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Fumetti e Cartoni

Leonardo Da Vinci, un genio tra le guerre

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Se si cerca su Google “Leonardo da Vinci”, molto probabilmente il primo risultato che vi verrà fuori sarà quello di Wikipedia, che riassumerà tutto quello che è stato lo storico personaggio sotto la definizione di ‘inventore’. Ma Leonardo era molto di più: era inarrivabile, un genio con un lato umano. Proprio questo aspetto è quello che risalta dall’adattamento a fumetti di Kleiner Flug Leonardo Da Vinci – Un genio tra le guerre, soggetto e sceneggiatura di Giulio Bogani, per i disegni di Edoardo Natalini e i colori di Alessio Bernini e Giulia Botteghi.

Leonardo Da Vinci: la trama

Leonardo da Vinci è un uomo mite e pacifico, dedito all’arte e alla scienza. Sta lavorando sul Colosso, il monumento equestre per Francesco Sforza. Un lavoro a cui dedica oltre dieci anni della sua vita e che concepisce attraverso l’uso di nuovi metodi di fusione. Ma in seguito della fine della Pace di Lodi, con la discesa in Italia di Carlo VIII di Francia, il bronzo che doveva comporre la statua servirà invece a fabbricare cannoni.

Neanche cinque anni dopo, nel 1499, il modello di argilla della scultura è distrutto dalle truppe francesi entrate a Milano e lo stesso artista è costretto ad abbandonare la città, cominciando una vita errabonda, segnata dalle difficoltà economiche e dai problemi, passando per Mantova, Venezia e Firenze, sempre alla ricerca della serenità.

Leonardo vive sulla sua pelle il passaggio tra due ere, quella della seconda metà del 1400 che permette la fioritura degli splendori rinascimentali e quella di inizio 1500 che prelude invece a un nuovo secolo di sanguinosi scontri politici e religiosi.

I disegni

I disegni con il loro aspetto quasi ‘cartoonesco’ hanno il pregio di rendere la storia immediata e facilmente fruibile, ma non lasciatevi ingannare, perché dietro quel tratto si nascondono personaggi ben caratterizzati, che vivono di passioni e desideri come tutti noi.

I loro sguardi sono vividi, intensi, trasudano umanità, paura, incertezza e quella volontà mai appagata di inseguire qualcosa, quella perfezione irraggiungibile che Leonardo riusciva a vedere solo nella natura.

I colori

I colori sono puliti e dinamici, in alcune scene prevalgono i toni scuri, in altre quelli più chiari, e talvolta, come nell’ultima bellissima tavola, ricordano un vero e proprio dipinto di Leonardo che padroneggiò la tecnica dello “sfumato” dando alle sue opere quella caratteristica morbidezza sfuggente.

L’uomo prima del genio

Leonardo è un uomo che sperimenta: è pittore, inventore, ingegnere militare, ma anche compositore di sonetti e indovinelli, studioso della scienza e del corpo umano, insomma un vero e proprio curioso che andava a infilare il naso in tutto quello che la sua mente multiforme trovava interessante.

Forse per questo, come i grandi geni, spesso si sentiva insoddisfatto, svilito dal pensiero che le sue ideazioni di ingegneria, all’avanguardia e visionarie, venissero spesso usate per scopi militari, con alterne fortune, quando lui pensava a progettare dighe e canali per migliorare l’agricoltura.

Visse circondato da giganti del suo tempo come Cesare Borgia, il “Valentino” (figlio del Papa Alessandro VI), Niccolò Machiavelli, Isabella d’Este e perfino Michelangelo con il quale non ebbe sempre un rapporto facile. E tutti questi personaggi popolano il fumetto ricreando tra le sue pagine quell’atmosfera rinascimentale carica di tensione culturale, ma fatta anche di intrighi e violenza.

Un’anima in cerca di uno scopo

Fiorentino di nascita, ma cittadino del mondo per necessità, visse vagando di corte in corte in parte per scappare dalla guerra e in parte per cercare sempre nuovi committenti che potessero sostenerlo economicamente. E questo è perfettamente rappresentato nel fumetto nel quale il maestro e il suo discepolo Salaì, vivono spesso raminghi, incapaci a volte anche di finire i lavori che gli erano stati commissionati.

Un Leonardo così rappresentato diventa finalmente moderno, non più solo una pagina di storia un po’ vecchia e polverosa, ma un’avventura da vivere e raccontare. Un altro punto segnato da Kleiner Flug che ha già dimostrato con titoli come Giovanni dalla Bande Nere e Vincent e Van Gogh, solo per fare alcuni esempi, quanto anche i personaggi “storici” abbiano ancora tanto da raccontare, soprattutto se fatto nel modo giusto.

Daily Nerd è un Magazine di cultura Nerd e Geek. Non si tratta semplicemente di riportare notizie, ma di approfondire e riflettere sulla cultura che ci circonda.

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Fumetti e Cartoni

Eternity – La vita appesa ai chiodi delle opere immortali, arriva il terzo episodio

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Terzo episodio di ETERNITY, la nuova serie di Alessandro Bilotta, disegnata in questo caso da Francesco Ripoli. Ambienta in una Roma futuribile, la serie racconta le vicende di Alceste Santacroce, giornalista elegante e un po’ snob di un settimanale di gossip. Tra cinema, moda, tv e politica, ETERNITY rappresenta l’affresco di un caotico, coloratissimo “Inferno contemporaneo”.

Il volume intitolato “LA VITA APPESA AI CHIODI DELLE OPERE IMMORTALI”, in uscita il 21 luglio, ci porta nella stagione estiva, che porta a Roma numerosi turisti, alcuni dei quali ospiti di Alceste Santacroce che per l’occasione smette i panni del giornalista di gossip e vive la città come un visitatore anonimo, attratto dagli eventi del momento. Intanto, le opere all’apparenza puerili e improvvisate di Ariovisto Carnovale, artista contemporaneo per cui tutti stanno impazzendo, sono quotate ad altissime cifre, dando seguito a una vera e propria mania collettiva.

Le creazioni sono respingenti quanto l’artista, troglodita, subumano, inurbano, ma il suo stato di natura porta Alceste a indagarne le origini, le umilissime condizioni in cui è nato e cresciuto, una vita precedente vissuta, invece che da uomo, da bestia. Il successo colpisce a caso, come la fortuna. Per un artista che insegue la rovina, diventare popolare, essere frainteso, è la peggiore sventura. Ariovisto Carnovale, in un mondo in cui tutti cercano attenzioni, pare l’unico che non vuole essere amato…

L’introduzione del volume è firmata dallo stesso Alessandro Bilotta. La copertina è di Sergio Gerasi.

ALESSANDRO BILOTTA

A partire dagli anni Novanta, ha dato vita a numerose serie a fumetti, in Italia e in Francia. Dal lungo sodalizio con Carmine Di Giandomenico sono nate Le strabilianti vicende di Giulio Maraviglia Romano per Vents d’Ouest e La Dottrina, ambizioso fumetto futurista ripubblicato da Feltrinelli. È uno degli autori di Dylan Dog, per il quale scrive, fra l’altro, la saga Il Pianeta dei Morti. Tra le sue opere, Valter Buio, lo psicanalista di fantasmi pubblicato da Star Comics, Mercurio Loi, il genio perdigiorno della Roma papalina, pluripremiato personaggio di Sergio Bonelli Editore e Gli Uomini della Settimana, la serie di supereroi italiani sviluppata per Panini Comics.  Per DC Comics ha scritto una storia di Batman pubblicata nel volume celebrativo The World. Ha vinto il Gran Guinigi, il Micheluzzi, il Premio Repubblica XL e il Romics d’Oro.

FRANCESCO RIPOLI

Fumettista, illustratore e scultore, esordisce nel 2007 con Ilaria Alpi, il prezzo della verità, su sceneggiatura di Marco Rizzo, per Beccogiallo Editore. Con questo lavoro ottiene il premio Attilio Micheluzzi come Miglior Fumetto al Napoli COMICON e il premio Carlo Boscarato come Miglior Disegnatore Esordiente. Da autore unico pubblica la graphic novel 1890 per Soleil. Nel 2010 disegna la graphic novel Senza Sangue, dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, su sceneggiatura di Tito Faraci per Edizioni BD, poi riedito da Feltrinelli Comics. Nel 2013 inizia la sua collaborazione con Sergio Bonelli Editore realizzando graficamente Il lungo inverno L’innocente per la collana Le Storie. Poi entra nello staff di Dylan Dog, disegnando Graphic Horror Novel: Il SequelL’isola delle ombreIl bacio del cobra Destini paralleli. Ha collaborato come illustratore con numerose riviste tra cui LinusInternazionaleIl mucchio e con Case editrici come Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli.

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Eventi

Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

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Festival del Fumetto di Angoulême: i vincitori dei premi

Il Festival del Fumetto di Angoulême – precisamente il Festival International de la bande desinée d’Angoulême – è una delle più grandi manifestazioni mondiali dedicate al fumetto che si tiene, ogni anno, nell’omonima città francese dal 1974. L’edizione del 2023, che si tiene dal 26 al 29 gennaio compresi, ha visto nel corso della giornata del 28 gennaio 2023 la premiazione delle migliori opere, suddivise per categoria.

Di seguito la lista dei vincitori:

  • Golden Fauve Best Album Award: “La couleur des Choses” di Martin Panchaud
  • Special Jury Jeunesse: “Toutes les Princesses Meurent après Minuit” di Zuttion Quentin
  • Series Award: “Les Liens du sang” di Shuzo Oshimi
  • Revelation Award: “Une Reinette en Automne” di Linnea Sterte
  • Heritage Award: “Fleurs de Pierre” di Hisashi Sakaguchi
  • Youth Prize: “La Longue Marche des Dindes” di Léonie Bischoff
  • Alternative Comic Book Award: “Forn de Calç”di Extincio Ediciones
  • Fauve Polar SNCF: “Hound Dog” di Nicolas Pegon
  • France Télévision Public Prize: “Naphtaline” di Sole Otero
  • Fauve des Lycéens: “Khat” di Ximo Abadìa
  • Eco Fauve Award: “Sous le Soleil” di Ana Penyas

Per maggiori informazioni riguardo il festival francese del fumetto, i vincitori di questa edizione e altro, di seguito il link al sito ufficiale della manifestazione: Festival Angoulême.

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Fumetti e Cartoni

Dylan Dog – Il pianeta dei morti arriva in fumetteria

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Era l’aprile del 2013 quando arrivava in edicola il decimo Dylan Dog Color Fest, in cui aveva ufficialmente inizio la saga “Il pianeta dei morti” architettata da Alessandro Bilotta. Così è stato riproposto in formato lussuoso tutta l’apprezzatissima saga dell’invecchiato Dylan Dog.

Il 27 gennaio in libreria e fumetteria il quinto volume di Dylan Dog – Il pianeta dei morti dedicato all’acclamata epopea creata da Alessandro Bilotta.

Nuovo appuntamento di Bonelli con la raccolta completa delle storie de IL PIANETA DEI MORTI, l’inquietante mondo distopico creato da Alessandro Bilotta. In un’epoca futura dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

Nel nome del figlio, la storia di questo volume, è disegnata da Giampiero Casertano ed è arricchita dall’introduzione firmata da Alessandro Bilotta. La copertina è di Marco Mastrazzo.

La trama della saga

In un’epoca futura, dove una misteriosa epidemia trasforma gli esseri umani in zombi, Dylan Dog, ormai uomo di mezza età, è posto di fronte a scelte estreme e costretto di volta in volta a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

DYLAN DOGIL PIANETA DEI MORTI VOLUME 5

“Nel nome del figlio”

  • Soggetto: Alessandro Bilotta
  • Sceneggiatura: Alessandro Bilotta
  • Disegni: Giampiero Casertano
  • Copertina: Marco Mastrazzo
  • Formato: 22×30 cm, b/n
  • Pagine: 168

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