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Devil May Cry 3: Special Edition è uscito anche su Nintendo Switch

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La serie di Devil May Cry è sicuramente una delle più famose del panorama videoludico, nata nel 2001 vede all’attivo ben 6 videogiochi e alcune Collections, servite per raggruppare i titoli usciti fino a quel momento invogliando i neofiti a riprendere le avventure precedenti e i fan di vecchia data a rivivere alcune storie, magari in una veste grafica aggiornata.

In Devil May Cry seguiamo le avventure di Dante, mezzo uomo mezzo demone nato dall’unione fra una donna e il leggendario demone Sparda – il quale in tempi antichi si era ribellato alla sua stessa razza, combattendo per impedire la distruzione del nostro mondo. Dante è il gestore di un’agenzia di cacciatori di demoni, la Devil May Cry appunto, e si guadagna da vivere “disinfestando” il mondo dalle minacce ultraterrene con il suo spadone e le sue fidate pistole.



Il terzo capitolo della saga, conosciuto come Dante’s Awakening e uscito nell’ormai lontano 2005, narra le vicende di un Dante molto giovane, e spaccone all’inverosimile, che si deve confrontare nuovamente con la minaccia demoniaca portata sulla terra, questa volta, da suo fratello Vergil. Nel gioco scaleremo la terribile Temen-Ni-Gru, una torre mastodontica che funge da portale di collegamento fra il mondo umano e quello demoniaco, con l’intento di far cessare l’avanzata dei demoni e di porre fine alla rivalità tra i due fratelli figli del mitico demone delle leggende. Nel corso della storia però capiremo che la verità spesso è più complessa di quello che appare e che la bontà può scorrere nel sangue dei demoni, così come la malvagità albergare nel cuore degli uomini. 

Devil May Cry 3 è a tutt’oggi considerato il punto più alto della serie – sia in termini di gameplay che di narrazione – nonché il gioco che ha risollevato le sorti di tutta la saga hack and slash di mamma Capcom, dopo il parziale fallimento del capitolo precedente. Le recensioni parlano chiaro: 87/100 per il famoso aggregatore di recensioni Metacritic, 9 su 10 per Game Informer e uno strabiliante 9.6/10 per IGN; ma al di là dei freddi numeri quello che davvero fa capire l’importanza di questo capolavoro action, nonché il peso della sua eredità, è l’annuncio di una sua uscita per la console Nintendo Switch, a distanza di 15 anni dall’uscita su Playstation 2. 



L’annuncio era stato dato qualche tempo fa ma chi si aspettava un semplice porting ha ricevuto una bella sorpresa perché la versione di casa Nintendo ha portato con sé alcune features interessanti. La prima di queste novità rimane fedele all’impostazione della Switch, pensata come una console da condividere con gli amici, ed è la possibilità di giocare al Bloody Palace – una modalità composta da serie di sfide sempre più difficili dove bisogna sconfiggere in nemici in un determinato tempo per passare al livello successivo – condividendo i joy-con con un compagno. La seconda aggiunta degna di nota va ad implementare il range delle possibili combo spettacolari e fuori di testa, vero marchio di fabbrica di DMC, permettendo al giocatore di cambiare lo stile di combattimento di Dante liberamente – dove prima si era costretti ad un solo stile scelto all’inizio della missione -, permettendo a Dante di compiere più azioni all’interno della medesima combinazione e allargando notevolmente la profondità e la latitudine di un gameplay che era considerato al limite della perfezione. 



Devil May Cry 3: Dante’s Awakening Special Edition per Nintendo Switch sembra davvero la versione definitiva di un gioco che ha fatto scuola nel mondo degli action-game, e sicuramente merita l’attenzione dei giocatori più giovani che, purtroppo, non hanno mai avuto il piacere di giocare a questo titolo ma, anche grazie alle novità apportate, potrebbe essere un buon “ritorno al passato” per coloro che già hanno vestito i panni del tamarrissimo figlio di Sparda.

Per ora vi lasciamo con il trailer di annuncio e un sentito “Let’s rock!” 

…e se non avete capito la citazione allora correte a comprare Devil May Cry 3 per Nintendo Switch.

 

Giurista appassionato di videogiochi che ama passare delle ore a guardare anime e serie tv, sembra una descrizione strampalata ma quando si aggiunge anche un sano amore per la palestra... il risultato è ancora peggio. Eppure una volta ero capace di vendermi bene.

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Videogiochi: quanta energia consumano le console? 

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In un periodo dove si cerca di risparmiare il più possibile in termini di consumi energetici anche l’uso delle nostre console di gioco può fare la differenza. Playstation, Xbox e Wii, seppur non vengano utilizzate tutto il tempo, rimangono costantemente collegate alla corrente e di conseguenza usano una quantità di energia elettrica non indifferente. 

Le case produttrici delle console per il gaming come Xbox hanno quindi deciso di creare delle modalità di aggiornamento che permettono a chi le effettua di risparmiare energia e di conseguenza spendere meno in bolletta. 

I consumi delle console

È estremamente difficile definire esattamente la quantità di energia utilizzata da una console da gioco come Playstation, Wii o Xbox. Questo perché questi apparecchi cambiano e si evolvono molto velocemente e utilizzano tantissime piattaforme e componenti tecnologiche diverse che permettono di avere una qualità di gioco e video estremamente alta (che in termini di energia costa!). 

Se comparato all’uso di energia di un dispositivo mobile come un computer, le console consumano tanto quanto quest’ultimo.

Xbox e il nuovo aggiornamento per sprecare meno energia

L’aggiornamento firmware di Xbox prevede anche una funzione di risparmio energetico. Installare l’aggiornamento sulla propria console è molto semplice e per farlo bisogna eseguire degli step:

  1. Premere il pulsante Xbox sul controller della console
  2. Cliccare la sezione chiamata Profilo e Sistema 
  3. Andare nell’area che riguarda le Impostazioni 
  4. In seguito premere sul tasto Generali
  5. Optare per l’opzione Risparmio Energia
  6. Infine selezionare l’opzione Arresta 

Scaricando questo aggiornamento la propria console sarà in grado di spegnersi autonomamente dopo che essa non viene utilizzata per qualche tempo, attivare in modo autonomo gli aggiornamenti seguenti e di distribuirli durante le ore del giorno in cui il costo dell’energia è minore

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Chrono Cross: il titolo è stato rimasterizzato per un motivo ben preciso

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Chrono Cross è un videogioco di genere GDR (gioco di ruolo) alla giapponese che era stato sviluppato e pubblicato, verso la fine del 1999, dalla famosa casa di produzione nipponica Square, in seguito divenuta Square Enix grazie alla fusione avvenuta nel 2003. Il titolo in parola si pone sulla stessa linea del famoso (e bellissimo) Chrono Trigger – altro GDR di qualche anno prima -, anche se non ne rappresenta un vero e proprio seguito. Nel corso del 2022 Chrono Cross è stato oggetto di una rimasterizzazione che è nata da un motivo ben preciso: gli sviluppatori temevano che il titolo potesse diventare ingiocabile.

Sono proprio gli sviluppatori di Square Enix che, di recente, hanno chiarito questo punto. Il producer della remaster, Koichiro Sakamoto, ha detto a proposito di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition (le sue parole sul sito dedicato GamesRadar):

Al tempo del lancio del progetto, Chrono Cross rischiava di diventare ingiocabile. C’era un servizio di Archivio Giochi per PlayStation 3 che permetteva di giocare ai titoli della PlayStation 1. La PlayStation 4, però, era già sul mercato. Non sapevamo ancora se il servizio di Archivio Giochi ci sarebbe stato anche per PlayStation 4. Sembrava che Chrono Cross potesse diventare ingiocabile. Dunque è stato messo in piedi un progetto di remaster. Questa è la storia”.

Al di là dell’aneddoto, di interesse magari per coloro che hanno apprezzato il gioco e – in generale – per gli amanti del genere, ciò che può essere uno spunto di riflessione è il motivo che ha portato alla remaster. Da fruitori del medium videoludico siamo portati (spesso) a non pensare alle motivazioni che stanno dietro le scelte di una casa di sviluppo, valutiamo l’offerta del mercato e compriamo quello che ci piace. Un videogioco porta con sé una storia, fatta di persone e scelte, e questi episodi servono a ricordarcelo.

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The Game Awards 2022: la lista dei vincitori delle varie categorie

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The Game Awards 2022: la lista dei vincitori delle varie categorie

The Game Awards è uno dei più importanti appuntamenti dell’anno per quanto riguarda il mondo dei videogiochi, dove vengono premiati i titoli che sono usciti nel corso degli ultimi dodici mesi e che hanno saputo impressionare maggiormente pubblico e critica. La kermesse ideata e condotta, ogni anno, da Geoff Keighley si è tenuta – per questa edizione – l’8 dicembre 2022 al Microsoft Theater di Los Angeles. Quali sono stati i videogiochi che sono riusciti a portarsi a casa i premi?

Di seguito la lista dei vincitori nelle varie categorie:

  • Gioco dell’Anno: Elden Ring
  • Miglior Game Direction: Elden Ring
  • Miglior Narrativa: God of War Ragnarok
  • Miglior Direzione Artistica: Elden Ring
  • Miglior Musica e Colonna Sonora: God of War Ragnarok
  • Miglior Audio Design: God of War Ragnarok
  • Miglior Performance: Christopher Judge (God of War Ragnarok)
  • Games for Impact: As Dusk Falls
  • Innovation in Accessibility: God of War Ragnarok
  • Miglior VR/AR: Moss Book II
  • Gioco più atteso: The Legend of Zelda Tears of the Kingdom
  • Miglior Gioco d’Azione: Bayonetta 3
  • Miglior Gioco d’Azione/Avventura: God of War Ragnarok
  • Miglior Gioco di Ruolo: Elden Ring
  • Miglior Picchiaduro: Multiversus
  • Miglior Gioco per la Famiglia: Kirby e La Terra Perduta
  • Miglior Simulazione/Strategico: Mario + Rabbids Sparks of Hope
  • Miglior Gioco Persistente: Final Fantasy 14
  • Miglior Indie: Stray
  • Miglior Gioco Mobile: Marvel Snap
  • Miglior Supporto della Community: Final Fantasy 14
  • Miglior Sports/Racing: Gran Turismo 7
  • Miglior Multiplayer: Splatoon 3
  • Miglior Indie di Debutto: Stray
  • Miglior Adattamento: Arcane League of Legends
  • Players Voice: Genshin Impact
  • Content Creator dell’Anno: Nibellion
  • Miglior Esports Game: Valorant
  • Miglior Esports Athlete: Jacob Yay Whiteaker
  • Miglior Esports Team: Loud
  • Miglior Esports Coach: Matheus “bzkA” Tarasconi (LOUD, Valorant)
  • Miglior Esports Event: League of Legends World Championship 2022

Elden Ring guadagna il premio più ambito, ossia quello di Gioco dell’Anno, mentre Go d of War Ragnarok è il titolo che ha vinto in più categorie (ben 6). La corsa per questa edizione di The Game Awards, si sapeva, era a due tuttavia ci sono altri titoli che vanno menzionati, in particolare Stray per aver dominato la classifica dei titoli indie e Final Fanatsy 14 per il continuo supporto.

I The Game Awards 2022 hanno dato il loro verdetto, tuttavia ci saranno altre occasioni per premiare i titoli usciti nel corso di quest’anno. Forse altri titoli riusciranno a guadagnare qualche premio, oppure avremo ulteriori conferme per quelli già visti.

I nostri complimenti vanno a tutti i vincitori e ai partecipanti.

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