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The Disastrous Life of Saiki K consigli The Disastrous Life of Saiki K consigli

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The Disastrous Life of Saiki K, l’anime demenziale che stavate aspettando

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Rilasciato su Netflix a fine 2019, ma in circolazione come serie animata già dal 2016, The Disastrous Life of Saiki K. è una perla che mi pento di non aver scoperto prima e che ha messo a rischio la mia vita sociale.

Tratto dal manga Saiki Kusuo no psi-nan (Le disgrazie di Kusuo Saiki) di Shuici Aso, e pubblicato in origine sul magazine Weekly Shonen Jump, si tratta di un anime comico con tocchi di sovrannaturale che scade spesso e volentieri nel ridicolo. Co-prodotto da J.C.Staff ed Egg Firm, per la regia di Hiroaki Sakurai, questo shōnen è tutto un programma, a partire dal fatto che è una parodia del suo stesso genere.

Ogni episodio è infatti un festival di demenzialità e paradossi, in cui un vengono riproposti stereotipi shōnen triti e ritriti, di cui l’autore non esita a farsi beffe a colpi di practical jokes e slapstick comedy. Se a questo aggiungiamo una buona dose di metanarrazione e sarcasmo gratuiti, la comicità è servita.

La trama in breve

La trama – riuscendo a scovarne una – è volutamente vaga e blanda, e non è inusuale che i primi episodi lascino lo spettatore in balia di un enorme “WTF?!”. Tuttavia, a ciò ci si abitua facilmente in virtù dell’umorismo irriverente con cui la serie affronta qualsiasi argomento, dalla depressione all’incesto (sì, c’è pure quello).

Il protagonista è Saiki Kusuo, un sedicenne timido e solitario, che vive una normale vita da studente alla PK Academy… se non fosse che possiede poteri psichici con cui altera la realtà a proprio piacimento.

Narratore della sua stessa storia, Kusuo rompe subito la quarta parete e ci introduce agli strani eventi che accadono nella sua vita, cominciando dal suo background. Così veniamo a sapere che, sin da quando era ancora in fasce, Kusuo ha rischiato di spazzare via il mondo con i suoi poteri, e che li reprime per evitare di essere scoperto e causare danni irrimediabili. Questo però non gli impedisce di utilizzarli per i propri comodi, come sfruttare il controllo mentale per far sembrare ordinario il suo aspetto appariscente – capelli magenta, occhiali con lenti verdi e antenne ai lati della testa.

Nonostante la sua semi-onnipotenza, il più grande desiderio di Kusuo è però piuttosto modesto: vivere una vita nella media senza essere seccato dagli altri. Tuttavia, questo gli è reso difficile dai suoi infantili e atipici genitori, completamente dipendenti dalle sue abilità sovrumane, e dai suoi amici poco normali, che non lo lasciano in pace un secondo. Dopotutto, da grandi poteri derivano grandi scocciature.

Saiki Kusuo, un antieroe peculiare

Pur essendo dotato di incredibili capacità, Kusuo non è per nulla identificabile con il ruolo di salvatore del mondo – nonostante lo abbia fatto già sei volte – semplicemente perché vive in base al principio di convenienza e agisce solo per preservare il proprio interesse.

Assuefatto alle sue immense capacità e allo stesso tempo abituato a reprimerle sin dalla tenera età, il protagonista vive un rapporto di amore-odio con la sua natura portentosa, tant’è che spesso si autodefinisce il ragazzo più infelice del mondo. Incapace di fare esperienze normali e di provare forti emozioni, Kusuo è cresciuto apatico, misantropo e insofferente alla compagnia altrui, oltre che tendenzialmente depresso, tratti che lo rendono poco tollerabile e distante dall’ideale dell’eroe.

Tuttavia, è anche estremamente sveglio, ha un suo (discutibile) senso della morale e un animo fondamentalmente buono, caratteristiche che sommate al suo carisma ne fanno un personaggio apprezzabile… oltre che una calamita per rompiscatole. Sin dal primo momento, infatti, i suoi tentativi per passare inosservato gli si ritorcono contro, rendendolo – al di fuori della sua stessa comprensione – popolare fra i compagni di liceo, tant’è che raccoglie più attenzioni di quelle che vorrebbe, femminili incluse.

Sfortuna cronica a parte, la ragione dell’insuccesso dei suoi piani è spesso l’allegra combriccola di casi umani che segue Kusuo ovunque vada, tutti personaggi cliché, ma allo stesso tempo unici e peculiari. C’è il “bello e dannato” Kaidou, aka Jet Ali Nere, autoproclamato eroe in lotta contro demoni e forze oscure – che chiaramente esistono solo nella sua testa; Teruhashi, la ragazza-angelo idolo della scuola, materialista fino all’osso; e Nendou, un idiota di prima classe con l’aspetto da teppista ma il cuore tenero, per nominarne solo alcuni.

Paradossalmente, a contrasto con i soggetti al limite della demenza che gli gravitano attorno – il medium pervertito Toritsuka su tutti – Kusuo riesce a passare per una persona normale, anche se non arriva mai a sentirsi tale. Destreggiandosi così in un mare di tropes, il protagonista cerca di vivere un’esistenza “tranquilla” in questo universo ridicolo, consolandosi con un’esagerata ossessione per il budino al caffè, l’unica merce di scambio valida per i suoi servizi.

Tirando le somme

Data la mancanza di un vero nemico o scopo per il protagonista, The Disastrous Life of Saiki K. risente da un lato di una mancanza di profondità nella narrazione. D’altro canto, la serie ci guadagna in quanto a umanità, in quanto visione ironica del dramma di sentirsi incompresi e incapaci di integrarsi con gli altri.

Di fatto, non è un mistero che Kusuo sia un outsider, e a discapito delle sue parole non lo è solo per scelta, ma anche perché ha la costante sensazione di essere fuori posto e di non potere esistere se non alienandosi dagli altri. Questo aspetto della sua personalità viene messo in evidenza e sviscerato man mano che gli episodi si susseguono, dando alla serie un tocco di introspezione che non guasta.

Nel complesso, il ritmo veloce di questo anime ed i continui sketch lo rendono godibile, ed il cast, seppur nevrastenico, risulta fresco e simpatico. C’è da dire che, come ogni genere di umorismo, non è detto che quello di Saiki K. risulti geniale a tutti, ma consiglio comunque di dargli una chance e guardare almeno tre o quattro puntate prima di dichiarare forfait.

Per concludere, se vi state prendendo una pausa da serie tv eccessivamente drammatiche e prolisse, e cercate invece un mix di gag al fulmicotone combinate con una buona dose di ridicolo, The Disastrous Life of Saiki K. è decisamente un must watch.

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Studentessa laureata in Scienze della Comunicazione. Mi piacciono la stand-up comedy, le band che nessuno conosce e le parole con significati intraducibili, in quest'ordine.

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Direzione Metaverso: The Sandbox accoglie i geni giapponesi di TOEI ANIMATION

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The Sandbox, uno dei principali mondi virtuali decentralizzati oltre che sussidiaria di Animoca Brands, e TOEI ANIMATION CO., LTD., una delle principali società di animazione del Giappone, hanno annunciato una partnership per creare esperienze Web3 basate sulle proprietà intellettuali (i personaggi) di TOEI ANIMATION nel metaverso di gioco The Sandbox.

Le due aziende stanno sviluppando le esperienze nella LAND in collaborazione con Minto, Inc.. Pioniere dell’animazione giapponese, TOEI ANIMATION ha prodotto alcune delle produzioni di animazione più longeve e di maggior successo planetario, tra cui Dragon Ball, Sailor Moon e ONE PIECE. Grazie alla partnership con TOEI ANIMATION, The Sandbox continua a portare avanti collaborazioni basate su personaggi e contenuti tra i più popolari e influenti della cultura dell’animazione giapponese.

Per commemorare questa partnership, The Sandbox regalerà NFT in edizione limitata alle prime 1.000 persone che si registreranno sul sito register.sandbox.game/toei-animation-it. Il tipo di NFT, comunque non basati su IP di TOEI ANIMATION), sarà annunciato in un secondo momento.

“TOEI ANIMATION sta salpando nel metaverso. Siamo molto felici e orgogliosi di lavorare con The Sandbox e Minto come nostri partner. Sono fiducioso del fatto che insieme tracceremo nuove rotte che guideranno l’industria dell’intrattenimento negli anni a venire – ha affermato Satoshi Shinohara, amministratore delegato di TOEI ANIMATION -. Non vedo davvero l’ora di vedere i vari personaggi che abbiamo creato finora addentrarsi in questo nuovo campo”.

“Manga e anime giapponesi come Dragon Ball, ONE PIECE e Sailor Moon di TOEI ANIMATION hanno sempre fatto parte della mia vita. Sono felice di portare questi contenuti in The Sandbox affinché i giocatori e i creatori di tutto il mondo possano apprezzarli – spiega Sebastien Borget, COO e co-fondatore di The Sandbox -. Questa partnership è un’aggiunta entusiasmante per la nostra piattaforma di metaverso aperto perché porta alcuni dei migliori contenuti della cultura giapponese alla nostra comunità di creatori”.

In parte immobiliare virtuale, in parte parco di divertimenti, The Sandbox abbraccia pienamente l’idea del metaverso come uno spazio digitale condiviso continuo in cui mondi ed eroi si incontrano per creare magie. Quella con Paris Hilton si unisce a oltre 400 partnership esistenti tra cui ZeptoLab, Warner Music Group, Ubisoft, The Rabbids, Gucci Vault, The Walking Dead, Snoop Dogg, Adidas, Deadmau5, Steve Aoki, Richie Hawtin, The Smurfs, Care Bears, Atari, ZEPETO e CryptoKitties. Queste alleanze seguono la visione del team di The Sandbox di consentire ai giocatori di creare le proprie esperienze utilizzando personaggi e mondi sia originali che celebri.

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AKIRA torna al cinema: sono passati ben 35 anni dalla prima uscita nelle sale

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Torna al cinema, a 35 anni dalla sua prima uscita nelle sale, AKIRA di Katsuhiro Ôtomo, il film che ha incassato, tra repliche cinematografiche e vendite home-video, oltre 50 milioni di euro, conquistando il pubblico giapponese e rivoluzionando la percezione degli anime in tutto il mondo occidentale.

Unanimamente considerato un capolavoro e inserito da Empire Magazine tra i 100 migliori film in lingua straniera della storia del cinema, AKIRA è diretto da uno dei maestri indiscussi del cinema d’animazione e del fumetto giapponese. Tra le numerose collaborazioni e produzioni di Katsuhiro Ôtomo figurano, tra le altre, “Steamboy”, con cui partecipò fuori concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 2004, e la sceneggiatura del film “Metropolis” di Rintaro (tratto dal manga di Osamu Tezuka).

L’appuntamento per i fan italiani è fissato per il 14 marzo (proiezioni in lingua originale con sottotitoli in italiano) e 15 marzo (proiezioni in versione doppiata in italiano), quando la Stagione degli Anime al Cinema, progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Dynit, porterà nelle sale AKIRA in formato 4K e per la prima volta anche in lingua originale (elenco cinema a breve su nexodigital.it). Nel 2013 le celebrazioni del 25esimo anniversario di Akira, sempre organizzate da Nexo Digital e Dynit, avevano raccolto oltre 20.000 spettatori in un solo giorno, con sold out diffusi in tutti i cinema italiani che avevano programmato il film.

Trama Akira

Uscito nelle sale per la prima volta nel 1988 e ispirato al manga ormai giunto alla centesima ristampa del suo primo volume, Akira è ambientato nel 2019, in un’epoca in cui le grandi metropoli sono state spazzate via dopo la Terza Guerra Mondiale. Tokyo è teatro di scontri tra bande di motociclisti, tra cui di distingue la gang dei giovani Kaneda e Tetsuo. La polizia segreta, intanto, cerca di mettere un freno alla minaccia per poter continuare lo sviluppo del segretissimo progetto Akira…

La Stagione degli Anime al Cinema è un progetto esclusivo di Nexo Digital distribuito in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID.

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10 anime surreali che dovete guardare adesso

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Mai capitato di trovarvi davanti a una serie e chiedervi: “Che cosa diamine sto guardando?”, per poi non riuscire a staccarvene? Per voi fanatici del bizzarro, del nonsense e degli immaginari distorti a regola d’arte, ecco allora una lista di 10 anime surreali che dovete guardare adesso.

10 anime surreali da recuperare subito

  1. The Tatami Galaxy
  2. Kyousou Giga
  3. Sonny Boy
  4. Arakawa Under The Bridge
  5. Mononoke
  6. Cromartie High School
  7. Sayonara, Zetsubou Sensei!
  8. The Night is Short Walk On, Girl
  9. Mushishi
  10. Toilet-bound Hanako-kun

1. The Tatami Galaxy (2010)

My still-as-of-yet rose-colored self was cut to the quick by that which is called reality.”

Un protagonista in crisi esistenziale, una divinità con la testa a melanzana e colorati viaggi nel tempo: questa è l’improbabile premessa di The Tatami Galaxy di Masaaki Yuasa. E con un precedente come Devilman Crybaby, cosa ci si poteva aspettare da Madhouse se non un altro anime fuori di testa?

La storia stavolta segue un universitario senza nome che, con una dose da cavallo di cinismo e un amico simpatico come una spina nel fianco, riflette sulle occasioni sprecate durante il college. Il passato pare destinato a restare uno spiacevole ricordo, finché non gli viene offerta la possibilità di rifare tutto da zero, e trovare il suo lieto fine- o qualcosa che ci assomigli.

2. Kyousou Giga (2013)

In una città parallela abitata da demoni, spiriti, ed enormi mecha, una ragazza con un martello magico è alla ricerca di un coniglio nero che può riportarla nel suo mondo. No, non si tratta di una versione Jap folkloristica di Alice in Wonderland, ma di Kyousou Giga, un fantasy di Toei Animation dove la realtà supera l’immaginazione e i sogni.

Senza fare spoiler, vi avviso che Kyousou Giga è strano, ma strano forte. E non vi ci si abitua mai del tutto, né ai suoi strampalati personaggi, né al groviglio di flashback ed eventi scollegati mischiati nella narrazione. Ma è anche questo che la rende una serie unica e avvincente, oltre che un vero spettacolo per gli occhi grazie ai suoi visuals spaziali.

3. Sonny Boy (2021)

“Is this a utopia? Or a hell?”

Restare bloccati a scuola è l’incubo di ogni adolescente. Ma restarci intrappolati e finire in una dimensione oscura è tutt’altra storia. Questo è ciò accade a una classe di studenti un caldo giorno d’estate; e come se tornare a casa non fosse già un problema, le cose si complicano quando alcuni di loro sviluppano abilità paranormali.

Se avete letto Il signore delle mosche, immaginate Sonny Boy come la sua versione fantascientifica, con animazione anni ’90 e un approccio filosofico ai temi più delicati. Per non dimenticare le ganzissime musiche punk rock: una bomba.

4. Arakawa Under The Bridge

Vi siete mai chiesti come sia vivere sotto un ponte? Be’, il businessman Ichinomiya lo scopre a proprie spese quando cade in un fiume e viene salvato da una ragazza senzatetto.

Pur di cancellare il suo debito, Ichinomiya è pronto a tutto- anche a diventare il suo fidanzato e trasferirsi sotto al ponte Arakawa. Inizia così la convivenza con una presunta venusiana, un soldato riciclato suora, uno spirito del fiume farlocco, ed altri soggetti altrettanto preoccupanti. E le stranezze sono solo al principio.

5. Mononoke (2007)

“If the problem lies within you, no-one else can help.”

Sicuramente il più artistico in questa lista di anime surreali è Mononoke, una raccolta di storie imperniata sugli incontri soprannaturali del Venditore di Medicine, un maestro dell’occulto a caccia di spiriti maligni nel Giappone feudale. Il mistero più oscuro però resta ancora irrisolto: qual è la sua vera identità?

Da non confondere con La Principessa Mononoke, l’opera di Kenji Nakamura è dark, onirica, e più che una serie animata sembra un dipinto che ha preso vita. Se ciò non bastasse, la narrazione è anticonvenzionle, le animazioni sono al limite del psichedelico, e il terrore psicologico latita sempre dietro l’angolo. In bocca al lupo.

6. Cromartie High School (2003)

Eh?. Questa è la prima reazione che suscita Cromartie High School di Eiji Nonaka, una serie che ha barattato il buon senso per gorilla, robot in uniforme, e mangiatori di matite.

Protagonista e vittima dell’idiozia di Cromartie è Takashi Kamiyama, l’unico studente normale in un liceo di teppisti stramboidi e non proprio brillanti. I mini episodi sono incentrati sui suoi tentativi di inserirsi fra i compagni yankee, dal finto mohawk a quello che viene costantemente rapito e dimenticato, e sulle situazioni allucinanti che ne derivano. Consigliatissima per gli amanti dello humor demenziale… e dei Queen.

7. Sayonara, Zetsubou Sensei! (2007)

“He’s not in a coma, he’s previewing the afterlife!”

In teoria, un insegnante dovrebbe essere fonte di ispirazione per i propri studenti. In pratica, per Itoshiki ogni giorno è buono per morire. L’unica cosa che lo tiene in vita sono le sue alunne, troppo problematiche per dargli il tempo di annodare il cappio. E ora la sua famiglia vuole anche che si sposi?! Be’, un suicidio di coppia non suona poi così male…

Satira spietata? Black humor? Personaggi disfunzionali e svitati? In Sayonara, Zetsubou Sensei! non manca nulla, ed il lato educativo è solo un effetto collaterale.

8. The Night is Short Walk On, Girl (2017)

Un po’ favola, un po’ sogno lucido, The Night is Short Walk On, Girl è un lungometraggio che ci trasporta in una Kyoto fantasmagorica e labirintica. Nel caos sfavillante di una notte frenetica ma infinita, uno studente universitario gioca con il filo rosso del destino e cerca di farsi notare una volta per tutte dalla ragazza dei suoi sogni.

Ricalcando lo stile di altri anime surreali come Mind Game e The Tatami Galaxy, Masaaki Yuasa ancora una volta piega la realtà come le pagine di un libro, e gioca con iperrealismo e colori scoppiettanti per raccontare una storia tanto semplice quanto accattivante. Chapeau.

9. Mushishi (2005)

“People derive their happiness in a variety of ways, even though it might seem cruel.”

Un mix di folklore giapponese e misticismo, Mushishi può essere definito come un’intima esplorazione della relazione uomo-natura. La serie segue il viaggio di Ginko, un uomo capace di vedere i mushi (spiriti) che abitano il mondo, e la sua missione di riparare ai danni causati da queste entità agli esseri umani.

Magico, affascinante, e talvolta inquietante, ogni episodio racchiude profonde riflessioni sulla fragilità dell’animo umano e il delicato equilibrio con natura, vita e morte. Forse Mushishi non è una serie che vi sconvolgerà la vita, ma sicuramente sa come toccare le corde del cuore e lasciare il segno.

10. Toilet-bound Hanako-kun

All’Accademia Kamome, le leggende soprannaturali non sono solo un diceria. L’imbranata Nene Yashiro ne ha la prova quando si trova faccia a faccia con Hanako, il famoso fantasma che infesta i bagni dell’istituto. Intrappolata in un contratto che la lega al mondo paranormale, Nene deve scoprire i misteri che si celano nella scuola, e risolverli prima che sia troppo tardi.

Toilet-bound Hanako-kun è forse uno degli anime surreali più dark e vivaci allo stesso tempo. Ma non fatevi ingannare dagli adorabili personaggi e dai caldi toni pastello: non si sa mai che cosa si può nasconde nell’ombra.

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