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Letteratura

La Guerra della Rosa Nera, un’opera fantasy nel 1500 italiano

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La Guerra della Rosa Nera di Marco Olivieri è il primo romanzo ufficiale della saga pubblicata da Myth Press basata sull’omonimo gioco da tavolo Black Rose Wars, realizzato da Ludus Magnus Studio. La saga si presenta come una duologia e, nonostante sia basata su un gioco da tavolo, non è assolutamente necessario aver giocato o anche solo conoscere le dinamiche del gioco per poter apprezzare questa piccola opera intensa.

Qui di seguito, troverete qualche informazione in più sul libro e la nostra recensione. Buona lettura!

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La Trama

Nella Torino del 1522, una bambina di nome Irene, appena arrivata in città con la madre, entra a far parte delle dipendenze di una magione nel cuore della città. Di questa magione sa poco o nulla, ancor meno sa delle persone che la occupano e che ne trafficano i corridoi, e dell’inquietante Custode che si occupa di accogliere gli ospiti e di pattugliare la villa.

Durante una delle sue esplorazioni, Irene arriva in cima alla torre della villa, che non nasconde misteri né segreti, ma dà sull’immenso giardino, dove quattro figure attendono in notturna sotto la pioggia incessante.

Scoperta dal Custode, Irene non viene né cacciata, né rimproverata, ma anzi edotta sul ruolo, la storia e gli scopi di quei quattro individui. Si tratta di quattro maghi dalla straordinaria potenza e ciascuno di loro ha come unico obiettivo quello di sconfiggere i propri avversari e diventare Alto Magister della Loggia della Rosa Nera.

«Ma cosa fanno qui queste… “persone”?», domandò lei quasi esasperata.
«Combattono», aggiunse con tono distaccato il Custode, che intanto si era avvicinato al cordone che azionava il meccanismo di oscillazione della campana.
«La Rosa Nera richiede ogni dieci anni l’elezione di un Alto Magister», proruppe con tono severo il Custode, gelando il sangue della ragazzina, «e quella che avverrà a breve, sarà la guerra che ne decreterà il prossimo».

Irene ancora non sa nulla di questa guerra, né della Loggia della Rosa Nera; ancor meno si aspetta che il destino abbia in serbo più di una sorpresa per lei, nonostante sia ancora solo una bambina.

I personaggi principali

Oltre ad Irene, quattro sono i personaggi principali de “La Guerra della Rosa Nera”, le cui storie finiscono inevitabilmente per incontrarsi ed intrecciarsi fino al momento del loro arrivo alla magione dove attendono lo scontro che decreterà il prossimo Alto Magister della Loggia della Rosa Nera.

Nero è il primo personaggio che viene presentato. È un giovane ragazzo, nato e cresciuto a Roma, di nobili origini, istruito dal nonno nell’arte della magia, che per gran parte della sua vita gli è stata però preclusa, data l’estrema presenza della Santa Inquisizione nella città romana. È una persona estremamente impulsiva, allergica alla strategia e alla riflessione nuda e cruda. La sua magia, benché difficile da controllare, è estremamente distruttiva ed efficace, in grado di obliterare praticamente qualunque cosa si trovi sul suo cammino.

Rebecca è la seconda maga a fare il suo ingresso nel corso della storia. È indubbiamente una formidabile maga e fu proprio al gruppo con il quale viaggiava nel 1512 ad essere stato sottratto il medaglione raffigurante il simbolo della Loggia della Rosa Nera. Dopo aver subito dolorose perdite tra le persone a lei più care, Rebecca tenta disperatamente di lasciare da parte la vita da mago e di abbracciare, per quanto possibile, un tenore di vita normale assieme alla sorella; tuttavia, non passerà molto tempo prima che la sua natura torni a battere alle porte della coscienza e a ricordarle cosa significhi essere un mago.

Tessa, fortemente collegata a Rebecca, è una femmina di fauno che detiene il ruolo di Sciamana Anziana del suo clan. Incredibilmente forte e versata nell’arte della trasmutazione, è stata la principale artefice della disfatta del gruppo di Rebecca nel 1512 e da allora è in possesso del ciondolo recante il simbolo della Loggia della Rosa Nera. Il suo unico scopo nella corsa al titolo di Alto Magister è quello di proteggere il suo popolo e la sua specie, continuamente sotto minaccia dalla Chiesa e vessato da attacchi che mirano a sterminare fauni e centauri.

Jafar è l’ultimo mago che si presenta per la corsa al ruolo di Alto Magister. Al contrario degli altri personaggi, non è mai stato invischiato in scontri veri e propri ed è estremamente versato nell’arte della Divinazione. Dopo essere stato sconfitto, nel 1512, durante la precedente lotta per il titolo di Magister, si è imbarcato verso Costantinopoli, dove il sultano è in possesso di una pietra che sembra trasudare un potere incredibile e di cui Jafar è ben intenzionato a scoprirne i segreti, per farne buon uso nella prossima Guerra.

Il libro e lo stile

Dopo un primo momento introduttivo, il romanzo ingrana trattando singolarmente i protagonisti della vicenda. Ogni protagonista della Guerra della Rosa Nera gode di una bellezza propria, di un affascinante contesto e su ciascuno di loro si dispiegano le dinamiche dei loro rapporti con ciò che li circonda e con le loro capacità. Non manca mai un, più o meno velato, continuo riferimento al periodo storico, con ad esempio gli elementi della peste a Torino o la ricerca degli eretici e la caccia alle streghe della Chiesa. L’implementazione dell’elemento magico e la presenza di creature fantastiche, come mostri del deserto, bestie infernali e i già precedentemente nominati fauni e centauri, è pulita e minuziosamente curata.

Ma il periodo storico in cui si cala la vicenda non fa solo da sfondo agli avvenimenti, anzi. Molto spesso questo diventa causa delle vittorie, della disfatta, degli spostamenti e motivo di sviluppo di tutti i personaggi, più o meno importanti. Le città si espandono e le foreste diventano sempre più toccate dalla mano umana; il popolo brancola nell’ignoranza, la povertà dilaga e le uniche persone meritevoli di fiducia in virtù della loro posizione sociale sono gli ecclesiastici, alla ricerca di qualunque briciola di oscurità da debellare e rispedire all’inferno. La ricchezza storica dell’Italia del 1500 non è necessariamente in primo piano, ma diventa un punto estremamente rilevante nella caratterizzazione e nello sviluppo dei personaggi.

Lo stile non è mai noioso, la scrittura mai si arena e nel leggere dal punto di vista di ciascuno dei quattro personaggi principali (più Irene) si nota come la penna si sia adattata al contenuto e al personaggio che veniva trattato, lasciando trasparire nella fraseologia e nella strutturazione del singolo paragrafo anche un po’ del carattere del personaggio stesso.

In conclusione

Si tratta di una lettura estremamente piacevole, che indubbiamente incuriosisce e spinge il lettore a continuare a scorrere le pagine anche solo per scoprire i diversi approcci alla magia adottati dai vari personaggi e ad ottenere qualche informazione in più sul micro-mondo che si è venuto a creare nel contesto storico dell’Italia del 1500. I personaggi sono ottimi, la loro caratterizzazione pulita e differenziata, ed è facile affezionarsi a ciascuno di loro, poiché diversi e validi nella loro unicità.

L’unica pecca è forse la doverosa chiusura su un cliffhanger, su una rivelazione inaspettata che può solo che spalancare le porte al secondo volume di questa duologia dal sapore nostrano.

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Fumetti e Cartoni

Nel 2021 in Italia un libro venduto su dieci è stato un fumetto

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Qui il link alla pagina dedicata sul sito dell’Associazione Italiana Editori.

Nell’arco dello scorso anno (2021) un libro venduto ogni dieci è stato un fumetto, a riportare il dato è la AIEl’Associazione Italiana Editori – che conferma l’andamento sempre crescente delle vendite per gli albi a fumetti. La stessa associazione, in un comunicato pubblicato sul proprio sito, riconferma i dati in crescita anche per il 2022, relativamente al primo quadrimestre di quest’anno.

Di seguito potete trovare la notizia per intero:

Un libro ogni dieci venduto nel 2021 nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione (ovvero il 10% del totale) è un libro di fumetti. Quanto al valore delle vendite, i fumetti pesano per il 5,9% sul totale del mercato di varia (romanzi, saggistica, manualistica e libri per ragazzi). I numeri dei primi quattro mesi indicano che il peso dei fumetti continua a crescere: nel periodo tra gennaio e aprile arrivano a pesare il 12,3% sul numero di copie e il 7% a valore.

Per la prima volta l’Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con il programma Eudicom finanziato dalla Commissione Europea attraverso Europa Creativa, presenta in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino i numeri che definiscono il peso dei fumetti – strisce, graphic novel, manga, fumetti per bambini e ragazzi – nell’editoria italiana. “Dal 2019 a oggi il valore delle vendite è quasi triplicato – commenta Emanuele Di Giorgi, responsabile della Commissione Comics e Graphic Novels di AIE –. I fumetti si mostrano come uno dei settori più vitali dell’editoria e hanno il merito di avvicinare migliaia di giovani alle librerie e alla lettura”.

La crescita delle vendite. Nel 2021 sono state vendute nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione 11,543 milioni di copie di fumetti, per un valore a prezzo di copertina di 100,245 milioni. Rispetto al 2019 pre-pandemia, quando le copie vendute erano state 3,242 milioni per 36,450 milioni di euro di valore a prezzo di copertina, la crescita è del 256% a copie e del 175% a valore. La crescita si conferma nel 2022: nei primi quattro mesi sono state vendute 3,586 milioni di copie (erano 2,862 milioni nell’anno precedente) per 31,3 milioni di euro (24,8 milioni nell’anno precedente).

I generi più acquistati. Dei 100,245 milioni di euro spesi in fumetti acquistati nelle librerie e nei supermercati nel 2021, 58,3 milioni (il 58,1%) sono manga, 29,7 milioni (il 29,7%) graphic novel, fumetti e comic strip, 12,2 milioni (il 12,2%) fumetti per bambini e ragazzi. Il genere che ha avuto la crescita maggiore è il manga, passato da 11,2 milioni di euro di vendite nel 2019 a 58,3 milioni di euro nel 2021.

La crescita delle novità pubblicate e del catalogo. I titoli pubblicati nell’anno erano 3.148 nel 2019, sono scesi a 2.748 nel 2020 per la pandemia, sono risaliti a 3.272 nel 2021. Il catalogo è in crescita costante: 30.127 titoli nel 2019, 31.254 nel 2020, 33.078 nel 2021. Se nel 2000 i fumetti erano il 2% di tutti i titoli di narrativa pubblicati in un anno, nel 2021 sono balzati al 12,6%.

Qui il link alla pagina dedicata sul sito dell’Associazione Italiana Editori.

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Letteratura

Così in terra, in uscita il nuovo romanzo di Patrick Fogli

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Il 26 aprile uscirà per Mondadori il nuovo romanzo di Patrick Fogli, Così in terra, un libro corposo che si lega anche al mondo nerd, dato che nel raccontare le vicende di un illusionista e le sue domande sull’esistenza, fa riferimento al mondo dei fumetti, dei supereroi, agli X-men e molti altri. Anche perché l’illusionista non è davvero un illusionista, ma una persona che ha dei superpoteri. E viene anche da chiedersi, come possiamo impiegarli, quei superpoteri? Che limiti ci sono? Fino a dove possiamo arrivare?

Trama Così in terra

Il nuovo romanzo di un autore che non smette di sorprendere per la singolarità dei suoi spunti narrativi. Daniel ha cinque anni il giorno in cui varca il cancello dell’Istituto aggrappato alla mano di sua mamma. Hanno camminato a lungo, e quando suor Anna li accoglie, madre e figlio hanno poche parole da spendere, solo bisogno di mangiare qualcosa e riposare. La donna morirà quella notte lasciando il bambino solo al mondo e senza la risposta a molte
domande.

Domande che ancora tormentano Daniel ora che l’Istituto è solo un ricordo e lui è diventato uno degli uomini più conosciuti del pianeta. I suoi numeri ne hanno fatto il più grande illusionista di tutti i tempi, capace di fare cose mai viste prima. Ma se non si trattasse di un trucco?

Daniel è il solo a sapere che non lo è. Lo sa da quando all’Istituto ha spezzato un braccio al suo aguzzino solo pensando di farlo, da quando ha iniziato a sentire i pensieri degli altri, un’onda che lo travolge ogni volta che abbassa le difese, e che con fatica ha imparato a gestire.

Da quando ha capito che gli basta desiderare una cosa perché questa accada, come è successo con quella donna che ha strappato alla morte, e quella che invece ha scelto di non salvare. Ma tutto questo è un segreto che nel tempo si è fatto sempre più ingombrante, che l’ha avvelenato lentamente come l’adamantio di Logan, da sempre il suo supereroe preferito, e che l’ha costretto a vivere nella menzogna e nell’incubo di non
sapere lui stesso chi sia. O cosa sia.

Ora è arrivato il momento di smettere di nascondersi, ma ci sarà un prezzo da pagare. Un romanzo che pesca dall’immaginario fumettistico, esercitandone la stessa fascinazione, per
tradurre in chiave letteraria e psicologica quella ricerca di identità che in fondo appartiene a ognuno di noi.

L’autore

Patrick Fogli è nato a Bologna nel 1971. Laureato in ingegneria elettronica, vive
sull’Appennino reggiano. Tiene, quando ha qualcosa da dire, un blog e si fa un
punto di rispondere a chiunque gli scriva. Ha pubblicato i romanzi Lentamente
prima di morire (Piemme, 2006), L’ultima estate di innocenza (Piemme, 2007), Il
tempo infranto (Piemme, 2008), Dovrei essere fumo (Piemme, 2014), Io sono Alfa
(Frassinelli, 2015), A chi appartiene la notte (Baldini + Castoldi, 2018), che gli è
valso il premio Scerbanenco e Il signore delle maschere (Mondadori, 2019).

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Letteratura

Il nuovo romanzo di Nicola Pesce: “L’uomo più piccolo del mondo”

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l'uomo più piccolo del mondo

Autore e imprenditore, Nicola Pesce, ha fondato – ancora minorenne – Edizioni NPE, oggi tra le prime venti case editrici di fumetto in Italia. All’età di sedici anni aveva già scritto nella sua cameretta oltre 10 romanzi e 100 racconti, ma solo nel 2019 ha trovato il coraggio di condividere le proprie storie e adesso ci stupisce con un’altra fatica “L’uomo più piccolo del mondo”.

Con il suo romanzo d’esordio «Le cose come stanno» ha raccolto sin da subito un grande consenso da parte dei lettori, ma è con «La volpe che amava i libri» che ha raggiunto migliaia di case: un libro adottato da diverse scuole, amato da grandi e piccini, e ancora oggi in vetta alla classifiche.

Trama L’uomo più piccolo del mondo

È la storia del commendator Carlo Valenti, un cosiddetto squalo della finanza, che ha sempre ottenuto tutto quello che desiderava. Ma un avvenimento terribile gli mostrerà quanto la sua vita sia in realtà fatta di cartapesta: quando rapiscono il suo figlio autistico, il piccolo Luca, si rende conto di essere un uomo solo, di non avere veri amici, si accorge che il suo matrimonio si sta disintegrando. 

La trama, come sempre nei romanzi di Nicola Pesce, è una scusa per approfondire la psicologia dei personaggi: dal lento e disilluso Commissario Branca, cui le indagini vengono affidate, alla giovane cameriera Yuliya, che si sente fuori posto in un mondo fatto solo di apparenza; dalla moglie Mina Valenti, frustrata e svuotata del suo ruolo di madre ma ancora forte, a Canio, uno dei rapitori che finisce per fare amicizia con il piccolo ostaggio.

Chi è l’uomo più piccolo del mondo? Non lo sappiamo. Un bambino già così maturo, o forse un grand’uomo che non è più nessuno, o ancora un commissario che non crede più in quello che fa, o un rapitore che nella vita ha sempre cercato soltanto scorciatoie e adesso si rende conto che non c’è più tempo. In libreria dal 10 marzo.

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