ‘Best Part Of Us feat. Michael Kaneko’, che ha raggiungo più di 35 milioni di ascolti solo su Spotify, il fan base del duo mascherato giapponese Ampm si è ampliato per raggiungere persone in tutto il mondo. Ora pubblicano il loro nuovo singolo digitale ‘On The Black and White feat. Doul’, una collaborazione con l’artista emergente Doul.
AmPm ‘On The Black and White feat. Doul’ video musicale
‘On The Black and White feat. Doul’ è una canzone scritta insieme alla musicista teenager Doul, che sta facendo tanto parlare di lei dal suo debutto dell’anno scorso. La canzone mette insieme i testi della giovane cantante, incentrati unicamente sui suoi problemi interiori con un modo di esprimersi sincero e confessionale. I suoi sentimenti vengono comunicati musicalmente su una linea melodica leggera ma bellissima, barre rap sovrapposte e un suono groove di impatto.
La pubblicazione digitale è accompagnata da un video musicale diretto da BOAT, il team creativo da Fukuoka che ha originariamente collegato AmPm con Doul. Registrato a Fukuoka, il video cattura una visione sorprendentemente matura sulla vita della giovane artista Doul. Nonostante indossino (come sempre) la loro maschera, anche i membri di Ampm lasciano sull’ascoltatore un’impressione duratura.
Doul, giovane promessa della musica giapponese
Doul, che ha scritto il testo e la musica per la sua canzone, è un’artista giapponese di 17 anni la cui svolta internazionale è iniziata quando il suo account Instagram è stato seguito da un produttore venerato a livello mondiale: Diplo. Lei produce ogni aspetto della sua stessa musica: dai testi allo stile e ai video. Doul è stata selezionata da Spotity come parte del suo ‘RADAR: Early Noise 2021’, una playlist che mostra artisti emergenti con un potenziale per il successo globale e lei è chiaramente al cuspide di cose molto grandi.
Nei commenti da parte di AmPm e Doul, gli artisti hanno espresso ammirazione reciproca e la loro aspirazione creativa per questa collaborazione.
Commento dagli AmPm
“Noi siamo interessati a Doul da quando ascoltammo il suo pezzo ‘16yrs’, e chiedemmo al team BOAT in Fukuoka di presentarci. Quando come AmPm abbiamo suonato a un evento chiamato The Creators lo scorso ottobre a Fukuoka, all’improvviso l’abbiamo invitata a unirsi a noi alla fine del nostro set, e così siamo passati direttamente dall’incontro per la prima volta all’esibizione insieme sul palco. Questo è stato il punto di partenza di questa collaborazione.”
“Abbiamo realizzato un sacco di tracce demo e le abbiamo date a Doul, chiedendole di aggiungere una melodia e un testo a qualunque traccia le piacesse. Poi abbiamo registrato la canzone a Fukuoka. La traccia ha un loop ritmico e un groove dal suono impegnato, e Doul canta e rappa nel suo stile unico parlando dei conflitti che deve affrontare nella sua vita “.
Copertina del CD di AmPm e Doul
Commento di Doul
“Questa era la prima volta che apparivo in una pubblicazione di un altro artista, quindi è stata una nuova esperienza. Spero che il testo significhi qualcosa di diverso per ogni ascoltatore e si facciano diverse domande. Personalmente mi piacerebbe poter ascoltare la risposta di tutti. La canzone evita l’idea diffusa che “il nero è uguale a scuro e pauroso mentre il bianco è uguale a bellezza e vuoto” perché so per esperienza che ci sono delle cose che non puoi capire fino in fondo finché non le combatti da solo.”
“Mi è molto piaciuto lavorare con AmPm e BOAT, e l’incontro tra la loro grandiosità con il mio “Doostyle” ha creato una produzione interessante. Il video è grandiosamente cool, quindi per favore andatelo a vedere! Stavamo gelando quando l’abbiamo registrato!”
A proposito degli AmPm: il duo giapponese
Gli AmPm sono un duo di produttori mascherato dal Giappone che ha avuto un grande impatto globale con il loro brano di debutto di marzo 2017, “Best Part of Us”. Lo stesso anno, sono stati l’unico artista giapponese a esibirsi a Spotify On Stage, un festival in Indonesia ospitato da Spotify. Nel 2018, hanno dominato i palcoscenici di tutto il mondo, dall’Ultra Miami agli spettacoli in Corea e Giappone, e persino portando un concerto da protagonisti a New York. Oltre a pubblicare la propria musica originale, gli AmPm hanno remixato brani di famosi artisti stranieri come Afrojack, R3HAB e Nicky Romero, insieme a remix di rinomati artisti giapponesi come Gesu no Kiwami Otome (‘Black Parade’) e MONKEY MAJIK (‘Tokyo Lights’) e la produzione del brano di Ken Hirai “Holic”. Collaborando con una pletora di cantanti di musica dance, hanno pubblicato più di 20 tracce fino ad oggi. A marzo 2019 sono stati premiati al Digital Contents of the Year 2018/24 ° AMD Award, vincendo il Premio Speciale della Giuria. Nel giugno 2019, hanno prodotto “All For You” di V6. Oggi gli AmPm sono una delle esportazioni musicali più richieste dal Giappone, con fan sia tra gli artisti che tra gli amanti della musica.
Doul, cantante giapponese
Doul è un artista di 17 anni di Fukuoka, in Giappone. Questa musicista totalmente autoprodotta è stata inclusa nella playlist “RADAR RAD Early Noise 2021” di Spotify, una serie che ha contribuito a far scoprire molti artisti nel corso degli anni. Nel settembre 2020, il suo singolo di debutto “16yrs” è sembrato apparire dal nulla, ottenendo improvvisamente ascolti in più di 90 paesi in tutto il mondo. È già stato aggiunto a più di 9.000 playlist, comprese le principali playlist negli Stati Uniti. Il giorno dell’uscita della canzone, Doul è stata inaspettatamente seguita su Instagram da Diplo, accrescendo la sua fama che continua ancora oggi.
L’ultimo singolo di Doul “Howl” è stato pubblicato a dicembre ed è stato un altro singolo sensazionale, classificandosi al numero 7 della Viral 50 Japan di Spotify. Con quasi zero visibilità mediatica pianificata, la voce, la musica e l’identità di Doul hanno attirato fan della Generazione Z da tutto il mondo.
Un talento che sfida nazionalità e confini, che potrebbe esistere solo qui e ora. Un’artista nata nella generazione di YouTube che prende in prestito liberamente e inconsciamente dalla musica, dalla moda e dall’arte dagli anni ’60 al 2021, svolazzando con leggerezza oltre le epoche, i generi, i confini e i sessi. La musica e le opere visive che Doul produce sono nostalgiche ma trasmettono un senso di disagio completamente moderno. Nel frattempo, la sua arma segreta – il suo incredibile potere comunicativo nelle esibizioni dal vivo – è ancora sconosciuta ai più; una volta che tutta la portata dei suoi talenti sarà stata liberata, non ci sarà modo di fermarla.
Doul, cantante giapponese che ha collaborato con gli AmPm
Gli AmPm incidono per l’etichetta Avex Trax, una delle aziende leader nel campo della musica dance dal Giappone, la stesse dell’incredibile duo di manichini FEMM.
Silvio Franceschinelli si occupa di lingue, oriente, eventi, viaggi. Tra le cose che ha fondato: la scuola di lingue Il Mulino, l'Associazione Ochacaffè, il collettivo artistico K-ble Jungle. Tra le cose con cui collabora: Comicon di Napoli, Festival del Fumetto a Milano, Lucca Comics and Games, Etna Comics di Catania, e altri festival a tema nerd. Tra le cose che gli piacciono: leggere, bere, far festa, mettersi in gioco.
Dopo il successo della prima stagione dell’adattamento animato di Sakamoto Days, la produzione ha confermato una seconda stagione per l’estate 2025. La serie segue Taro Sakamoto, ex assassino leggendario che ha abbandonato la sua vita da killer per gestire una drogheria con la famiglia. Quando il suo passato torna a bussare alla porta, però, Sakamoto si ritrova costretto a tornare in azione, sempre con un pizzico di humor. Se vuoi arrivare preparato alla nuova stagione, ecco perché dovresti recuperare il manga.
Di cosa parla Sakamoto Days
Sakamoto Days è una commedia d’azione in cui si mescolano gag surreali e combattimenti spettacolari. Il protagonista è un uomo grassottello e apparentemente innocuo, ma dietro l’aspetto bonario si nasconde un ex sicario che non ha perso le sue abilità. La storia esplora il rapporto con la moglie e la figlia, gli ex colleghi di Sakamoto e una miriade di killer stravaganti che cercano di ucciderlo per guadagnare una taglia.
Perché leggere il manga prima della stagione 2
L’anime ha adattato solo i primi archi narrativi, mentre il manga di Yuto Suzuki è già arrivato a oltre venti volumi in Giappone. Leggendo il fumetto potrai approfondire personaggi come Shin e Lu, scoprire i nuovi antagonisti e seguire battaglie che probabilmente non vedremo animare prima del 2026. Inoltre il tratto dinamico di Suzuki rende le scene di combattimento ancora più coinvolgenti e offre dettagli che l’animazione potrebbe semplificare.
Dove recuperare i volumi
Online.Se inSeIn Italia la serie è pubblicata da Panini Comics, con volumi facilmente reperibili in fumetteria e onliSe ti piacciono i manga d’azione, ti consigliamo di leggere anche i nostri approfondimenti su Kaiju No. 8 e Jujutsu Kaisen, due serie che stanno rivoluzionando il genere. Per saperne di più sull’annun dell
Se ti piacciono i manga d’azione, leggi anche i nostri articoli su Kaiju No. 8 e Jujutsu Kaisen, due serie che stanno rivoluzionando il genere. Per saperne di più sull’annuncio della seconda stagione dell’anime, consulta il pezzo dedicato pubblicato da GameRant.a seconda stagione dell’anime, puoi consultare l’articolo dedicato su GameRant.ne;GameRantle edizioni inglesi sono disponibili fino al volume 17. Per chi preferisce il digitale, diverse piattaforme offrono gli e‑book a prezzi contenuti. Approfittare di questi mesi per mettersi in pari ti permetterà di goderti la seconda stagione senza spoiler e di apprezzare pienamente l’evoluzione dei personaggi.
I ballerini di K-Pop danzano soprattutto per una grandissima passione verso i loro idoli coreani, allenandosi in cameretta con Just Dance, ritrovandosi tra amici in piazze e parcheggi con le casse acustiche come trent’anni prima facevano i break dancer, e imparando a memoria testi di canzoni in una lingua che non conoscono. Per chi ama il K-Pop ballare è alla base di tutto!
Loghi di K-ble Jungle e K-Pop Dance Fight Fest
I contest di K-Pop in Italia
Da una quindicina d’anni hanno anche la possibilità di mettersi alla prova davanti ad una giuria in sfide chiamate K-Pop contest, spesso ospitate da festival del fumetto, del cosplay e della cultura pop. Questi contest, nati per rafforzare la community e dare ai ballerini la possibilità di esibirsi su un palco davanti ad un pubblico, sono nel tempo diventati veri e propri eventi centrali nella cultura giovanile. Da raduni amatoriali quasi improvvisati siamo arrivati ad un campionato italiano di danza K-Pop, diviso in selezioni regionali sparse in tutta Italia, finali per crew a Napoli e per solisti a Bergamo, il tutto organizzato dal festival Comicon e dal collettivo K-ble Jungle, supportati da una decina di associazioni e scuole di danza locali, tra cui Coreapoli, TKC, DASK, OK-B3ATZ, Ciac, Arrosticini&Kpop, e molte altre.
Dal 2024 il campionato italiano diventa addirittura un contest europeo di K-Pop, raccogliendo alcuni tra i Paesi europei dove il movimento K-Pop è più radicato, con selezioni regionali e nazionali seguiti da una finalissima a Catania, anche questa organizzata da Comicon e K-ble Jungle, con direzione artistica di Silvio Franceschinelli.
Le nazioni partecipanti alla prima edizione sono state Francia (i vincitori!), Repubblica Ceca, Lettonia, Spagna, Austria, Polonia e naturalmente Italia.
I finalisti europei del contest K-Pop a Etna Comics
Il K-Pop: ballare a Etna Comics e Comicon
La finale italiana è organizzata da Comicon, con l’ultima tappa per i solisti a Bergamo e per le crew a Napoli. La finalissima europea è ospitata e supportata da Etna Comics, il più grande festival siciliano di cultura pop. Due festival dove non solo godersi le selezioni regionali che porteranno alla finale nazionale dell’anno successivo e le finali nazionali ed europee, ma anche un intenso programma di conferenze e incontri, mostre, random dance e concerti, feste serali all’insegna della musica asiatica, coreana e giapponese soprattutto.
Le KJ Nights sono le feste a tema K-Pop e J-Pop
Contatti
Per contatti riguardo il K-Pop contest nazionale ed europeo si prega di contattare Silvio Franceschinelli, responsabile organizzativo.
Il 28 giugno Firenze è stata protagonista della seconda tappa degli iKON in tour europeo, parte del loro secondo tour mondiale dal titolo “Take off”, iniziato lo scorso 5 maggio con il primo spettacolo a Seoul. Ho avuto il piacere di far parte del pubblico di un concerto che per me significa moltissimo, dato che seguo gli iKON dagli inizi, e le mie aspettative sono state più che ripagate.
La band
Prima di passare al racconto di questa bellissima esperienza, qualche informazione di base sul gruppo: gli iKON sono stati uno dei gruppi maschili di punta della YG Entertainment, una delle tre maggiori compagnie di intrattenimento in Corea, prima di cambiare agenzia all’inizio del 2023 dopo la scadenza del loro contratto e spostarsi tutti insieme alla 143 Entertainment, che gli ha permesso di intraprendere il tour mondiale. Originariamente il gruppo era composto da 7 membri: B.I. Jinhwan (JAY), Yunhyeong (SONG), Bobby, Donghyuk (DK), Junhoe (JU-NE) e Chanwoo (CHAN), ma nel 2019 il leader B.I si è visto costretto a lasciare il gruppo, riuscendo tuttavia a continuare la propria carriera musicale da solista. I
l loro debutto risale al 2015 con l’album “Welcome Back” e la canzone dal titolo “My Type” (취향저격), ma in moltissimi li ricordano soprattutto per il grande successo del 2018 “Love Scenario” (사랑을 했다), brano che ha contribuito ad aumentare ulteriormente la fama degli iKON tanto da essere considerata la loro canzone simbolo.
Gli iKON sul palco del Nelson Mandela Forum
Il concerto
È la prima volta in quasi 10 anni di carriera che gli iKON tengono dei concerti in Europa, e tutte e tre le date sono state un grande successo: i ragazzi si sono infatti esibiti prima in Germania, ad Essen, poi a Firenze, ed infine a Parigi. L’Italia sembra aver catturato gli iKON con l’arte, il buon cibo, ma soprattutto un pubblico caloroso che ha restituito loro tutto l’amore che gli hanno dimostrato con la loro performance. Dall’apertura fino all’encore nessuno è riuscito a rimanere seduto, e il gruppo stesso ha più volte incitato i fan a scatenarsi sugli spalti e ballare insieme a loro. Il modo in cui i ragazzi interagiscono con il pubblico, in particolare Bobby, è qualcosa di veramente speciale e che tutti hanno apprezzato, ed ha reso l’esperienza ancora più travolgente. Gli iKON sono degli entertainer a tutto tondo: guardandoli dal vivo si riesce davvero a capire quanto siano appassionati del loro lavoro, quanto si divertano a stare sul palco e a coinvolgere gli iKONIC durante l’intera durata della performance, dal parterre fino all’ultima fila delle gradinate. Persino i ment, momenti in cui i membri fanno una pausa dalle loro intense coreografie parlando e facendo giochi insieme al pubblico, sono stati piacevoli e divertentissimi, con i ragazzi che hanno raccontato come hanno passato i due giorni prima del concerto e ci hanno deliziato con il loro italiano riempiendoci di grazie e ti amo.
In poco più di 2 ore di concerto abbiamo potuto ascoltare i loro più grandi successi, insieme a parte del loro nuovo album (che porta lo stesso nome del tour, Take off) in un percorso pieno di emozioni che spaziano dal puro divertimento con brani quali Rhythm Ta (리듬 타) e Bday (벌떼), alla malinconia che accompagna pezzi come Why why why (왜왜왜) e Goodbye Road (이별길). Un altro momento che ha sicuramente catturato il cuore degli iKONIC è stato quello delle esibizioni soliste dei membri JAY, JU-NE, DK e SONG: dall’oceano di torce accese durante la cover di Love on the brain di Rihanna interpretata da JAY, alla performance di JU-NE con la sua Want you back accompagnato dalla chitarra, fino alla vera e propria scarica di adrenalina con l’intensa Kiss Me di DK e Fighting (으라차차), il brano trot di SONG. L’atmosfera creata dagli iKON è stata quella di una festa che non si è fermata nemmeno con le canzoni più lente e commoventi, e che ha sicuramente avuto un grande impatto sul pubblico, sia per chi è un’iKONIC da anni, sia per chi si considera semplicemente un ascoltatore occasionale. Non c’è dubbio che la serata passata insieme agli iKON sia stata meravigliosa, e speriamo davvero di riuscire a rivederli in Italia molto presto.
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