Ritorna l’unico e inimitabile gruppo internazionale guidato da una cantante metal giapponese: Saeko Kitamae. La produzione del loro album è terminata, e porterà avanti il sogno eterno senza compromessi della cantante metal giapponese: Saeko Kitamae.
Saeko Kitamae è la prima cantante femminile asiatica che ha suonato al Wacken Open Air! (nel 2005), ed ha partecipato al tour della regina del metal Doro nel 2004. Dopo la campagna crowfunding di successo dell’anno scorso, ritorna la spettacolare band SAEKO con alla voce Saeko Kitamae, l’inimitabile cantante giapponese regina del metal.
Dopo un silenzio durato 14 anni, la cantante torna nuovamente alla luce del sole, supportata da grandi membri.
La bella cantante metal giapponese Saeko Kitamae
Membri attuali della band SAEKO
Voce & Tastiera: la cantante metal giapponese Saeko Kitamae Chitarra & Tastiera: l’italiano Guido Benedetti (Trick Or Treat) Basso: dall’Italia Alessandro Sala (Rhapsody Of Fire) Batteria: il tedesco Michael Ehre (Primal Fear, Gamma Ray, The Unity etc.)
RETURN OF ETERNAL DREAMER WITHOUT COMPROMISE
La cantante giapponese non si è minimamente compromessa, ed ha messo in atto la sua visione. Trasferendosi di nuovo dal Giappone in Germania per la sua musica, ha scelto i migliori artisti italiani e tedeschi. Il primo passo è stata la campagna crowdfuding lanciata nel 2020 che è stata un grande successo, superando rapidamente i ¥ 2.000.000 (circa € 15.400).
A seguire, il 31 Marzo è terminata la masterizzazione del nuovo album nello studio Woodshed, in Germania. Sono ora pronti a conquistare Europa e Giappone.
Saeko Kitamae in studio di registrazione
Stile del disco
La musica dei SAEKO è un risultato unico, creato dalla fusione di elementi giapponesi ed europei. Un progetto considerato dai media internazionali come avente “una propria identità musicale ma con un tocco esotico” già nel 2004,. L’identità individuale è ancora più sviluppata nel nuovo album.
Si sviluppa lungo la storia concettuale del protagonista che si reincarna attraverso diverse aree del mondo per trovare delle risposte. La miscela unisce elementi classici/folk di ogni area e li combina con un approccio metal, producendo così musica di cui nessuno ha mai sentito parlare. Tutti i testi sono stati scritti dalla cantante stessa, mentre la musica è stata creata da Saeko e GUIDO BENEDETTI. La combinazione perfetta tra la sua voce e la chitarra di Guido è accompagnata dal basso di ALESSANDRO SALA e dal suono della Batteria di MICHEAL EHRE. L’album è stato prodotto da Saeko, Guido e V. SANTURA, il famoso ingegnere del suono conosciuto per i suoi lavori elaborati con diversi artisti come Triptykon, Obscura, Secrets of the Moon, anche conosciuto come il chitarrista di Triptykon, Dark Fortress etc, e co-prodotto da EDDY CAVAZZA.
Sono presenti anche musicisti d’onore come DEREK SHERINIAN (Sons of Apollo, Planet X, ex Dream Theater).
Si tratta di un’esperienza indimenticabile, creata dall’atteggiamento senza compromessi di Saeko Kitamae insieme alla collaborazione dei migliori artisti italiani/tedeschi. Una musica a volte tranquilla e riflessiva, altre potente e risonante, con testi in inglese, giapponese, tedesco, e anche hawaiano e sanscrito.
Titolo e pezzi nel disco
HOLY ARE WE ALONE
01. CIRCLE OF LIFE 02. JAPAN: IN MY DREAM 03. SYRIA: MUSIC, MY LOVE 04. UK: NEVER SAY NEVER 05. GERMANY: REBELLION MISSION 06. INDIA: FAREWELL TO YOU I (From Father to Son) 07. BRAZIL: SPLINTERS OF THE SUN 08. HAWAII (USA): FAREWELL TO YOU II (From Mother to Daughter) 09. RUSSIA: HEROES 10. HOLY ARE WE ALONE
Il disco è per ora chiuso in sala di registrazione, ma potremo presto apprezzarlo su tutti i negozi digitali e servizi di streaming.
Link per seguire la cantante metal giapponese Saeko
Silvio Franceschinelli si occupa di lingue, oriente, eventi, viaggi. Tra le cose che ha fondato: la scuola di lingue Il Mulino, l'Associazione Ochacaffè, il collettivo artistico K-ble Jungle. Tra le cose con cui collabora: Comicon di Napoli, Festival del Fumetto a Milano, Lucca Comics and Games, Etna Comics di Catania, e altri festival a tema nerd. Tra le cose che gli piacciono: leggere, bere, far festa, mettersi in gioco.
Nei giorni scorsi è impazzata agli onori della cronaca la storia di Akihiko Kondo, 38enne giapponese che nel 2018 si è sposato. E fin qui niente di strano. Ma ecco perché la notizia ha fatto il giro del mondo: lui è un impiegato dell’amministrazione di Tokyo, lei un “vocaloid”, un sintetizzatore software, in forma di ologramma. Il fenomeno (chiamato fictosessualità) in particolare nel Paese del Sol Levante non è una novità, ma di recente sui social la discussione intorno al romanticismo da fiction è diventato un trend piuttosto dibattuto.
Il fatto è stato ripreso dal New York Times e come spesso capita con le stranezze tutte giapponesi, in Occidente si fa fatica a capire come una persona possa felicemente (ma non civilmente) essere sposata con un ologramma. Tra l’altro lei ha un nome, si chiama Hatsune Miku, è una ragazza dai capelli azzurri che fa la cantante e vanta collaborazioni con artisti internazionali (ovviamente tutta finzione).
L’uomo però si dice più che soddisfatto di questa relazione: in passato era stato scaricato da alcune donne in carne ed ossa ed era pure stato bullizzato dai colleghi di lavoro, cadendo così in una profonda depressione, ma l’incontro con Miku ha rappresentato una vera e propria ancora di salvezza.
La svolta in questa relazione è arrivata nel 2017 grazie a un Gatebox, un macchinario da 1300 dollari che ha consentito ai suoi proprietari di interagire con i personaggi amati tramite ologrammi e pure di sposarli.
My name is Akihiko Kondo. My job is a civil servant. I married Hatsune Miku, who lives in my house. About 15 years ago, I was bullied at work and took a leave of absence, but thanks to her I was able to return to work. She saved me. I love Hatsune Miku. I am very happy. pic.twitter.com/5RHyBIe0yg
Sembra un rapporto impossibile tra i due sposini, eppure Kondo dice di essere innamorato e felice. La pratica ha un nome e si chiama “fictosessualità” e riguarda persone che provano attrazione sessuale per figure immaginarie. Il New York Times sostiene addirittura che siano “decine di migliaia” i fictosessuali al mondo con una concentrazione particolare proprio in Giappone.
La ricerca scientifica sulla fictosessualità
Uno studio del 2021 pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Psychology ha analizzato il fenomeno dei fictosessuali. La ricerca fornisce un’analisi esplorativa dei concetti di fictosexuality, fictoromance e fictophilia, termini nuovi, con il quale è importante imparare a confrontarsi.
Queste etichette indicano un forte sentimento di amore, infatuazione o desiderio per un personaggio immaginario. Gli autori hanno tenuto a sottolineare come l’intenzione non fosse quella di far apparire i fictosexual come persone disturbate, infatti, al momento, il fenomeno non è riconosciuto come condizione diagnostica specifica dall’Organizzazione mondiale della sanità. Tuttavia, emozioni e sentimenti nei confronti di personaggi immaginari possono generare disagio poiché le persone non possono interagire con i personaggi nello stesso modo in cui fanno con altri esseri umani. Se perdurante, l’assenza di contatto fisico potrebbe quindi causare danni psicologici.
Chi di noi non si è innamorato del personaggio di un manga o anime? Per Kondo e Miku questa è diventata la loro “realtà”. Non si fa fatica a immaginare quanto un personaggio immaginario possa aiutare ad uscire da un momento difficile, sappiamo bene quanto in alcuni momenti della vita un buon libro o un film non ci abbiano aiutato, ma c’è chi si spinge ben oltre.
Nessuno ha il diritto di giudicare una scelta, che in ogni caso è stata fatta con il cuore, certo la stranezza di tutta la storia resta e chi non preferirebbe stringere a sè qualcuno in carne ed ossa piuttosto in fissare gli occhi vuoti di un ologramma? Ma la felicità ha forme molto diverse e se Kondo ha trovato la sua ben per lui!
È evidente che la musica dall’estremo oriente sta scalando le classifiche affascinando le giovani generazioni, e questo in tutte le sue componenti: ritmo, melodie e danza, in primo piano, ma anche i video musicali, il modo di comunicare, il rapporto con i fan. Tutti fattori che dimostrano una cura e una professionalità nel creare arte riscontrabili in poche altre parti del mondo.
Se i giapponesi hanno aperto la strada, i coreani hanno perfezionato tecnica e talento e la Cina sembra essere il prossimo “big thing”.
Anche in Europa alcuni nomi si stanno facendo strada, e proprio in Italia negli ultimi mesi si è fatto conoscere un progetto che sembra promettere di conquistare il cuore dei giovani fan europei grazie alla raffinatezza ed energia di ciò che propongono: le ragazze di Starry Sky KJ sono probabilmente il futuro della musica asiatica in Europa.
Breve storia delle Starry Sky KJ
Nate e cresciute artisticamente nella palestra milanese Starry Sky Dance Studio, sono state scoperte dalla trasmissione radio “Kpop Italy 2017” e sono entrate poi nel collettivo K-ble Jungle, arricchendolo di nuovi ed originali spunti. Un primo spettacolo al Festival del Fumetto di Novegro ha subito attratto l’attenzione addirittura di Striscia La Notizia, e il loro primo esordio ufficiale come Starry Sky KJ, al Be Comics di Padova, ne ha fatto le beniamine del mondo che ama l’Asian Wave. Subito dopo è stata annunciata la presenza al Comicon di Napoli, uno dei palchi più prestigiosi proprio per la musica asiatica.
Se la presenza agli eventi dal vivo le ha fatte conoscere al grande pubblico, ben promette anche la loro presenza online, anche se per ora abbastanza avara di contenuti: il loro profilo Instagram e il canale YouTube sono attivi e di qualità ma non ci inondano di continui post, è la qualità ad attirare più che la quantità.
Starry Sky KJ: l’Asia della musica pop
Le ragioni di un successo
Da esordienti a idol di successo, il passo è stato breve grazie a costumi ben curati, movimenti sinuosi ma elettrizzanti, una coordinazione di gruppo fuori del comune, e non da ultimo la voce calda e particolarissima di Yi Zhou. E’ raro, almeno in Europa, trovare tanti talenti nella stessa formazione, ed il fatto che siano parte del collettivo K-ble Jungle fa da garanzia sulla durata e qualità di questo nuovo progetto, di cui tutti aspettiamo i prossimi passi.
Aspettatevi di trovarle ospiti nei prossimi grossi festival in tutta Italia, e seguitele sui social per sapere dove poterle incontrare dal vivo!
Festeggiare la fioritura dei ciliegi in Giappone è una tradizione antichissima nel Paese del Sol Levante, sentita fortemente dalla popolazione nipponica e – in misura minore negli ultimi anni – anche da stranieri, che decidono di fare un viaggio per ammirare questo spettacolo. Come accade spesso nella lingua giapponese, esiste un termine per indicare la fioritura dei ciliegi, il termine è “hanami”, che letteralmente significa “guardare i fiori”, e nel tempo è diventato sinonimo di questa splendida fioritura. Per celebrare l’evento The Pokémon Company ha deciso di far ballare alcuniPikachu sotto i ciliegi in fiore.
Di seguito potete trovare il video, caricato sul canale YouTube di Pokémon Kids TV:
I tre Pikachu che ballano sotto i ciliegi in fiore accanto a un ruscello ci ricordano che l’hanami è in pieno svolgimento proprio in questo periodo in Giappone, e quale modo migliore di celebrarlo se non accostando due icone del Sol Levante: i ciliegi e i Pokémon.
Pokémon che, proprio in queste settimane, è tornato nuovamente sulla cresta dell’onda – se mai l’ha abbandonata – grazie all’annuncio di Pokémon Scarlatto e Violtetto, i due titoli che introdurranno una nuova generazione di mostriciattoli tascabili, la nona, e che espanderanno ancor di più il già vastissimo mondo di Game Freak. Attendiamo novità a riguardo.