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Daily Kōkishin

Jpop con suoni 8bit: esce Sugar Rush delle FEMM

Le FEMM tornano con una nuova canzone

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Con una combinazione di freddezza mortale e umorismo nero, suoni dai videogames e , il duo di manichini rap FEMM hanno trovato fan tra adolescenti e adulti, influencer nerd e musicisti da tutto il mondo. Tornano con un pezzo Jpop con suoni 8bit, una canzone d’amore noir con toni dolciastri e inquietanti. 

Questo duo altamente artistico ha adottato danze innovative, tecnologia extended reality mixata con la realtà e avatar in 3D per creare incredibili video di una bellezza all’avanguardia. Sono altamente acclamate negli Stati Uniti ed in Europa, oltre naturalmente alla loro madre patria, il Giappone. In Italia sono arrivate nel 2018, grazie all’Associazione Ochacaffè, in tre applauditissimi concerti al Napoli Comicon, che hanno attirato l’attenzione dei fan da tutta Europa. Il Comicon rimane infatti uno dei festival maggiormente attenti alla cultura nerd dall’Asia, con artisti Jrock e Jpop e mangaka giapponesi ospiti di ogni edizione.

Il nuovo video musicale delle FEMM, che accompagna il nuovo single Sugar Rush, è uscito a marzo 2021.

FEMM – Sugar Rush (Music Video)

Il titolo Sugar Rush si riferisce all’essere catturati dalla pericolosa melassa dolciastra dell’amore, perdendo presa sulla ragione e sulla razionalità. E’ un canzone sull’amore, un amore oscuro e pericoloso, con un brillante ritmo elettronico in stile 8bit controbilanciato dalle voci delle FEMM, fredde e digitali. Il risultato è un armonioso suono dolce-amaro che dà dipendenza.

Il video mostra uno stucchevole stile visuale noir, che evoca le oscurità dell’amore. Presenta una performance ipnotica, affascinante della troupe di danza di livello mondiale su uniciclo, MIRACLE, dal Kawasaki Watarida Unicycle Club. Vestite in ampie gonne ad altezza caviglia e caschi che sembrano acquari,  attrezzati con luci fiabesche, queste graziose androidi Sugarbots sono ciò che il regista del video ha definito “effetti speciali umani”.

Tra queste meraviglie retro-futuristiche su una ruota, le due FEMM guidano le danze per creare un’atmosfera che richiama bellezza e sbalordimento alla Alice nel paese delle meraviglie. La loro statura è seria ed imponente quanto la Regina di Cuori.

Lo staff creativo dietro al video

Il video è stato diretto da Ryo Noguchi, membro di U-min e WORLD ORDER che ha collaborato come ballerino e coreografo con artisti di fama mondiale come will.i.am, Missy Elliott e Marquese “Nonstop” Scott. Come cineasta, Noguchi ha vinto un Outstanding Film Award nel 2019 al GINZA SHORT FILM CONTEST per il suo film Splendor. Il cameraman ed editore di Splendor, Shuhei Yamada (HANABI), ha aiutato Noguchi per il video.

Le coreografie sono state create da Noguchi con Makiko Izu e Nao Usui. Assieme hanno evidenziato il particolare movimento degli unicicli, fluido e veloce, potenziato dal controllo e dalle rotazioni ad alta precisione che sono segno di fabbrica del gruppo MIRACLE.

Il risultato è molto più che un gruppo di ballerine: integrate con attenzione nei movimenti delle FEMM, esse aiutano a formare un lavoro di arte multimediale notevolmente raffinato e sublime, completamente originale.

Le FEMM in concerto, musica giapponese
Le FEMM in concerto dal vivo. Nel 2018 sono state ospiti del Comicon di Napoli.

Le atmosfere darkeggianti di 404 Not Found

CD delle FEMM 404 Not Found
Copertina del CD delle FEMM

Lo scorso inverno le FEMM hanno pubblicato l’EP 404 Not Found, influenzato dall’elettronica dark industriale. Le loro collaborazioni musicali hanno incluso artisti come DaBaby/Lil Uzi Vert il produttore StarBoy con Rina Sawayama/100 gecs e il compositore Danny L Harle. I loro video sono stati creati con Weirdcore, collaboratore di Radiohead e The 1975, e dal pioniere della fotografia cyberpunk Liam Wong, altamente apprezzato da Syd Mead e Hideo Kojima. Con queste opere, le FEMM hanno cavalcato l’avanguardia dell’innovazione della cultura internet.

Con Sugar Rush le FEMM tradiscono ogni aspettativa, per l’ennesima volta. Quel che rimane  è coerente con l’obiettivo delle FEMM di portare “un mondo nuovo di zecca, mai esistito prima”. Con loro, i confini tra essere umano e macchina, virtuale e reale, confini geografici e linguistici sono sfumati. Ascoltando Sugar Rush e 404 Not Found siamo testimoni del percorso delle FEMM, che ci porta un passo avanti verso una utopia ultrapop.

Profilo delle FEMM

Un inno femminile dall’umorismo dark, la canzone delle FEMM Fxxk Boyz Get Money ha trovato un pubblico di appassionati tra gli influencer più in vista negli Stati Uniti, che hanno fatto diffondere il pezzo in Europa, Sud America e Asia. L’album di debutto delle FEMM, intitolato Femm-Isation, ha portato il duo femminile ad un pubblico più vasto, raggiungendo la Top 10 di Billboard, nelle classifiche americane.

Jpop con suoni 8bit: le FEMM
Il duo femminile giapponese FEMM

Nel Regno Unito la rivista digitale Huffington Post ha incluso le FEMM nei sei spettacoli imperdibili, nel 2016, e la catena HMV ha messo il duo tra i migliori album indie in tutti i suoi negozi inglesi. Grazie a questo interesse globale le FEMM hanno incendiato la scena della musica pop come artiste rap femminili, in casa e all’estero.

L’amore per la cultura internet delle FEMM le ha portate ad essere precursori di trend che sono ora virali in tutto il mondo, ricevendo lodi per le loro reinterpretazioni di classici J-pop degli anni ’80 e ’90. Questi grandi successi della musica giapponese sono stati rivisitati e remixati attraverso un filtro di effetti vaporosi, per rivitalizzarli con nuova linfa. Proprio con queste canzoni, assieme ai loro precedenti successi, arrivano al Comicon di Napoli.

Nel 2020 pubblicano un EP di sei canzoni intitolato 404 Not Found. Il titolo fa riferimento al messaggio d’errore che compare quando un sito web non può essere raggiunto. Un’allusione al nuovissimo sound delle FEMM, che non esiste in nessun luogo, per quanto tu possa cercare attentamente. Con la loro visione dark e musicalità aggressiva, si posizionano in prima linea del boom iperpop. Le FEMM continuano ad attrarre l’attenzione non solo dei propri fan (chiamati “Agenti”) ma anche dei mass media e degli artisti di tutto il mondo.

Informazioni discografiche, Jpop con suoni 8bit

FEMM nuovo pezzo ‘Sugar Rush’, Jpop con suoni 8bit
Per ascoltarlo: https://femm.lnk.to/SugarRush
Il duo rap di manichini FEMM fa upgrade alla versione 2.0 – K-ble Jungle
L’ultimo EP ‘404 Not Found’

01. Sit Down (producer: HABANERO POSSE)

02. Bury Me (with all my $$) (producer: YUA)
03. Peach (producers: Danny L Harle / Radical Hardcore Clique)

04. Play By The Rules (producer: Diana Chiaki)
05. Boss (producer: KM)
06. Level Up feat. Duke of Harajuku (producers: Star Boy / Loesoe / Radical Hardcore Clique)

I fan (o gli agenti, come li chiamano loro) delle FEMM possono vedere i loro live acustici in streaming su Instagram ogni venerdì, sul loro canale ufficiale Instagram

‘Tic Toc’ music video

Link

Official website delle FEMM
Profilo Instagram FEMM
Canale video YouTube
Profilo Twitter FEMM
Canale FEMM su TikTok

CD di musica giapponese: le FEMM
Level Up, CD delle FEMM
Cosa dicono i media italiani delle FEMM

Il duo rap di manichini FEMM fa upgrade alla versione 2.0 – K-ble Jungle
FEMM: il duo rap giapponese di manichini pubblica 404 Not Found – Nanoda
Il duo giapponese FEMM pubblica il video di Sit Down – ProjectNerd.it

Per chi ama i suoni in stile videogame, tenete sott’occhio il collettivo Gerbera.

Silvio Franceschinelli si occupa di lingue, oriente, eventi, viaggi. Tra le cose che ha fondato: la scuola di lingue Il Mulino, l'Associazione Ochacaffè, il collettivo artistico K-ble Jungle. Tra le cose con cui collabora: Comicon di Napoli, Festival del Fumetto a Milano, Lucca Comics and Games, Etna Comics di Catania, e altri festival a tema nerd. Tra le cose che gli piacciono: leggere, bere, far festa, mettersi in gioco.

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Daily Kōkishin

Gli iKON in tour europeo

seconda tappa europea degli iKON, parte del loro secondo tour mondiale dal titolo “Take off”, iniziato lo scorso 5 maggio

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Gli iKON in tour europeo

Il 28 giugno Firenze è stata protagonista della seconda tappa degli iKON in tour europeo, parte del loro secondo tour mondiale dal titolo “Take off”, iniziato lo scorso 5 maggio con il primo spettacolo a Seoul. Ho avuto il piacere di far parte del pubblico di un concerto che per me significa moltissimo, dato che seguo gli iKON dagli inizi, e le mie aspettative sono state più che ripagate.

La band

Prima di passare al racconto di questa bellissima esperienza, qualche informazione di base sul gruppo: gli iKON sono stati uno dei gruppi maschili di punta della YG Entertainment, una delle tre maggiori compagnie di intrattenimento in Corea, prima di cambiare agenzia all’inizio del 2023 dopo la scadenza del loro contratto e spostarsi tutti insieme alla 143 Entertainment, che gli ha permesso di intraprendere il tour mondiale. Originariamente il gruppo era composto da 7 membri: B.I. Jinhwan (JAY), Yunhyeong (SONG), Bobby, Donghyuk (DK), Junhoe (JU-NE) e Chanwoo (CHAN), ma nel 2019 il leader B.I si è visto costretto a lasciare il gruppo, riuscendo tuttavia a continuare la propria carriera musicale da solista. I

l loro debutto risale al 2015 con l’album “Welcome Back” e la canzone dal titolo “My Type” (취향저격), ma in moltissimi li ricordano soprattutto per il grande successo del 2018 “Love Scenario” (사랑을 했다), brano che ha contribuito ad aumentare ulteriormente la fama degli iKON tanto da essere considerata la loro canzone simbolo.

Il concerto K-Pop a Firenze
Gli iKON sul palco del Nelson Mandela Forum

Il concerto

È la prima volta in quasi 10 anni di carriera che gli iKON tengono dei concerti in Europa, e tutte e tre le date sono state un grande successo: i ragazzi si sono infatti esibiti prima in Germania, ad Essen, poi a Firenze, ed infine a Parigi. L’Italia sembra aver catturato gli iKON con l’arte, il buon cibo, ma soprattutto un pubblico caloroso che ha restituito loro tutto l’amore che gli hanno dimostrato con la loro performance. Dall’apertura fino all’encore nessuno è riuscito a rimanere seduto, e il gruppo stesso ha più volte incitato i fan a scatenarsi sugli spalti e ballare insieme a loro. Il modo in cui i ragazzi interagiscono con il pubblico, in particolare Bobby, è qualcosa di veramente speciale e che tutti hanno apprezzato, ed ha reso l’esperienza ancora più travolgente. Gli iKON sono degli entertainer a tutto tondo: guardandoli dal vivo si riesce davvero a capire quanto siano appassionati del loro lavoro, quanto si divertano a stare sul palco e a coinvolgere gli iKONIC durante l’intera durata della performance, dal parterre fino all’ultima fila delle gradinate. Persino i ment, momenti in cui i membri fanno una pausa dalle loro intense coreografie parlando e facendo giochi insieme al pubblico, sono stati piacevoli e divertentissimi, con i ragazzi che hanno raccontato come hanno passato i due giorni prima del concerto e ci hanno deliziato con il loro italiano riempiendoci di grazie e ti amo.

In poco più di 2 ore di concerto abbiamo potuto ascoltare i loro più grandi successi, insieme a parte del loro nuovo album (che porta lo stesso nome del tour, Take off) in un percorso pieno di emozioni che spaziano dal puro divertimento con brani quali Rhythm Ta (리듬 타) e Bday (벌떼), alla malinconia che accompagna pezzi come Why why why (왜왜왜) e Goodbye Road (이별길). Un altro momento che ha sicuramente catturato il cuore degli iKONIC è stato quello delle esibizioni soliste dei membri JAY, JU-NE, DK e SONG: dall’oceano di torce accese durante la cover di Love on the brain di Rihanna interpretata da JAY, alla performance di JU-NE con la sua Want you back accompagnato dalla chitarra, fino alla vera e propria scarica di adrenalina con l’intensa Kiss Me di DK e Fighting (으라차차), il brano trot di SONG. L’atmosfera creata dagli iKON è stata quella di una festa che non si è fermata nemmeno con le canzoni più lente e commoventi, e che ha sicuramente avuto un grande impatto sul pubblico, sia per chi è un’iKONIC da anni, sia per chi si considera semplicemente un ascoltatore occasionale. Non c’è dubbio che la serata passata insieme agli iKON sia stata meravigliosa, e speriamo davvero di riuscire a rivederli in Italia molto presto.

Link

Sito ufficiale degli iKON
Sito dell’agenzia Jin Entertainment Profilo Instagram della band
Gli iKON in Italia! di Silvio Franceschinelli

Articolo di Francesca Antolini, DASK ASD

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Anime e Manga

Si può sposare un ologramma? Cerchiamo di capire cos’è la “fictosessualità”

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fictossessualità

Nei giorni scorsi è impazzata agli onori della cronaca la storia di Akihiko Kondo, 38enne giapponese che nel 2018 si è sposato. E fin qui niente di strano. Ma ecco perché la notizia ha fatto il giro del mondo: lui è un impiegato dell’amministrazione di Tokyo, lei un “vocaloid”, un sintetizzatore software, in forma di ologramma. Il fenomeno (chiamato fictosessualità) in particolare nel Paese del Sol Levante non è una novità, ma di recente sui social la discussione intorno al romanticismo da fiction è diventato un trend piuttosto dibattuto.

Il fatto è stato ripreso dal New York Times e come spesso capita con le stranezze tutte giapponesi, in Occidente si fa fatica a capire come una persona possa felicemente (ma non civilmente) essere sposata con un ologramma. Tra l’altro lei  ha un nome, si chiama Hatsune Miku, è una ragazza dai capelli azzurri che fa la cantante e vanta collaborazioni con artisti internazionali (ovviamente tutta finzione).

L’uomo però si dice più che soddisfatto di questa relazione: in passato era stato scaricato da alcune donne in carne ed ossa ed era pure stato bullizzato dai colleghi di lavoro, cadendo così in una profonda depressione, ma l’incontro con Miku ha rappresentato una vera e propria ancora di salvezza.

La svolta in questa relazione è arrivata nel 2017 grazie a un Gatebox, un macchinario da 1300 dollari che ha consentito ai suoi proprietari di interagire con i personaggi amati tramite ologrammi e pure di sposarli.

Sembra un rapporto impossibile tra i due sposini, eppure Kondo dice di essere innamorato e felice. La pratica ha un nome e si chiama “fictosessualità” e riguarda persone che provano attrazione sessuale per figure immaginarie. Il New York Times sostiene addirittura che siano “decine di migliaia” i fictosessuali al mondo con una concentrazione particolare proprio in Giappone.

La ricerca scientifica sulla fictosessualità

Uno studio del 2021 pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Psychology ha analizzato il fenomeno dei fictosessuali. La ricerca fornisce un’analisi esplorativa dei concetti di fictosexualityfictoromance e fictophilia, termini nuovi, con il quale è importante imparare a confrontarsi.

Queste etichette indicano un forte sentimento di amore, infatuazione o desiderio per un personaggio immaginario. Gli autori hanno tenuto a sottolineare come l’intenzione non fosse quella di far apparire i fictosexual come persone disturbate, infatti, al momento, il fenomeno non è riconosciuto come condizione diagnostica specifica dall’Organizzazione mondiale della sanità. Tuttavia, emozioni e sentimenti nei confronti di personaggi immaginari possono generare disagio poiché le persone non possono interagire con i personaggi nello stesso modo in cui fanno con altri esseri umani. Se perdurante, l’assenza di contatto fisico potrebbe quindi causare danni psicologici.

Chi di noi non si è innamorato del personaggio di un manga o anime? Per Kondo e Miku questa è diventata la loro “realtà”. Non si fa fatica a immaginare quanto un personaggio immaginario possa aiutare ad uscire da un momento difficile, sappiamo bene quanto in alcuni momenti della vita un buon libro o un film non ci abbiano aiutato, ma c’è chi si spinge ben oltre.

Nessuno ha il diritto di giudicare una scelta, che in ogni caso è stata fatta con il cuore, certo la stranezza di tutta la storia resta e chi non preferirebbe stringere a sè qualcuno in carne ed ossa piuttosto in fissare gli occhi vuoti di un ologramma? Ma la felicità ha forme molto diverse e se Kondo ha trovato la sua ben per lui!

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Daily Kōkishin

Starry Sky KJ: l’Asia che ci piace

Starry Sky KJ: l’Asia

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K-ble Jungle e Starry Sky KJ
Starry Sky KJ, pic by DJ Shiru

È evidente che la musica dall’estremo oriente sta scalando le classifiche affascinando le giovani generazioni, e questo in tutte le sue componenti: ritmo, melodie e danza, in primo piano, ma anche i video musicali, il modo di comunicare, il rapporto con i fan. Tutti fattori che dimostrano una cura e una professionalità nel creare arte riscontrabili in poche altre parti del mondo.

Se i giapponesi hanno aperto la strada, i coreani hanno perfezionato tecnica e talento e la Cina sembra essere il prossimo “big thing”.

Anche in Europa alcuni nomi si stanno facendo strada, e proprio in Italia negli ultimi mesi si è fatto conoscere un progetto che sembra promettere di conquistare il cuore dei giovani fan europei grazie alla raffinatezza ed energia di ciò che propongono: le ragazze di Starry Sky KJ sono probabilmente il futuro della musica asiatica in Europa.

Breve storia delle Starry Sky KJ

Nate e cresciute artisticamente nella palestra milanese Starry Sky Dance Studio, sono state scoperte dalla trasmissione radio “Kpop Italy 2017” e sono entrate poi nel collettivo K-ble Jungle, arricchendolo di nuovi ed originali spunti. Un primo spettacolo al Festival del Fumetto di Novegro ha subito attratto l’attenzione addirittura di Striscia La Notizia, e il loro primo esordio ufficiale come Starry Sky KJ, al Be Comics di Padova, ne ha fatto le beniamine del mondo che ama l’Asian Wave. Subito dopo è stata annunciata la presenza al Comicon di Napoli, uno dei palchi più prestigiosi proprio per la musica asiatica.

Se la presenza agli eventi dal vivo le ha fatte conoscere al grande pubblico, ben promette anche la loro presenza online, anche se per ora abbastanza avara di contenuti: il loro profilo Instagram e il canale YouTube sono attivi e di qualità ma non ci inondano di continui post, è la qualità ad attirare più che la quantità.

Starry Sky KJ: l’Asia musicale
Starry Sky KJ: l’Asia della musica pop

Le ragioni di un successo

Da esordienti a idol di successo, il passo è stato breve grazie a costumi ben curati, movimenti sinuosi ma elettrizzanti, una coordinazione di gruppo fuori del comune, e non da ultimo la voce calda e particolarissima di Yi Zhou. E’ raro, almeno in Europa, trovare tanti talenti nella stessa formazione, ed il fatto che siano parte del collettivo K-ble Jungle fa da garanzia sulla durata e qualità di questo nuovo progetto, di cui tutti aspettiamo i prossimi passi.

Aspettatevi di trovarle ospiti nei prossimi grossi festival in tutta Italia, e seguitele sui social per sapere dove poterle incontrare dal vivo!

La formazione

  • Giulia Gao
  • Giulia Wang
  • Hu Lingjing
  • Li Huiling
  • Shao Yihe
  • Sabrina Zhou
  • Yu Jessica Yu Quian
  • Wang Yi Zhou (voce)

Starry Sky KJ: Kpop dalla Cina

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