Abbiamo avuto l’occasione di parlare con Geoffrey Davis, Direttore Generale di Digital Bros Game Academy, che ci ha illustrato tutti i dettagli del nuovo corso Online Blended: una nuova esperienza di formazione online dedicata a chi vuole acquisire le competenze necessarie per lavorare nei settori del digital entertainment e dell’industria dei videogiochi.
Com’è nata l’idea di questo corso Online Blended?
Questo nuovo corso può sembrare nasca alla luce della pandemia, ma in realtà stiamo lavorando da diverso tempo per cercare di rispondere ad un trend crescente in un’ottica di skill-based learning e dei piani di istruzioni alternativi a quelli tradizionali. Serve saper fare, non basta solo avere un certificato, e in questo senso siamo un po’ indietro rispetto ad altri Paesi.
La situazione emergenziale ha dato una spinta alla nascita di questo corso?
C’è stata un’accelerazione alla luce di questo ultimo anno di incertezza e cambiamento epocale e ciò che abbiamo fatto è diventato sempre più rilevante e importante. Il mondo dell’education sta diventando sempre più bottom-up, sono gli studenti che dicono come vogliono imparare. Adesso si cercano soluzioni per rispondere alle esigenze di persone che vogliono apprendere nuove skill e si potrà trovare nella formazione digitale online la migliore soluzione, anche rompendo i modelli tradizionali dell’educazione. Non è che non servano i diplomi attenzione, ma se penso al mercato del lavoro, e a quello che serve alle aziende, il sistema tradizionale ha bisogno di essere affiancato per sviluppare competenze nuove.
Quali sono le skills che questi corsi puntano a potenziare?
Gli studenti dovranno coniugare le hard skill con le soft skill, e sviluppare così competenze trasversali. Ma soprattutto nell’industria del “doing” è importante la capacità di fare. La sfida è online, quindi abbiamo cercato di offrire una soluzione flessibile, infatti il corso Online Blended si propone di chiudere il gap fisico-digitale. L’utilizzo della tecnologia ha contribuito a modificare le esigenze delle persone che richiedono forme di apprendimento più accessibili e flessibili che possano adattarsi ai loro impegni personali e lavorativi.
Quali sono i corsi che proponete?
I primi Training Journey che compongono l’offerta di DBGA Online Blended, in partenza a maggio, sono il Training JourneydiGame Design e Il Training Journey di Game Programming all’interno dei quali sono previsti due piani distinti, il Piano Professional della durata di 10 mesi e il Piano Foundation che si svolge nell’arco di 6 mesi. I Training Journey si basano su programmi pratici e concreti che permettono agli studenti di acquisire le competenze necessarie per essere “job ready”.
Alla fine del Training Journey di Game Programming gli studenti saranno in grado di:
Programmare in C#
Lavorare in Unity per la programmazione 2D e 3D
Sviluppare, modificare e gestire i software dei sistemi di gioco
Valutare la complessità e tempi di consegna dei progetti
Redigere documentazione tecnica di supporto
Implementare il progetto di gioco per renderlo tangibile e giocabile
Prevedere e risolvere le difficoltà tecniche che potrebbero presentarsi durante lo sviluppo del gioco
Dimostrare di saper usare correttamente la matematica applicata ai videogiochi, in particolare la geometria 3D
Alla fine del Training Journey di Game Design gli studenti saranno in grado di:
Gestire le dinamiche di gioco, riconoscerne la loro funzione e identificare modi per implementarle
Sviluppare meccaniche di gioco
Creare prototipi sia su carta che nell’engine di gioco
Redigere tutta la documentazione di design, ad esempio, un game design document e un documento di pitch
Risolvere in modo sistematico i problemi di design
Disporre delle capacità di gestione di un Game Designer
Come funzionerà nel concreto questo nuovo approccio, quale piattaforma verrà utilizzata?
Noi siamo una gaming company trasferiremo quindi alcune meccaniche di contatto/comunicazione del gaming nell’educazione. Useremo una nuova piattaforma che si chiama Intellego: qui le persone potranno studiare e migliorarsi. Ma è anche il luogo nel quale gli studenti troveranno i materiali delle lezioni, potranno scambiarsi idee, chattare e guardare i video. Inoltre è strutturata per valutare l’andamento delle performance degli studenti, seguendoli in un percorso di autovalutazione delle competenze che di volta in volta acquisiscono.
Chi sono gli insegnanti di questi corsi?
Con un corso come il nostro non potevamo che chiamare come Core Trainer due personalità di fama internazionale del settore con grande esperienza nello sviluppo di videogiochi AAA, Derek Hartin e Matt Sharpe, che hanno tutte le carte in regola per guidare in modo serio e professionale gli studenti e trasferire loro le varie competenze. Inoltre ci tengo a precisare che i corsi saranno in inglese, con i sottotitoli e le trascrizioni, per permettere a tutti di seguire al meglio, ma bisogna abbattere la barriera linguistica, anche perché il mondo dei videogiochi parla inglese.
Per altre informazioni vi invitiamo a visitare la pagina di DBGA Online Blended!
Faccio parte di quella strana categoria di persone che, nonostante ci siano mille film da guardare, milioni di manga da leggere e trecento nuovi titoli di videogiochi, si fissa sempre sulle solite cose, per poi passare notti intere a rimettersi in pari con il mondo. Laureata in Lettere e in Editoria e Giornalismo, colleziono libri antichi in modo ossessivo, adoro piante e gatti e pratico judo da anni nella speranza di diventare, se non invincibile, almeno più saggia.
The Game Awards è uno dei più importanti appuntamenti dell’anno per quanto riguarda il mondo dei videogiochi, dove vengono premiati i titoli che sono usciti nel corso degli ultimi dodici mesi e che hanno saputo impressionare maggiormente pubblico e critica. La kermesse ideata e condotta, ogni anno, da Geoff Keighley si è tenuta – per questa edizione – l’8 dicembre 2022 al Microsoft Theater di Los Angeles. Quali sono stati i videogiochi che sono riusciti a portarsi a casa i premi?
Di seguito la lista dei vincitori nelle varie categorie:
Gioco dell’Anno: Elden Ring
Miglior Game Direction: Elden Ring
Miglior Narrativa: God of War Ragnarok
Miglior Direzione Artistica: Elden Ring
Miglior Musica e Colonna Sonora: God of War Ragnarok
Miglior Audio Design: God of War Ragnarok
Miglior Performance: Christopher Judge (God of War Ragnarok)
Games for Impact: As Dusk Falls
Innovation in Accessibility: God of War Ragnarok
Miglior VR/AR: Moss Book II
Gioco più atteso: The Legend of Zelda Tears of the Kingdom
Miglior Gioco d’Azione: Bayonetta 3
Miglior Gioco d’Azione/Avventura: God of War Ragnarok
Miglior Gioco di Ruolo: Elden Ring
Miglior Picchiaduro: Multiversus
Miglior Gioco per la Famiglia: Kirby e La Terra Perduta
Miglior Simulazione/Strategico: Mario + Rabbids Sparks of Hope
Miglior Gioco Persistente: Final Fantasy 14
Miglior Indie: Stray
Miglior Gioco Mobile: MarvelSnap
Miglior Supporto della Community: Final Fantasy 14
Miglior Esports Event: League of Legends World Championship 2022
Elden Ring guadagna il premio più ambito, ossia quello di Gioco dell’Anno, mentre God of WarRagnarok è il titolo che ha vinto in più categorie (ben 6). La corsa per questa edizione di The Game Awards, si sapeva, era a due tuttavia ci sono altri titoli che vanno menzionati, in particolare Stray per aver dominato la classifica dei titoli indie e Final Fanatsy 14 per il continuo supporto.
I The Game Awards 2022 hanno dato il loro verdetto, tuttavia ci saranno altre occasioni per premiare i titoli usciti nel corso di quest’anno. Forse altri titoli riusciranno a guadagnare qualche premio, oppure avremo ulteriori conferme per quelli già visti.
I nostri complimenti vanno a tutti i vincitori e ai partecipanti.
L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è una della operazioni più grandi che si siano mai verificate nel mondo del gaming (e probabilmente dell’intrattenimento in senso generale), la cifra relativa a questa acquisizione fa girare la testa: ben 68,7 miliardi di dollari che verranno sborsati da Microsoft. In realtà la notizia dell’operazione risale agli inizi di quest’anno, ora però l’UE ha deciso di rincuorare tutti i fan di una delle più importanti serie di Activision Blizzard – ossia Call of Duty – dicendo che lavorerà perché quest’ultima rimanga disponibile ancora per PlayStation.
A dare la notizia è Ricardo Cardoso, Deputy Head of Unit Interinstitutional & Outreach Views dell’Unione Europea, attraverso un post del suo profilo Twitter. Di seguito il messaggio, accompagnato da una nostra traduzione:
The Commission is working to ensure that you will still be able to play Call of Duty on other consoles (including my Playstation). Also on our to do list: update stock pictures. These gamers have wired controllers whereas Xbox and Playstation have wireless ones since about 2006! https://t.co/Gfvsi3rKXD
La Commissione sta lavorando per assicurare che voi possiate ancora giocare a Call of Duty su altre console (fra queste anche PlayStation). Nella nostra lista delle cose da fare c’è inoltre: aggiornare le immagini di repertorio. Questi videogiocatori hanno dei controller con i cavi mentre Xbox e PlayStation hanno (controller, ndr) senza fili circa dal 2006!
Il messaggio è una risposta al post del profilo EU Competition– il profilo della parte della Commissione Europea deputata al controllo delle leggi sulla concorrenza – il quale riporta la notizia che la Commissione sta investigano sull’acquisizione che ha coinvolto Activision Blizzard e Microsoft. Quest’operazione continua a far parlare di sé, in particolare quando si tratta di serie dal successo e dalla risonanza così ampli come Call of Duty. Vedremo quali saranno i risultati di tutto ciò.
God of War Ragnarok è il seguito del primo capitolo della saga norrena di Kratos – iniziata nel 2018 – la quale si concluderà proprio con questo secondo titolo. In arrivo il prossimo 9 novembre, Ragnarok vedrà il ritorno dello spartano accanto a suo figlio Atreus, impegnati nel loro viaggio fra i nove regni e negli scontri con gli dèi, desiderosi di vendetta. Nonostante la missione principale del duo di protagonisti sia più che impegnativa, Ragnarok avrà anche molte missionisecondarie e l’obiettivo degli sviluppatori era di renderle migliori di quelle di The Witcher 3.
A confermare ciò ci ha pensato Anthony DiMento – parte del team di SantaMonica, che ha sviluppato il gioco in parola – in un suo tweet, citando una parte della recensione del Washington Post di GenePark. Ecco il post:
This was the goal I set for the optional content in #GodofWarRagnarok. The Witcher 3 is one of my favorite games of all time… It didn't seem possible, but this was literally the goal. Reading this felt amazing. https://t.co/X8Ycpe1SRs
DiMento: “Questo era l’obiettivo che avevo prefissato per i contenuti opzionali di God of War Ragnarok. The Witcher 3 è uno dei miei giochi preferiti di sempre… Non sembrava possibile ma questo era davvero l’obiettivo. Leggere questo (il post di Park, ndr) è stato fantastico”.
Gene Park: “God of War Ragnarok ha finalmente detronizzato The Witcher 3 avendo le migliori missioni secondarie che io abbia mai trovato in un gioco di avventura. Gli scontri più avvincenti, le storie più sentite e le aree più grandi sono nelle missioni secondarie. Non saltatele”.
A quanto pare l’obiettivo di raggiungere una qualità, per quanto riguarda le side quest, pari o superiore a quella di The Witcher 3 – il tanto apprezzato titolo di CD Projekt Red – è stato raggiunto con Ragnarok. Ora non resta che giocarci.